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Archivio di Maggio 2010

La Parola Di Papa Benedetto

Martedì 25 Maggio 2010

LA PAROLA DI PAPA BENEDETTO

a cura di Gian Paolo Cassano

Nell’udienza del 19 maggio Benedetto XVI ha richiamato il messaggio di Fatima, “consolante”, non di paura “incentrato sulla preghiera, sulla penitenza e sulla conversione, che si proietta oltre le minacce, i pericoli e gli orrori della storia, per invitare l’uomo ad avere fiducia nell’azione di Dio, a coltivare la grande Speranza, a fare esperienza della grazia del Signore per innamorarsi di Lui, fonte dell’amore e della pace”. Un’esperienza toccante e ricca di doni spirituali”; così il Papa ha parlato del suo viaggio apostolico in Portogallo. “Mi sono sentito – ha aggiunto - spiritualmente sostenuto dal mio amato predecessore, il venerabile Giovanni Paolo II, che si è recato per tre volte a Fatima, ringraziando quella ‘mano invisibile’ che lo ha liberato dalla morte nell’attentato del tredici maggio”. A Fatima ci si immerge in “un’atmosfera di reale misticismo, nella quale si avverte in maniera quasi palpabile la presenza della Madonna” e la preghiera del Rosario “tanto cara al popolo cristiano ha trovato in Fatima un centro propulsore per tutta la Chiesa ed il mondo … Potremmo dire che Fatima e il Rosario siano quasi un sinonimo”.

Domenica 23 maggio, nella S.Messa di Pentecoste in San Pietro, Benedetto XVI ha riaffermato come “l’unità è il segno di riconoscimento, il ‘biglietto da visita’ della Chiesa nel corso della sua storia universale”. La Chiesa è nello stesso tempo “una e molteplice” essendo costituita dalla duplice dimensione di “unità e universalità”. Qui è possibile cogliere “un criterio pratico di discernimento per la vita cristiana”: infatti se ci “si chiude nel proprio modo di pensare e di agire, è segno che si è allontanata dallo Spirito Santo.” Ma “l’unità creata dallo Spirito Santo” non è “una specie di egualitarismo”. La Chiesa non impone l’unità, come vuole il modello di Babele con l’imposizione di una cultura dell’unità: “l’unità dello Spirito si manifesta nella pluralità della comprensione”. Così la Chiesa guarda oltre gli orizzonti geografici e “supera muri e barriere”: essa “non rimane mai prigioniera – ha sottolineato Benedetto XVI – di confini politici, razziali e culturali; non si può confondere con gli Stati e neppure con le Federazioni di Stati, perché la sua unità è di genere diverso e aspira ad attraversare tutte le frontiere umane”.

Lo Spirito si manifesta come fuoco che dà ai discepoli “il nuovo ardore di Dio” per rinnovare la faccia della terra, ben diverso “da quello delle guerre e delle bombe!” Il fuoco di Dio “fa emergere la parte migliore e più vera dell’uomo, come in una fusione fa emergere la sua forma interiore, la sua vocazione alla verità e all’amore”, un fuoco che trasforma consumando le scorie che corrompono l’uomo “e lo ostacolano nelle sue relazioni con Dio e con il prossimo.” E’ un fuoco che “arde ma non brucia”, operando una trasformazione: deve infatti “consumare qualcosa nell’uomo”. E’ un effetto che spaventa, perché si ha “paura di essere scottati” si ha “paura delle conseguenze che ciò comporta”, perché “molte volte la nostra vita è impostata secondo la logica dell’avere, del possedere e non del donarsi.”

Di qui l’incoraggiamento del Papa: “dobbiamo lasciare che la sua presenza e la sua grazia trasformino il nostro cuore, sempre soggetto alle debolezze umane. Dobbiamo saper riconoscere che perdere qualcosa, anzi, se stessi per il vero Dio, il Dio dell’amore e della vita, è in realtà guadagnare, ritrovarsi più pienamente …. Vale dunque la pena di lasciarsi toccare dal fuoco dello Spirito Santo!”

Al Regina Coeli Benedetto XVI ha ricordato la beatificazione di Teresa Manganiello ed ha invitato a pregare per la Cina. Ha poi sottolineato che la Chiesa “vive costantemente della effusione dello Spirito Santo” conoscendo innumerevoli “pentecoste”, come il Concilio Vaticano II, poiché non c’è “Chiesa senza Pentecoste” e “non c’è Pentecoste senza la Vergine Maria”.

Gian Paolo Cassano

Scuola

Martedì 25 Maggio 2010

OCCIMIANO – (gpc) Tempo di saggi scolastici al termine dell’anno. Inizieranno i bambini della Scuola primaria venerdì prossimo 28 maggio che, nel Salone parrocchiale, alle ore 21,00  daranno dimostrazione della loro bravura e del lavoro fatto a genitori ed amici con un saggio, prettamente musicale. Ci sarà innanzitutto il Coro (con gli scolari delle Classi III, IV e V) , come momento conclusivo del progetto annuale (con la prof. Daniela Liparota), con il contributo dell’amministrazione comunale; quest’anno si sono cimentati con la lirica, proponendo così alcuni brani di alcune delle più conosciute arie d‘opera. Ciò ha richiesto un particolare impegno ed un coinvolgimento anche a livello multidisciplinare.
Saranno proposti inoltre altri brani, come alcuni canti  dei bambini della prima e della seconda ed alcune canzoni eseguite con il flauto (classi quarta e quinta),ì, tutti coordinati dalla m.a Silvia Varzi.
Durante il saggio saranno proiettate anche alcune  immagini di avvenimenti salienti dell’anno scolastico che va concludendosi (gite scolastiche,  visita del Vescovo) per condividere il percorso fatto  con i genitori.
Martedì 1 giugno poi gli studenti della scuola secondaria di primo grado apriranno la scuola ai visitatori con il “Giardino delle scienze” dalle ore 18,00 alle ore 23,00.  E’ un invito aperto a tutti per  scovare insieme i segreti della scienza, assaggiare alcune  prelibatezze e a trascorrere una  magnifica serata sotto le stelle. Le classi prime  presenteranno l’acqua e l’aria, le seconde porteranno nel mondo dell’erboristeria, mentre le classi terze  si dedicheranno all’astronomia,  mostrando i pianeti, il sole, la luna e le stelle.
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Parrocchia

Martedì 25 Maggio 2010

OCCIMIANO – (gpc) Un duplice  appuntamento devozionale particolarmente sentito.
Sabato 22 maggio, infatti, per la festa di S. Rita erano molti i devoti che sono convenuti per la Celebrazione Eucaristica in Chiesa, in mattinata (celebrata da don Simone Viancino) e nel pomeriggio (al termine della S.Messa festiva della vigilia), con la benedizione delle rose
Per la festa di Maria Ausiliatrice (che quest’anno coincideva con il lunedì di Pentecoste), l’impegno è stato intenso di preghiera. Infatti, continuando una tradizione consolidatati in questi anni, sin dalle 8 del mattino è iniziata una preghiera prolungata di adorazione eucaristica che si è prolungata per tutta il giorno fino alla sera, concludendosi con la Benedizione Eucaristica, cui è seguita la S.Messa, con un particolare ricordo dei devoti di Maria Ausiliatrice, durante la quale il prevosto ha messo in rilievo il significato della festa e dell’affidamento a  Maria S.S.
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Prima Comunione

Martedì 25 Maggio 2010

PRIMA COMUNIONE
OCCIMIANO – (gpc) Camilla Cella, Federica Ciuro, Letizia Babando, Lorenzo Pugno, Luca Baldasso, Pietro Vola. Sono questi i bambini che domenica scorsa 23 maggio, hanno ricevuto per la prima volta la S.Comunione.
Nell’Omelia è stato posto in rilievo l’impegno a vivere l’amicizia con Gesù, che si concretizza particolarmente nell’appuntamento dell’Eucaristia domenicale, nel dono dello Spirito ricevuto sin dal giorno del Battesimo.
I ragazzi, con l’aiuto del catechista Alberto Bolognini, hanno portato all’altare i doni per l’Eucaristia, tra cui, oltre al pane e al vino, i fiori ed un’offerta per la Chiesa …
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La parola di Papa Benedetto

Mercoledì 19 Maggio 2010

LA PAROLA DI PAPA BENEDETTO

a cura di Gian Paolo Cassano

Una folla calorosa si è stretta attorno a Benedetto XVI durante il suo viaggio in Portogallo dall’11 al 14 maggio. Una grande folla (forse 200-250.000 fedeli), in rappresentanza delle diverse aggregazioni ecclesiali italiane è stata quella anche che domenica 16 maggio ha voluto manifestare al Papa la propria solidarietà ed affetto.

Il Pontefice ha invitato a combattere il peccato “il vero nemico da temere e da combattere … il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa”. Soffermandosi poi sulla solennità dell’Ascensione del Signore, ha sottolineato che Gesù “rimane nella trama della storia umana, è vicino a ciascuno di noi e guida il nostro cammino cristiano: è compagno dei perseguitati a causa della fede, è nel cuore di quanti sono emarginati, è presente in coloro a cui è negato il diritto alla vita”.

Meta centrale della visita papale in Portogallo è stata Fatima quella casa “che Maria ha scelto per parlare a noi nei tempi moderni”, per pregare “per la nostra umanità afflitta da miserie e sofferenze“. Qui ha parlato della fede che “apre all’uomo l’orizzonte di una speranza certa che non delude; indica un solido fondamento sul quale poggiare, senza paura, la propria vita; richiede l’abbandono, pieno di fiducia, nelle mani dell’Amore che sostiene il mondo“. Ha poi ricordato come la missione profetica di Fatima non sia conclusa, poiché l’invito di Maria alla conversione e alla penitenza conserva tutta la sua urgenza.

La figura del “buon samaritano“, immagine di Gesù “che si fa vicino ad ogni uomo e lo conduce all’albergo, che è la Chiesa” è stata richiamata dal Pontefice incontrando i rappresentanti della pastorale sociale portoghese: “L’amore incondizionato di Gesù che ci ha guarito - ha affermato - dovrà ora trasformarsi in amore donato gratuitamente e generosamente, mediante la giustizia e la carità” verso “i poveri, i malati, i detenuti, quelli che vivono da soli e abbandonati, le persone disabili, i bambini e i vecchi, i migranti, i disoccupati e quanti patiscono bisogni che ne turbano la dignità di persone libere”.

Incontrando a Lisbona il mondo della cultura, Benedetto XVI, ha sottolineato come la Chiesa ritenga “come sua missione prioritaria, nella cultura attuale, tenere sveglia la ricerca della verità e, conseguentemente, di Dio“, promuovendo nello stesso tempo un dialogo rispettoso ma senza ambiguità.

E’ il tema della testimonianza della fede oggi a ritornare spesso negli interventi del Papa. Così, incontrando i Vescovi portoghesi li ha incoraggiati: “mantenete viva la dimensione profetica, senza bavagli, nello scenario del mondo attuale, perché la parola di Dio non è incatenata!“. E’ la necessità di “autentici testimoni di Gesù Cristo, soprattutto in quegli ambienti umani dove il silenzio della fede è più ampio e profondo: i politici, gli intellettuali, i professionisti della comunicazione che professano e promuovono una proposta monoculturale, con disdegno per la dimensione religiosa e contemplativa della vita.” Qui c’è bisogno di “un vero ardore di santità“.

Lo ha ricordato ai sacerdoti e ai consacrati (a Fatima). “La principale preoccupazione di ogni cristiano, specialmente della persona consacrata e del ministro dell’altare – ha affermato – deve essere la fedeltà, la lealtà alla propria vocazione, come discepolo che vuole seguire il Signore”. Infatti “sarebbe un controsenso accontentarsi di una vita mediocre, vissuta all’insegna di un’etica minimalista e di una religiosità superficiale”, in un mondo in cui “molti dei nostri fratelli vivono come se non ci fosse un aldilà, senza preoccuparsi della propria salvezza eterna“.

E’ lo stile del cristiano che cammina sulle strade del mondo, dove “la fede in ampie regioni della terra” rischia “di spegnersi come una fiamma che non viene più alimentata.”

Allora, “la priorità al di sopra di tutte è rendere Dio presente in questo mondo e aprire agli uomini l’accesso a Dio“, non è “il semplice enunciato del messaggio”, poiché “ciò che affascina è soprattutto l’incontro con persone credenti” che rendono affascinante la fede attraverso alla vita. Per questo “non abbiate paura di parlare di Dio - ha esortato i fedeli a Fatima - e di manifestare senza vergogna i segni della fede, facendo risplendere agli occhi dei vostri contemporanei la luce di Cristo” !

Gian Paolo Cassano

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Suore

Mercoledì 19 Maggio 2010

OCCIMIANO – (gpc) E’ giunta lunedì sera 17 maggio suor Marie Gonzaga Johnson, madre generale delle Suore di N. S. della Chiesa, la Congregazione africana che dallo scorso febbraio è presente ad Occimiano con la seconda casa in Italia (l’altra è a Monsummano Terme). Qui le Suore sono state accolte con gioia e  sono presenti nel servizio alla Scuola materna, all’Oratorio, in parrocchia
La madre generale era già da una decina di giorni in Italia partecipando all’Assemblea plenaria dell’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) che si è tenuta a Roma (dal 7 all’11 maggio), con quasi 900 partecipanti, incentrata sul rapporto tra mistica e profezia. Per tutta la settimana è ad Occimiano, poi andrà anche in visita alle tre case in Francia ed in Germania, dove ci sono alcune suore delle congregazione presenti  per motivi di studio.
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Scuola

Mercoledì 19 Maggio 2010

OCCIMIANO – (gpc) Un Talk show didattico presso la Scuola Secondaria “Don Milani” di Occimiano. E’ quanto è avvenuto martedì 11 maggio alla Scuola secondaria “Don Milani” di Occimiano. Protagonisti genitori e alunni delle classi III, con un esperimento rispettoso dei saperi tradizionali, ma attento alle nuove metodologie d’insegnamento.
I ragazzi hanno intervistato i genitori (sul modello del talk show televisivo) sul tema “Famiglia e Costituzione: valori condivisi?”, argomento spinoso su cui gli adulti presenti erano stimolati a rispondere a domande sul ruolo di genitori e su quello della famiglia “moderna”.
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Prima Confessione

Mercoledì 19 Maggio 2010

PRIMA CONFESSIONE
OCCIMIANO – (gpc) Aprirci all’amore e alla misericordia di Dio che rileva nel sacramento della Riconciliazione. Lo ha ricordato il prevosto nella Celebrazione pubblica e festosa (conclusa da un rinfresco in Canonica organizzato dai genitori) dei bambini che sabato scorso 13 giugno per la prima volta hanno celebrato il sacramento della Riconciliazione, in prospettiva della Prima Comunione (che vivranno il prossimo anno). Ad aiutarli, nella celebrazione, il Coro parrocchiale, due sacerdoti (mons. Graziano Cavalli e don Laurent Adadzi) che si sono disposti per le confessioni e le catechiste (m.a Anna Imetti Bianco e Veronica Varzi) che li hanno seguiti durante tutto l’anno.
Li ricordiamo: Alberto Ottone, Alessandro Caprioglio, Alessia Cuppari, Carlo Coppola, Kevin Guzzardo, Filippo Vettoretto, Francesco Acampora, Lara Ferraris, Marco Nardiello, Martina Ortolan e Tommaso Bolognini.
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Don Ciotti

Mercoledì 19 Maggio 2010

OCCIMIANO – (gpc) Erano veramente in tanti gli occimianesi (ma non solo loro) accorsi venerdì scorso 14 maggio per la serata che ha visto come protagonista principale don luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera.
L’incontro (che si è tenuto nel Salone Parrocchiale) sul tema “Costituzione e Famiglia: valori condivisi ?”, promosso dal Consiglio comunale dei ragazzi e dal Comune, è stato il primo di un  ciclo pluriennale  con tematica la “Primavera dei cervelli”.
Particolarmente applaudita (è stata una lieta sorpresa) la medaglia assegnata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Silvia Bellomo (presidente del Consiglio Comunale dei ragazzi), per la bella iniziativa. Veri protagonisti sono stai infatti i ragazzi (particolarmente quelli della 3°A e  3° B della Scuola secondaria di primo grado don Milani), con i loro genitori che hanno preparato un video (proiettato nella serata) su vari aspetti della famiglia, dove immagini di famiglie ‘finte’ tratte da pubblicità o telefilm si alternavano a quelle ‘vere’, spaccati di vita con protagonisti gli stessi studenti presenti in sala accompagnati da pensieri spontanei, accanto ad altri scritti e musiche di grandi autori che riconoscono alla famiglia un ruolo centrale nella società civile.
Don Ciotti, citando Umberto Terracini (presidente dell’Assemblea costituente), ha parlato della Costituzione “come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore”. Così  ha invitato i giovani studenti (con i quali si è intrattenuto con un dialogo privilegiato) ad elevarsi a grado di ‘figli ma al contempo genitori della democrazia’; è necessario infatti un impegno costante nel sociale, nel perseguire uguaglianza, solidarietà, legalità e corresponsabilità, ricordando come il bene della libertà di ciascun individuo sia un valore inestimabile.
Nel suo intervento sono emersi i suoi ricordi d’infanzia di giovane emigrato dal Veneto, senza una vera ‘casa’ ma con l’affetto e il calore della numerosa famiglia;  don Ciotti non ha dimenticato poi  drammi più recenti legati a minori ‘senza famiglia’ o di adulti costretti ad affrontare la dura realtà della crisi economica con la perdita del lavoro, come un  bisogno per crescere e raggiungere piena dignità.
Prima dell’illustre relatore, dopo il saluto del Sindaco pro. Ernesto Berra,  era intervenuto l’avv. Maria Rota Mottola, casalese, che ha illustrato efficacemente gli articoli costituzionali dedicati alla famiglia e i diritti e doveri giuridici dei suoi componenti.
Successivamente era toccato ad altri due occimianesi (Rosario Casalone, medico, e Giorgia Patrucco, insegnante) raccontare come abbiano vissuto la trasmissione di valori legati alla famiglia, dove lavoro, senso del dovere, dell’onestà e della fede hanno rappresentato una caratteristica basilare  per la loro formazione personale.
Casalone si è soffermato sull’impegno politico del padre, volto a migliorare le condizioni degli agricoltori, ricordando che (come diceva il beato don Filippo Rinaldi, zio della madre), “Chi non fa niente per gli altri è come se fosse morto”.
Patrucco ha invece sottolineato la fiducia dei genitori nel demandare la formazione dei figli alle istituzioni, la scuola in particolare, pur non sottraendosi ai propri compiti, a differenza di oggi, dove troppo spesso si cerca di difendere e scusare i figli.
Significativo poi l’omaggio a don Ciotti di due libri occimianesi (un libro di poesie in dialetto locale ed il volume ‘La guerra di Pietro’) contenuti in una borsa di stoffa, una delle tante distribuite in occasione della recente iniziativa promossa dal Comune per promuovere un uso più responsabile dell’ambiente.
Per continuare l’impegno i ragazzi occimianesi parteciperanno a Palermo dal 22-24 maggio in occasione dell’anniversario strage di capaci con ricordo dei giudici Falcone e Borsellino alla manifestazione della “Nave della legalità”.
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Alpini

Mercoledì 19 Maggio 2010

OCCIMIANO – (gpc) Sono tornati da Bergamo stanchi ma felici gli alpini occimianesi  che hanno partecipato  all’83°adunata nazionale che si è tenuta nella città lombarda domenica  9 maggio, guidati dal capogruppo prof. Ernesto Berra.
Gli alpini occimianesi con gli amici della sezione ANA di Casale Monferrato erano una sessantina (compresi i familiari) che di buon mattino si erano mossi per raggiungere Bergamo, insieme ai gruppi alpini San Maurizio di Conzano (con il sindaco Emanuele Demaria) e di Frassinello (con il vice sindaco Marco Andreone). Dopo la sfilata, nel pomeriggio, hanno fatto tappa a Sotto il Monte, visitando la  casa natale di Papa Giovanni XXIII.
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