OCCIMIANO – (gpc) Erano veramente in tanti gli occimianesi (ma non solo loro) accorsi venerdì scorso 14 maggio per la serata che ha visto come protagonista principale don luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e dell’Associazione Libera.
L’incontro (che si è tenuto nel Salone Parrocchiale) sul tema “Costituzione e Famiglia: valori condivisi ?”, promosso dal Consiglio comunale dei ragazzi e dal Comune, è stato il primo di un ciclo pluriennale con tematica la “Primavera dei cervelli”.
Particolarmente applaudita (è stata una lieta sorpresa) la medaglia assegnata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Silvia Bellomo (presidente del Consiglio Comunale dei ragazzi), per la bella iniziativa. Veri protagonisti sono stai infatti i ragazzi (particolarmente quelli della 3°A e 3° B della Scuola secondaria di primo grado don Milani), con i loro genitori che hanno preparato un video (proiettato nella serata) su vari aspetti della famiglia, dove immagini di famiglie ‘finte’ tratte da pubblicità o telefilm si alternavano a quelle ‘vere’, spaccati di vita con protagonisti gli stessi studenti presenti in sala accompagnati da pensieri spontanei, accanto ad altri scritti e musiche di grandi autori che riconoscono alla famiglia un ruolo centrale nella società civile.
Don Ciotti, citando Umberto Terracini (presidente dell’Assemblea costituente), ha parlato della Costituzione “come un patto di amicizia e fraternità di tutto il popolo italiano, cui essa la affida perché se ne faccia custode severo e disciplinato realizzatore”. Così ha invitato i giovani studenti (con i quali si è intrattenuto con un dialogo privilegiato) ad elevarsi a grado di ‘figli ma al contempo genitori della democrazia’; è necessario infatti un impegno costante nel sociale, nel perseguire uguaglianza, solidarietà, legalità e corresponsabilità, ricordando come il bene della libertà di ciascun individuo sia un valore inestimabile.
Nel suo intervento sono emersi i suoi ricordi d’infanzia di giovane emigrato dal Veneto, senza una vera ‘casa’ ma con l’affetto e il calore della numerosa famiglia; don Ciotti non ha dimenticato poi drammi più recenti legati a minori ‘senza famiglia’ o di adulti costretti ad affrontare la dura realtà della crisi economica con la perdita del lavoro, come un bisogno per crescere e raggiungere piena dignità.
Prima dell’illustre relatore, dopo il saluto del Sindaco pro. Ernesto Berra, era intervenuto l’avv. Maria Rota Mottola, casalese, che ha illustrato efficacemente gli articoli costituzionali dedicati alla famiglia e i diritti e doveri giuridici dei suoi componenti.
Successivamente era toccato ad altri due occimianesi (Rosario Casalone, medico, e Giorgia Patrucco, insegnante) raccontare come abbiano vissuto la trasmissione di valori legati alla famiglia, dove lavoro, senso del dovere, dell’onestà e della fede hanno rappresentato una caratteristica basilare per la loro formazione personale.
Casalone si è soffermato sull’impegno politico del padre, volto a migliorare le condizioni degli agricoltori, ricordando che (come diceva il beato don Filippo Rinaldi, zio della madre), “Chi non fa niente per gli altri è come se fosse morto”.
Patrucco ha invece sottolineato la fiducia dei genitori nel demandare la formazione dei figli alle istituzioni, la scuola in particolare, pur non sottraendosi ai propri compiti, a differenza di oggi, dove troppo spesso si cerca di difendere e scusare i figli.
Significativo poi l’omaggio a don Ciotti di due libri occimianesi (un libro di poesie in dialetto locale ed il volume ‘La guerra di Pietro’) contenuti in una borsa di stoffa, una delle tante distribuite in occasione della recente iniziativa promossa dal Comune per promuovere un uso più responsabile dell’ambiente.
Per continuare l’impegno i ragazzi occimianesi parteciperanno a Palermo dal 22-24 maggio in occasione dell’anniversario strage di capaci con ricordo dei giudici Falcone e Borsellino alla manifestazione della “Nave della legalità”.
gpc
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