La Parola di Papa Benedetto

LA PAROLA DI PAPA BENEDETTO
a cura di Gian Paolo Cassano

La presenza orante di Maria nel cammino iniziale della Chiesa; è stato questo il tema sviluppata dal Papa nel corso dell’Udienza generale di mercoledì 14 marzo. Infatti non si può “parlare di Chiesa se non è presente Maria”: e nella vita delle prima Chiesa non è una semplice annotazione storica, “ma assume un significato di grande valore”, perché con Maria condivide “ciò che vi è di più prezioso: la memoria viva di Gesù nella preghiera”.
Infatti “se non c’è Chiesa senza Pentecoste, non c’è neanche Pentecoste senza la Madre di Gesù, perché Lei ha vissuto in modo unico ciò che la Chiesa sperimenta ogni giorno sotto l’azione dello Spirito Santo”. Occorre “imparare da Lei ad essere comunità che prega”, così come viene “delineata negli Atti degli Apostoli”; è Lei che ci “invita ad aprire le dimensioni della preghiera a rivolgersi a Dio non solamente nel bisogno e non solo per se stessi, ma in modo unanime, perseverante, fedele con un ‘cuore solo e un’anima sola’”. Da Maria impariamo “la necessità della preghiera” poiché “ci indica come solo con un legame costante, intimo, pieno di amore con suo Figlio, possiamo uscire dalla ‘nostra casa’ con coraggio, per raggiungere i confini del mondo e annunciare ovunque il Signore Gesù, Salvatore del mondo”.
Domenica 18 marzo, all’Angelus, Benedetto XVI ha chiesto di pregare per il suo viaggio apostolico in Messico e a Cuba perché nascano “abbondanti frutti di vita cristiana e di rinnovamento ecclesiale che contribuiscano ad un autentico progresso”. Nella catechesi sul Vangelo domenicale, ha ribadito come, soprattutto in Quaresima, sia importante accostarsi al Sacramento della Riconciliazione. Di fronte all’amore misericordioso di Dio che dona “il suo unico Figlio in riscatto della nostra vita, grande è anche la nostra responsabilità”: perciò “ciascuno, infatti, deve riconoscere di essere malato, per poter essere guarito; ciascuno deve confessare il proprio peccato, perché il perdono di Dio, già donato sulla Croce, possa avere effetto nel suo cuore e nella sua vita”.
“E’ solo aprendosi alla luce, è solo confessando sinceramente le proprie colpe a Dio, che si trova la vera pace e la vera gioia. E’ importante allora accostarsi con regolarità al Sacramento della Penitenza, in particolare in Quaresima, per ricevere il perdono del Signore e intensificare il nostro cammino di conversione”.
Al termine, con un pensiero al Forum di Marsiglia sull’Acqua e alla prossima Giornata mondiale dell’acqua, ha auspicato “per tutti un accesso equo, sicuro e adeguato all’acqua, promuovendo così i diritti alla vita e alla nutrizione di ogni essere umano e un uso responsabile e solidale dei beni della terra, a beneficio delle generazioni presenti e future”.
Gian Paolo Cassano

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.