NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Quasi nessuno ne parla, ma si tratta di una guerra che si trascina da sei anni e che ha portato il Paese ad essere stremato in una gravissima crisi umanitaria. Ora si registra l’offensiva (dallo scorso 6 febbraio) dei ribelli houthi su Marib, ultima roccaforte del governo riconosciuto dalla Comunità internazionale e città che ospita circa un milione di sfollati interni.
Nel frattempo si continua a cercare una soluzione politica per lo Yemen, che resta frammentato dal punto di vista politico e militare. Alla fine dello scorso dicembre si è formato un esecutivo di unità tra le istituzioni riconosciute dalla Comunità internazionale e i secessionisti del Sud nella città di Aden, che però non ha portato ad oggi alcuna stabilizzazione della città e dell’area. Intanto, gli insorti sciiti houti continuano a controllare la capitale Sana’a, gran parte dei territori del Nord del Paese e della costa occidentale che si affaccia sul Mar Rosso.
“Marib di fatto – ha detto in un’intervista a Vatican news Eleonora Ardemagni, ricercatrice associata dell’Istituto di studi politici internazionali (Ispi) e cultrice della materia presso l’Università Cattolica – è l’ultima roccaforte del governo riconosciuto internazionalmente. Più in generale, il governatorato di Marib è anche strategico, perché ospita importanti giacimenti petroliferi che assicurano entrate finanziarie alle istituzioni riconosciute. Inoltre, il governatorato è un luogo considerato sicuro, tanto che ospita più di un milione di sfollati interni, che qui hanno trovato riparo per sfuggire alla guerra che infuria in altre aree del Paese”.
Già considerato il Paese più povero del Medio Oriente e del Nord-Africa prima che scoppiasse il conflitto civile nel 2015, lo Yemen si trova oggi ad affrontare una gravissima situazione umanitaria, mentre sono circa 130.000 le persone che hanno perso la vita a causa della guerra. Intanto, quattro agenzie delle Nazioni Unite (Fao, Unicef, Wfp e Oms) lanciano un allarme in un rapporto sulla sicurezza alimentare di pochi giorni fa: per il 2021 si prevede che quasi 2,3 milioni di bambini di età inferiore ai cinque anni soffriranno di malnutrizione acuta nello Yemen.

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