Homepage - Scrivi a Don Cassano - Scrivi alla Parrocchia di San Valerio

Archivio di Ottobre 2014

Avvisi PARROCCHIA S.VALERIO OCCIMIANO

Mercoledì 29 Ottobre 2014

******** DOMENICA 26 ottobre 2014

* S. Messe nella settimana:
Lunedì 27 ottobre: ore 18,00
Martedì 28 ottobre: ore 19,30
Mercoledì 29ottobre: ore 18,00
Giovedì 30 ottobre: ore 15,30
Venerdì 31 ottobre: ore 16,00 (festiva della vigilia dei Santi)

* Vespri
Lunedì 27 ottobre (ore 17,45) - segue: S. Messa

* Domenica 26 ottobre
Cresima (ore 16,00)
pertanto non ci sarà la S. Messa del mattino alle ore 10,00

* Lunedì 27 ottobre
S. Messa in suffragio di don Alessandro Gatti (XIII anniversario): ore 18,00

* Confessioni:
In vista dei Santi: Venerdì 31 ottobre: ore 15 – 16;

* Festa di Tutti i Santi – Commemorazione fedeli defunti
Venerdì 31 ottobre: ore 16,00
Sabato 1 novembre (solennità di Tutti i Santi): orario festivo; ore 15,00 (al Cimitero)
Domenica 2 novembre: ore 10,00

* Indulgenza plenaria per i defunti
Dal mezzogiorno del 1 novembre a tutto il 2 novembre (1 sola volta), confessati e comunicati, visitando una Chiesa, recitando il Padre nostro e il Credo, pregando secondo le intenzioni del Papa.
Dall’ 1 all’8 novembre l’indulgenza per i defunti (1 volta al giorno) è concessa visitando il Cimitero.

Telecomando

Mercoledì 29 Ottobre 2014

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

“SIAMO NOI”, in onda (dal lunedì al venerdì) alle 15.25, è il nuovo programma di Tv 2000, condotto da Gabriella Facondo e Massimiliano Niccoli, dove, sul territorio, racconta e fa emergere il valore e la vitalità di un’Italia che non si limita a denunciare carenze e problemi, ma che si mette in gioco per trovare soluzioni, offrire creatività e partecipazione, tessere reti di cittadinanza attiva.  In stretta connessione con l’attualità quotidiana, il programma, firmato da Dario Quarta, si occuperà dei temi al centro della crisi italiana come il lavoro, la casa, il welfare, la scuola, la criminalità, la sanità, proponendo storie significative, dando spazio alle segnalazioni dei cittadini, raccogliendo richieste di aiuto ma offrendo, anche, in ogni puntata, la testimonianza di chi, su quello stesso tema, ha immaginato una possibilità nuova, ha costruito un’alternativa, ha sperimentato il possibile coinvolgimento della propria comunità. Tra le altre novità del palinsesto di TV 2000 segnaliamo REVOLUTION, in onda ogni mercoledì alle 21,00, condotto da Arianna Ciampoli e Antonio Soviero. dove emergono storie legate alla vita quotidiana, in un dialogo con i protagonisti ed i testimoni per tirar fuori le domande del cuore.
Anche l’informazione cresce su TV 2000. c’è infatti un nuovo TG alle ore 12, che va ad aggiungersi all’edizione delle 18.30 (dal lunedì al sabato). C’è poi, al mattino, la rassegna stampa delle 6.30 (in onda dal lunedì al sabato), uno spazio di 20 minuti dedicato alla lettura dei giornali freschi di stampa. Guida ragionata tra i titoli, le notizie e gli editoriali dei quotidiani in edicola per aiutare i telespettatori a non perdere di vista i principali temi di attualità.
A Rai tre ha preso il via alla domenica la nuova edizione di KILIMANGIARO (ore 15,05). Con Camilla Raznovich riparte il grande viaggio, alla scoperta di luoghi, eventi, personaggi, mode, tendenze, curiosità e tradizioni di ogni latitudine. Suo compagno di avventure Dario Vergassola, protagonista di incursioni satiriche e irriverenti, in diretta dallo studio Tv2 di Napoli.
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Mercoledì 29 Ottobre 2014

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
La Chiesa è il corpo di Cristo ma non è immune da invidie e gelosie; ne ha parlato il Papa nell corso dell’udienza generale di mercoledì 22 ottobre evidenziando un “tratto distintivo”, il “più profondo e più bello” della Chiesa, l’essere cioè compaginata in unità grazie al Battesimo.
Il Pontefice ha illustrato l’icona biblica di Ezechiele delle ossa aride che riprendono vita grazie al soffio dello Spirito: “questa è la Chiesa, è un capolavoro, il capolavoro dello Spirito, il quale infonde in ciascuno la vita nuova del Risorto e ci pone l’uno accanto all’altro, l’uno a servizio e a sostegno dell’altro, facendo così di tutti noi un corpo solo, edificato nella comunione e nell’amore”.
Occorrerebbe che “ci ricordassimo più spesso di quello che siamo, di che cosa ha fatto di noi il Signore Gesù”, cioè che “siamo il suo corpo, quel corpo che niente e nessuno può più strappare da lui e che egli ricopre di tutta la sua passione e del di tutto il suo amore, proprio come uno sposo con la sua sposa. Questo pensiero, però, deve fare sorgere in noi il desiderio di corrispondere al Signore Gesù e di condividere il suo amore tra di noi, come membra vive del suo stesso corpo”.
Nonostante questo, “quante divisioni, quante invidie, come si sparla, quanta incomprensione ed emarginazione !” E ciò è “l’inizio della guerra”, perché “non incomincia nel campo di battaglia:”, ma “nel cuore, con incomprensioni, divisioni, invidie….”
Quando c’è “un cuore geloso” c’è “un cuore acido”, che non è “mai felice”, ma è “un cuore che smembra la comunità”. L’atteggiamento giusto è quello che sa “apprezzare nelle nostre comunità i doni e le qualità degli altri, dei nostri fratelli. (…) Apprezzare le qualità, farsi vicini e partecipare alla sofferenza degli ultimi e dei più bisognosi, esprimere la propria gratitudine a tutti”.
Domenica 26 ottobre, all’Angelus, ha affermato che “l’amore è la misura della fede, e la fede è l’anima dell’amore”, perché “non possiamo più separare la vita religiosa, la vita di pietà, dal servizio ai fratelli, a quei fratelli concreti che incontriamo. Non possiamo più dividere la preghiera, l’incontro con Dio nei Sacramenti, dall’ascolto dell’altro, dalla prossimità alla sua vita, specialmente alle sue ferite”.
E’ questa la novità “nel mettere insieme questi due comandamenti - l’amore per Dio e l’amore per il prossimo - rivelando che essi sono inseparabili e complementari, sono le due facce di una stessa medaglia”. E’ attraverso l’amore per i fratelli che il cristiano può testimoniare l’amore di Dio; Gesù mette il comandamento dell’amore “al centro, perché è il cuore da cui tutto deve partire e a cui tutto deve ritornare e fare riferimento”. Anzi, Gesù apre una via nuova: “opera uno squarcio che permette di scorgere due volti: il volto del Padre e quello del fratello”, o meglio, un solo volto “quello di Dio che si riflette in tanti volti, perché nel volto di ogni fratello, specialmente il più piccolo, fragile e indifeso, è presente l’immagine stessa di Dio”.
Gian Paolo Cassano

Villabella

Mercoledì 29 Ottobre 2014

VILLABELLA - (gpc) E’ iniziato anche a Villabella l’anno catechistico. Certamente si tratta un avvenimento particolarmente significativo. Così sabato scorso 25 ottobre, durante la S. Messa festiva, in un clima festoso, c’è stata la presentazione dei ragazzi (Denis, Miriam, Camilla, Francesco, Eleonora) che vivranno quest’anno il cammino di fede attraverso agli incontri di catechismo e la partecipazione alla S. Messa domenicale.
Le due catechiste (Palma Benvenuto e Lucia Brossa) hanno manifestato il loro impegno davanti alla comunità perché la comunità e i singoli fedeli possano giungere alla maturazione della fede e l’annunzino costantemente con la celebrazione, con l’impegno formativo e con la testimonianza della vita.
gpc

Terme

Mercoledì 29 Ottobre 2014

OCCIMIANO - (gpc) Anche quest’anno un buon gruppo di occimianesi ha potuto usufruire della possibilità di fare le cure termali ad Acqui terme, tra il 14 ed il 26 ottobre.
L’iniziativa, coronata da grande successo, è stata organizzata dal Comune di Occimiano in collaborazione con i Comuni di Mirabello Monferrato e Giarole, (con il coordinamento del consigliere delegato Lucia Perracino).
Numerosi i partecipanti, con il pullman (della ditta Maestri), che hanno potuto usufruire del ciclo di cure termali sia inalatorie (malattie respiratorie), sia con fanghi (artrosi …), sia in vasca per malattie circolatorie (flebite…).

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Stelle

Mercoledì 29 Ottobre 2014

OCCIMIANO – (gpc) “Passeggiata sotto le stelle”. Si ripeta anche quest’anno l’iniziativa che la Biblioteca comunale “m.o Angelo Debernardis” organizza per venerdì prossimo 31 ottobre, aperta a tutti (adulti, giovani, ragazzi….) L’appuntamento è alle ore 20,20, in piazza Carlo Alberto, per partire, verso le 20,30, in un percorso a piedi in collina (di circa mezz’ora). Si farà una sosta alla Cascina Saiona, dove la Pro Loco offrirà a tutti i partecipanti vin brulè e cioccolata calda … L’invito è a munirsi di torcia e abbigliamento adeguato. In caso di maltempo l’appuntamento è alla stessa ora in piazza Carlo Alberto per poi recarsi poi insieme presso la Corte dell’antica Villa dei Marchesi Da Passano.
gpc

Cresima

Mercoledì 29 Ottobre 2014

OCCIMIANO – (gpc) E’ stato un giorno di festa domenica scorsa 26 ottobre con la celebrazione del Sacramento della Cresima presieduta dal provicario generale don Giampio Devasini in rappresentanza di Mons. Vescovo (impegnato nella Visita pastorale). Protagonisti 20 ragazzi, accompagnati dalle catechista Anna Maria Figazzolo e Giuditta Garavello. Li ricordiamo: Francesco Acampora, Andrea Arenare, Anita Ascheri, Tommaso Bolognini, Alessandro Caprioglio, Matilde Carlassara, Carlo Coppola, Alessia Crepaldi, Alessia Cuppari, Lara Ferraris, Mirko Galeone, Alessia Giannavola, Maddalena Mazzucco, Elena Montaldi, Marco Nardiello, Martina Ortolan, Alberto Ottone, Filippo Vettoretto, Corrado Vola, Chiara Zanasso.
Nell’omelia il Pro Vicario, partendo dalla citazione di un noto cantautore e commentando i testi della Parola di Dio, ha posto in evidenza il senso della responsabilità che ognuno deve assumersi nei confronti degli altri e la misericordia di Dio verso di noi, invitando a scoprire il progetto che per ciascuno Dio ha preparato e all’incontro con Cristo nella sua Parola, nei Sacramenti, nella Chiesa e nel prossimo, con la forza dello Spirito Santo dato in dono.

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gpc

Avvisi PARROCCHIA S.VALERIO OCCIMIANO

Giovedì 23 Ottobre 2014

******** DOMENICA 19 ottobre 2014

* S. Messe nella settimana: (Chiesa Parrocchiale – Cappella Immacolata)
Lunedì 20 ottobre: ore 18,30
Martedì 21 ottobre: ore 18,00
Mercoledì 22 ottobre: ore 18,00
Giovedì 23 ottobre: ore 15,00
Venerdì 24 ottobre: ore 18,00

* Vespri
Lunedì 20 ottobre (ore 18,15) - segue: S. Messa

* Domenica 26 ottobre
Cresima (ore 16,00)
pertanto non ci sarà la S. Messa del mattino alle ore 10,00

* Lunedì 27 ottobre
S. Messa in suffragio di don Alessandro Gatti (XIII anniversario): ore 18,00

* Ottobre: mese missionario
Sabato 18 ottobre: Veglia Missionaria (Casale, S. Stefano, ore 21)
Domenica 19 ottobre: Giornata missionaria mondiale (Offerte pro missioni)

Telecomando

Giovedì 23 Ottobre 2014

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Un anno con Eduardo. Per celebrare i 30 anni dalla morte del grande artista napoletano, la Rai propone una ricca programmazione, con spettacoli storici e nuove proposte teatrali, grandi produzioni Rai e documentari. Rai Cultura, per ricordare uno dei massimi esponenti della cultura italiana del Novecento, presenta una grande retrospettiva in onda dal 25 ottobre su Rai 5.
Nel giorno dell’anniversario, venerdì 31 ottobre, inoltre, Rai5 trasmetterà, in diretta alle 11.00, lo Speciale Parlamento “Cantata delle parole chiare”, commemorazione a trent’anni dalla scomparsa del grande artista napoletano che fu anche senatore a vita. Nel corso della cerimonia sarà proposto un intermezzo musicale dal vivo di Nicola Piovani.
Il ciclo di sei serate teatrali dal titolo “L’EREDITÀ DI EDUARDO” prende il via sabato 25 ottobre (ore 21.15 ) con una serie di appuntamenti con i più grandi protagonisti della scena attuale, alle prese con la lezione di De Filippo. Il primo è con “Padre cicogna”, un racconto sinfonico per quattro voci, recitante e orchestra, su versi di Eduardo e musiche di Nicola Piovani; la serata prosegue con un puntata di “Prima della prima” sul balletto “Filumena Marturano” interpretato da Carla Fracci al San Carlo di Napoli nel 1996.
Secondo appuntamento sabato 1 novembre con “Sabato, domenica e lunedì”, uno dei capolavori di Eduardo proposto in forma di film, interpretato da Toni Servillo con Anna Bonaiuto e la regia televisiva di Paolo Sorrentino. Sabato 8 novembre è la volta di “Filumena Marturano”, proposta nella produzione televisiva realizzata dalla Rai nel 2010, con Massimo Ranieri e Mariangela Melato, mentre sabato 15 novembre va in onda “Io, l’erede”, un classico di Eduardo proposto nell’edizione da lui riscritta in italiano, prodotto nel 2007 al Teatro Franco Parenti di Milano, con Geppy Glejeses, Leopoldo Mastelloni. Il ciclo si chiude il 22 novembre con “Natale in casa Cupiello”, il capolavoro corale sul tema della famiglia e della solitudine umana, nella speciale versione “assolo” ripresa da Rai5 nel 2013 al Teatro Studio Melato di Milano.
Nel giorno dell’anniversario, venerdì 31 ottobre, inoltre, Rai5 trasmetterà, in diretta alle 11.00, lo Speciale Parlamento “Cantata delle parole chiare”, commemorazione a trent’anni dalla scomparsa del grande artista napoletano che fu anche senatore a vita. Nel corso della cerimonia sarà proposto un intermezzo musicale dal vivo di Nicola Piovani. Lo stesso giorno uno “Speciale Eduardo” sarà trasmesso anche da Tv 2o00 (ore 22,40).
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Giovedì 23 Ottobre 2014

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
“Attesa appassionata” di Gesù che tornerà ad aprire un’era senza più “prevaricazioni e distinzioni”: è questa la speranza cristiana. Ne ha parlato il Papa all’udienza generale mercoledì 15 ottobre, riflettendo sul destino ultimo della Chiesa e dell’umanità, secondo la visione della fede.
“E così per sempre saremo con il Signore”; l’espressone di fede paolina (rivolta ai cristiani di Tessalonica) è stata ripetuta in coro dai fedeli in Piazza San Pietro, quasi a volerla incidere nelle coscienze di chi ascolta, “parole semplici, ma con una densità di speranza tanto grande!”
La riflessione del Pontefice si è addentrata nel mistero del popolo di Dio (in Apocalisse), come di una “Gerusalemme nuova” come un amato che va incontro alla sua sposa: “non è solo un modo di dire: saranno delle vere e proprie nozze! Sì, perché Cristo, facendosi uomo come noi e facendo di tutti noi una cosa sola con lui, con la sua morte e la sua risurrezione, ci ha davvero sposato e (…) questo non è altro che il compimento del disegno di comunione e di amore tessuto da Dio nel corso di tutta la storia, la storia del popolo di Dio e anche la propria storia di ognuno di noi. E’ il Signore che porta avanti questo”.
Il richiamo poi è alla Chiesa “chiamata a diventare città, simbolo per eccellenza della convivenza e della relazionalità umana” che “sarà ‘la tenda di Dio’! E in questa cornice gloriosa non ci saranno più isolamenti, prevaricazioni e distinzioni di alcun genere — di natura sociale, etnica o religiosa — ma saremo tutti una cosa sola in Cristo”.
Tutto ciò è uno “scenario inaudito e meraviglioso” che chiede a noi di essere “davvero testimoni luminosi di questa attesa, di questa speranza”. Infatti “la speranza cristiana non è semplicemente un desiderio, un auspicio, non è ottimismo: per un cristiano, la speranza è attesa (…) di qualcuno che sta per arrivare: è il Cristo Signore (…) La Chiesa ha allora il compito di mantenere accesa e ben visibile la lampada della speranza, perché possa continuare a risplendere come segno sicuro di salvezza e possa illuminare a tutta l’umanità il sentiero che porta all’incontro con il volto misericordioso di Dio”.
Domenica 19 ottobre l’Eucaristia in piazza San Pietro ha suggellato due grandi eventi per la Chiesa universale: la conclusione del Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia e la Beatificazione del Servo di Dio, Paolo VI, al secolo Giovanni Battista Montini. Il Sinodo (che volle papa Paolo VI, a continuazione dello spirito conciliare), per dono dello Spirito Santo, ha svolto un lavoro con “vera libertà e umile creatività”, per “riaccendere la speranza in tanta gente senza speranza”. All’Omelia Francesco ha colto nella frase evangelica “Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio” una “risposta ad effetto che il Signore consegna a tutti coloro che si pongono problemi di coscienza, soprattutto quando entrano in gioco le loro convenienze, le loro ricchezze, il loro prestigio, il loro potere e la loro fama. E questo succede in ogni tempo, da sempre”.
Ciò “significa riconoscere e professare di fronte a qualunque tipo di potere - che Dio solo è il Signore dell’uomo”, significa “aprirsi alla sua volontà”, e “cooperare al suo Regno di misericordia, di amore, di pace”: è “questa è la novità perenne da riscoprire ogni giorno, vincendo il timore che spesso proviamo di fronte alle sorprese di Dio”, perché Dio “non ha paura delle novità!” Lui “ci fa ‘nuovi’ continuamente” e “continuamente ci sorprende, aprendoci a vie impensate”. Infatti “la speranza in Dio non è quindi una fuga dalla realtà, non è un alibi”, anzi “è rispondere, con coraggio, alla innumerevole sfide nuove”, cosi come è stato durante il Sinodo straordinario dei vescovi, che ha visto “pastori e laici di ogni parte del mondo” portare a Roma “la voce delle loro Chiese particolari per aiutare le famiglie di oggi a camminare sulla via del Vangelo, con lo sguardo fisso su Gesù”. Si è sentita “la forza dello Spirito Santo che guida e rinnova sempre la Chiesa chiamata, senza indugio, a prendersi cura delle ferite che sanguinano e a riaccendere la speranza per tanta gente senza speranza”.
Poi l’omaggio a Paolo VI, beatificato, un “grande Papa”, “coraggioso cristiano”, “instancabile apostolo”; “davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: “grazie! Grazie nostro caro e amato Papa Paolo VI! Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa!” Fu il “grande timoniere” del Concilio Vaticano II, con grande umiltà che lo portava a riconoscere (lo annotava sul suo diario) come Dio lo avesse chiamato a quel compito perché lui soffrisse qualche cosa per la Chiesa. “In questa umiltà risplende la grandezza del Beato Paolo VI che, mentre si profilava una società secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante - e talvolta in solitudine - il timone della barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore”.
All’Angelus poi ha ancora tracciato la figura del nuovo beato soffermandosi sulla sua Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi e sulla sua profonda devozione mariana testimoniata dall’Esortazione apostolica Marialis cultus e per aver proclamato Maria Madre della Chiesa.
Gian Paolo Cassano