La bellezza nella Parola

“In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».” (Mt 5,1-12a)

Guardiamo il trittico conservato nel Museum of Fine Arts di Ghent (in Belgio), opera di un anonimo autore del XVI secolo. Da chiuso presenta una scena dall’Antico Testamento dipinta sulle due ante laterali, mentre il tema centrale è quello che esso mostra da aperto. Si tratta del Discorso della montagna, che compare tanto nel pannello centrale, tracciando un vero e proprio “itinerario” in 9 scene. Al centro c’è Gesù attorniato dai discepoli e dalla folla, nella sezione alta del pannello centrale. Le due immagini in basso e le sei disposte sui due pannelli laterali illustrano invece le singole otto Beatitudini enunciate dal Maestro, accompagnate da testi “esplicativi” dei vari simbolismi, e da quello relativo a ciascuna Beatitudine.

La prima Beatitudine (in alto a sinistra) è quella relativa ai poveri in spirito, cui appartiene il regno dei Cieli. La seconda Beatitudine riguarda i miti, che «erediteranno la terra». La terza Beatitudine riguarda coloro che piangono, e che saranno consolati.  Le due coppie di personaggi sono divise da un angelo. Il pannello centrale, nella scena in basso a sinistra, è relativo alla quarta beatitudine, a quanti hanno fame e sete della giustizia e che saranno saziati.

La quinta riguarda la misericordia, rappresentata da un angelo disceso dal cielo, con un ramo di palma e una colomba bianca. In basso a sinistra si trovano due uomini e una figura femminile che personifica una Virtù, la Gentilezza.  La sesta Beatitudine è quella relativa ai pure di cuore che vedranno Dio. La personificazione della Fede tiene un cuore rosso in una mano, mentre appoggia l’altra mano sulla spalla di un uomo (puro di cuore) che sta calpestando il Peccato dell’impurità. La settima Beatitudine è quella sugli operatori di pace che saranno chiamati figli di Dio. L’ultima Beatitudine è infine quella dei perseguitati a causa della giustizia a cui appartiene il regno dei Cieli.