LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

“Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio. ” (Mc 10,14)
Il versetto evangelico (in tedesco) è posto come intestazione al piccolo dipinto che Lucas Cranach il Vecchio (realizzato tra il 1545 ed il 1550) conservato presso il Metropolitan Museum of Art di New York. La gente andava da Gesù per ascoltarlo presentandogli i propri bambini “perché li accarezzasse” (Mc 10,11), mentre gli apostoli, che cercavano di tenere lontano i bambini, vengano rimproverati dal Maestro. C’è una volontà didascalica nella tavola con la figura tenerissima di Gesù al centro che accoglie i bambini, baciando teneramente uno tenendolo in braccio e solleticando un altro sulle braccia della madre. “La benedizione di Gesù – scrive Anselm Gruen – è come un rifugio, all’interno del quale i bambini si sentono sorvegliati, protetti, seguiti.”
Il tutto nel segno della delicatezza, della paternità e maternità di Dio (come usava ricordare Giovanni Paolo I) in Cristo, la cui divinità sembra essere evidenziata dell’ampia veste blu. La si può cogliere nei particolari, come quello della bambina (in primo piano) che porta a Gesù la sua bambola, perché gliela benedica o delle madri che presentano i propri bambini che sono vestititi secondo il gusto contemporaneo del ‘500.
A destra poi appaiono due uomini, a destra, uno con la calvizie e l’altro con la barba lunga castana, che probabilmente sono due apostoli.
“Ora vi dico, dice Dio, non conosco nulla di così bello in tutto il mondo/ Come un piccolo bimbo che s’addormenti nel dir la preghiera/ Sotto l’ala dell’angelo custode.” (Charles Péguy)

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