Concilio di Nicea

Correva l’anno 325 e, per portare a composizione le tensioni che si erano create all’interno della Chiesa con le affermazioni del presbitero Ario (che negava la divinità di Cristo), l’imperatore Costantino decise di convocare presso il suo palazzo imperiale a Nicea, sulle rive del Bosforo, quello che passò alla storia come il primo Concilio ecumenico. Nei trenta giorni in cui l’intera oikouméne (in realtà era presente soprattutto l’Oriente, più fortemente cristianizzato con una delegazione occidentale, poiché il problema era prettamente orientale) si riunì nel 325 a Nicea venne approvata la formula di fede che oggi accomuna due miliardi e mezzo di cristiani nel mondo. E oggi, 1700 anni dopo, le stesse parole vengono proclamate sotto un cielo così terso da confondersi con le rive limacciose del lago di İznik.  Niceo condannò la teoria di Ario come eretica, formulano il testo del Credo che, completato nel concilio di Costantinopoli I (381) quale formulazione del dogma trinitario è base comune della fede di tutti i cristiani.