MILANO – È stata un’esperienza esaltante, quella di vissuta da un gruppo di studenti dell’IIS Leardi (5 A AFM) accompagnati dai docenti Lucia Passioni, Manuela Marangon e don Gian Paolo Cassano. Martedì 14 ottobre hanno partecipato (al Teatro San Babila) alla presentazione di “Doubt and Debate”, il nuovo progetto internazionale di tech-media literacy promosso dall’Osservatorio for Independent Thinking, nuova denominazione dell’Osservatorio giovani-editore che promuove da anni il “Quotidiano in classe” che coinvolge gli studenti delle medie superiori in tutta Italia. Il Leardi partecipa da anni all’iniziativa per una lettura critica dell’attualità attraverso i giornali che, in provincia di Alessandria, è sostenuta grazie al contributo della Fondazione CR Alessandria.
“Con Doubt and Debate – ha detto in apertura Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio – vogliamo scalfire le certezze che polarizzano, le convinzioni che separano e radicalizzano per aprire la strada al dubbio e al confronto, due esercizi necessari in un mondo che – forse anche per questo – sembra essere sempre più in fiamme.
Gli studenti del Leardi, insieme a circa 500 altri di scuole di diverse regioni, hanno partecipato all‘iniziativa, condotta da Maria Latella, con l’obiettivo di formare capaci di orientarsi in un mondo dove l’informazione oggi (dominati da algoritmi e fale news) rischia di confondere più che chiarire.
Gli studenti (tra cui il casalese Marco Scolletta) hanno potuto intervistare alcuni degli ospiti internazionali in video collegamento: Joe Kahn (direttore The New York Times), Mark Thompson (CEO CNN) e Robert Thomson (CEO News Corp, gruppo che edita The Wall Street Journal) sono intervenuti in collegamento video per sottolineare l’importanza di un’educazione al pensiero critico in un ecosistema informativo sempre più complesso. I tre leader dell’informazione globale hanno dialogato con gli studenti e ribadito il sostegno delle rispettive organizzazioni al progetto.
Il progetto, che combina alfabetizzazione tecnologica e mediatica, offre alle classi l’accesso a lezioni interattive e a contenuti multimediali esclusivi. Doubt and Debate si fonda su una rete internazionale di partnership di altissimo profilo che comprende testate come CNN, The New York Times, The Wall Street Journal, The Washington Post, e – in Europa – El País, Cinco Días, ABC, La Vanguardia, SER, insieme ai principali media italiani: Rai, Mediaset, Corriere della Sera, la Repubblica, La Stampa, Il Sole 24 Ore e Il Giornale. E’ intervenuto anche Pietro Labriola, CEO di TIM, main sponsor del progetto, che ha annunciato il lancio di una campagna social per coinvolgere direttamente i giovani: #RompiLaBolla, al cui video hanno partecipato anche alcuni studenti del Leardi (Locci Luca, Mambrin Leonardo e Scolletta Marco).
Possiamo costruire le reti più veloci d’Europa – ha detto Labriola – ma senza persone consapevoli non ci sarà progresso. La tecnologia è un ponte: serve saperci camminare sopra”.


