Una lettura di Dante a cura del prof. Angelo Cassano

Un pubblico attento e molto interessato ha participato alla conferenza che il prof. Angelo Cassano (docente di Lettere all’IIS Leardi di Casale M. e all’Istituto Luparia di San Martino di Rosignano), organizzata dall’amministrazione comunale e dall’UCIIM diocesana, giovedì scorso 29 maggio, presso la Sala Consiliare in Municipio, su “Dante padre della lingua italiana. Per una lettura di Dante”.

Dopo il saluto del Sindaco Sandro Deambrosis, che ha ricordato le radici occimianesi del docente e la sua particolare competenza (parlando di una vera e propria lezione universitaria, contestualmente aperta e rivolta a tutti) e del presidente diocesano dell’UCIIM (l’associazione degli insegnanti cattolici) don Gian Paolo Cassano che ha ricordato il ruolo e la funzione dell’associazione è intervenuto il prof. Cassano che ha evidenziato il ruolo di Dante come “padre” della nostra lingua, pur non potendosi negare come parte delle parole dantesche abbia conosciuto l’oblio.

Ciò nulla toglie al ruolo di Dante, che continuiamo a chiamare (non a caso) per nome (Dante) e non per cognome (come invece avviene per gli altri autori) e del suo capolavoro, l’opera italiana più studiata anche da dantisti stranieri. Non casualmente re Carlo III, in visita in Italia, il mese scorso, a camere riunite, parlando in italiano, auspicava di non offendere “la lingua di Dante”. Un ruolo, questo di Dante che ben hanno rilevato (tra i tanti) Veneziani, Malato, Baldelli, Marazzini, solo per citarne alcuni, o l’indimenticato Piero Bargellini, che fu sindaco di Firenze, con il suo piacevolissimo Pian dei giullari (una storia della letteratura che prende il nome da una località collinare fiorentina dove un tempo i giullari venivano ospitati).

Non va poi dimenticata l’assenza di un autografo dantesco, fatto che ha posto gli studiosi di fronte alla necessità di risalire ad un testo sufficientemente corretto, nel caso di Dante complicato dall’abbondante numero di copie e dalle conseguenti molteplici non coincidenze.

…E leggendo le molteplici particolarità, ci si è soffermati sul fiorentinismo di Dante, sulle ragioni della prevalenza linguistica del toscano, sulle motivazioni della spirantizzazione, ecc.  Si sono colti i molteplici rapporti causa/effetto tra i fenomeni presenti, guardando ad una “lezione” capace di guardare in modo ragionato e consequenziale alle diverse particolarità espresse.

Si è cosi concluso il ciclo di tre incontri, validi come corsi di aggiornamento organizzati dall’UCIIM diocesana. L’appuntamento sarà per il prossimo anno con una nuova proposta formativa.