LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

“Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”. (Gv,3,14-15)
Mi fermo questa volta sulla festa dell’esaltazione (come innalzamento ed ostensione) della croce che si celebra il 14 settembre. La data celebra il ritrovamento della croce da parte di S.Elena, che (secondo la tradizione) sarebbe avvenuto il 14 settembre 327; in quel giorno la reliquia sarebbe stata innalzata dal vescovo di Gerusalemme di fronte al popolo, che fu invitato all’adorazione del Crocefisso.
Ho scelto per illustrarla l’opera che Giambattista Tiepolo realizzò nei primi anni Quaranta del Settecento per il soffitto della chiesa veneziana delle Cappuccine presso Castello (ora distrutta), dove si inseriva nello spazio architettonico entro una ricca decorazione eseguita dal quadraturista Gerolamo Mengozzi Colonna ed ora conservata alle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
In una grande tela circolare a soffitto S.Elena è rappresentata nell’atto di compiere un gesto trionfante davanti alla croce, fulcro di tutta la composizione, sovrastata da angeli e circondata da una schiera di astanti che assistono all’episodio miracoloso.
L’impianto spaziale della scena è di grande audacia: il potente scorcio dal basso permette ai singoli gruppi di figure di risaltare sul fondo luminoso del cielo, come se fossero issati su piedistalli. L’opera, molto lodata dalle fonti coeve, rivela nell’impasto cromatico estremamente luminoso le straordinarie doti di colorista del pittore.
“Chi porta la tua croce, porta la tua gloria,/Porta Te. E se uno ti porta, Signore,/ Tu stesso lo porti sulle tue spalle”. (tradizione di San Bernardo)

tiepolo-giambattista_esaltazione_della_croce_1740-45_ca_01.jpg

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.