LA CHIESA NEL MONDO Le notizie ecclesiali della settimana a cura di Gian Paolo Cassano

LETTERA DELL’AYATOLLAH AL PAPA
QOM -Una comunità delle religioni rivelate al servizio dell’umanità: è quanto propone al Papa in una missiva, (come ricorda l’agenzia Fides lo scorso 5 aprile), il Rettore dell’Università internazionale Al Mustafa di Qom, a nome del Seminario dell’Iran che dirige e dell’ampia comunità accademica sciita. Nel testo anche la realtà dell’Iran in tempo di pandemia e la risposta unita di governo e leader religiosi. La lettera rimarca la “sventura” della diffusione del coronavirus e le sofferenze generate nel mondo che hanno sconvolto anche studiosi e leader religiosi i quali non mancano, a Qom e in tutto l’Iran, di invocare la misericordia di Dio “per chi ha perso la propria vita e la guarigione per chi è ammalato”.
VIA CRUCIS SILENZIOSA
CITTA’ DEL VATICANO – In una piazza San Pietro vuota ma illuminata dalle fiaccole e dalla croce di Gesù, Papa Francesco presiede la Via Crucis, tenutasi per la prima volta dal suo magistero non al Colosseo, a causa del coronavirus. Al centro delle meditazioni il dolore e la speranza di tanti invisibili che non si rassegnano al male
S.SINDONE IL SABATO S.
TORINO – Nel pomeriggio del sabato santo 11 aprile c’è stata la pubblica ostensione e la preghiera guidata dall’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia, trasmessa in diretta da TV, radio, internet. “Questo Volto sfigurato dalle ferite – scrive il Papa – comunica una grande pace. Il suo sguardo non cerca i nostri occhi ma il nostro cuore, è come se ci dicesse: abbi fiducia, non perdere la speranza; la forza dell’amore di Dio, la forza del Risorto vince tutto”.
MESSAGGIO DEI PATRIARCHI
GERUSALEMME – Un richiamo alla responsabilità di tredici leader religiosi nel messaggio che arriva dalla Terra Santa per la Pasqua: consolare, rassicurare, sostenersi a vicenda. “La risurrezione è la nostra certezza, Dio è anche in mezzo alla morte e alla sofferenza e la morte di Cristo ci dà la vittoria”: è il messaggio di Pasqua dei patriarchi e dei capi delle Chiese di Gerusalemme che ricordano quanto stanno affrontando molti paesi in questo momento a causa dell’emergenza coronavirus.
AIUTO ALLA VITA
ROMA – Il Movimento per la Vita italiano risponde all’appello al Ministero della Salute di alcune associazioni, che chiedono di allargare le maglie dell’aborto domestico e farmacologico: “Inaccettabile facilitare gli aborti al tempo del Covid-19, noi ci siamo per l’ascolto e l’aiuto concreto delle madri e dei loro bambini”.
CAVALIERI DI COLOMBO
CITTA’ DEL VATICANO – In piena emergenza Covid-19, i Cavalieri di Colombo, (l’organizzazione caritativa a servizio della comunità da oltre 130 anni) si sono attivati con una donazione all’ospedale pediatrico Bambino Gesù per la cura dei bimbi affetti dal virus e sostenendo le trasmissioni delle cerimonie del Papa per la Settimana Santa. L’organizzazione fondata dal Venerabile Servo di Dio Padre Michael J. McGivney ha assicurato il suo sostegno su due fronti importanti e cari alla Santa Sede. I Cavalieri di Colombo hanno una lunga storia di sostegno sul fronte della comunicazione vaticana. L’organizzazione ha finanziato un trasmettitore a onde corte per la Radio Vaticana nel 1965 e dal 1977 ha sostenuto le trasmissioni satellitari del Vaticano. Ha anche sponsorizzato un’unità di produzione mobile per la televisione vaticana.
COMMISSIONE DI STUDIO
CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa ha istituito una nuova commissione di studio sul diaconato femminile “per continuare a studiare” e “vedere come esisteva nella Chiesa primitiva il diaconato permanente”. Francesco ha chiamato a far parte del nuovo organismo il card. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila, come presidente, e il reverendo Denis Dupont-Fauville, officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, come segretario.
PROSCIOLTO IL CARD. PELL
CANBERRA – Lo scorso 6 aprile l’Alta Corte australiana ha prosciolto il card. George Pell per abuso su minori, in quanto c’è una ragionevole possibilità che il reato non sia avvenuto. Il porporato ha ribadito la sua innocenza: ora è libero.

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