NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Il Parlamento della Sierra Leone (con un voto all’unanimità) ha abolito la pena di morte. “Oggi -ha dichiarato su Twitter il presidente, Julius Maada Bio – ho mantenuto l’impegno di abolire la pena di morte in modo permanente, ringrazio i cittadini, i membri del Parlamento, i gruppi per i diritti umani che ci hanno appoggiato con forza per fare la storia”. Malgrado le sue ricchezze del sottosuolo, la Sierra Leone è ancora oggi uno tra i Paesi più poveri al mondo e la piaga della corruzione, presente su tutti livelli, impedisce investimenti e sviluppo, inoltre, la già debole economia soffre ancora oggi della terribile guerra civile (1991-2002), costata la vita a oltre 120 mila persone.
Più di due terzi dei paesi al mondo ha abolito la pena di morte per legge o nella prassi. Nel 2020 il Ciad e, nel 2021, oltre alla Sierra Leone, ad aprile il Malawi ha dichiarato la pena di morte incostituzionale (23° stato africano abolizionista). Negli Usa, il Colorado e la Virginia hanno abolito la pena di morte: sono così 23 gli stati Usa che l’hanno cancellata. Il Kazakistan si è impegnato ad abolirla ai sensi del diritto internazionale e nelle Barbados è stata cancellata l’obbligatorietà della condanna alla pena capitale.
Secondo dati aggiornati ad aprile del 2021, 144 stati hanno abolito la pena di morte nelle leggi o nella prassi, 108 dei quali per tutti i reati.
“Sono aumentati gli stati abolizionisti – ha detto Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International – ed è diminuito il numero delle esecuzioni note. Il mondo è più vicino a consegnare ai libri di storia questa punizione crudele, inumana e degradante. Alla fine del 2020 un numero record di 123 stati ha approvato la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per una moratoria sulle esecuzioni. La pressione sugli altri stati sta aumentando. La Virginia è da poco diventata il primo stato del sud degli Usa ad abolire la pena di morte, mentre il Congresso si avvia a esaminare svariate proposte di abolizione a livello federale”.

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