Nessuno Ne Parla (O Quasi)

NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

Continua ad essere estremante grave la crisi in Venezuela, in un paese stremato economicamente e piagato da un governo autoritario. Centinaia di migliaia di persone (sei milioni in tutto il Paese, 2 milioni e mezzo solo a Caracas, secondo l’opposizione) continuano a scendere in piazza in numerose città del Venezuela in quella che è stata definita la “madre di tutte le proteste” per reclamare le dimissioni del presidente socialista Maduro. La donna avvolta in una bandiera venezuelana, ferma davanti  a un blindato, costretto a indietreggiare, è diventata l’immagine simbolo delle dimostrazioni. Durante le proteste almeno tre persone sono rimaste uccise.
La crisi economica nel Paese, amplificata dal ribasso del prezzo del petrolio, principale ricchezza del Venezuela si fa sempre più acuta: per tanti mancano cibo e medicine. Un sacerdote di 35 anni colpito da meningite è morto perché non è arrivato in tempo il farmaco presso l’Ospedale Universitario de Los Andes. E’ padre José Luis Arismendi che (come riferisce l’agenzia Fides) era sacerdote da solo due anni e lavorava presso la diocesi di Cabimas, nello stato di Zulia. 35 anni. Purtroppo anche l’intervento del card. Baltazar Porras, arcivescovo di Mérida, che era riuscito a reperire le medicine necessarie, è stato inutile. Gli antibiotici, indispensabili per curare la malattia, non sono arrivati in tempo.
I vescovi venezuelani hanno lanciato un nuovo appello perché le proteste siano pacifiche, accusando però il governo di aver perso la sua legittimità perché non rispetta più i diritti dei cittadini. “La protesta civile e pacifica – si legge nel comunicato della Conferenza episcopale del Venezuela, ripreso dall’agenzia Fides – non è un crimine. E’ un diritto”. Infatti “la democrazia è caratterizzata, soprattutto, dal rispetto e dalla protezione dei diritti dei cittadini. Quando lo Stato (o il governo) li ignora oppure non li rispetta, cessa di essere uno Stato democratico, perde legittimità, perché la sua funzione è quella di difendere tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro ideologia politica. Ci sono altri fattori che negano la democrazia, come la concentrazione dei poteri pubblici nelle mani di un unico potere. Questa è la situazione attuale in Venezuela”.
Gian Paolo Cassano

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