LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

“Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l’avevano posto.” (Mc, 16,6)
In maniera forte ed evidente Tiziano descrive il Risorto, nella scena centrale del Polittico Averoldi (1522, come risulta dalla data e dalla firma), conservato a Brescia (nella collegiata dei S.S. Nazario e Celso). Qui rinnova l’iconografia tradizionale combinandosi con quella dell’Ascensione. C’è Cristo trionfante che si manifesta sfolgorante in cielo, impugnando il vessillo crociato come emblema del Cristianesimo. E’ una figura, dalla straordinaria forza espressiva e bellezza anatomica, che si erge inondata dalla luce, soprattutto per contrasto con lo sfondo delle prime ore del mattino e con i soldati nell’ombra in basso, rischiarati appena da qualche riflesso sull’armatura di uno di essi.
Lo sfondo poi, rigato dai riflessi arancio, rievoca l’alba della nuova era cristiana inaugurata dalla Resurrezione. Nel polittico Tiziano conferisce una straordinaria unità ai cinque pannelli: in altro a sinistra l’Angelo e destra Maria S.S. In basso (a sinistra) i santi Nazario e Celso (con il donatore Averoldi) e a destra San Sebastiano.
“La Risurrezione di Cristo (ha detto il Papa) è la nostra più grande certezza; è il tesoro più prezioso! Come non condividere con gli altri questo tesoro, questa certezza ?“

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