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Archivio di Febbraio 2020

Avvisi della Parrocchia S. Valerio Occimiano

Lunedì 24 Febbraio 2020

PARROCCHIA S. VALERIO
OCCIMIANO
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DOMENICA 23 febbraio 2020

* S. Messe nella settimana:
• Lunedì 24 febbraio: ore 18,00
• Martedì 25 febbraio: ore 18,00
• Mercoledì 26 febbraio: ore 18,00
• Giovedì 27 febbraio: ore 18,00
• Venerdì 28 febbraio: 18,00

* Visita pastorale di Mons. Vescovo:
• Inizio comunitario domenica 23 febbraio: ore 10 a Frassineto Po, presieduta dal Vescovo con tutti i parroci
• Pertanto sono sospese, per volontà del Vescovo tutte le Messe della mattinata della domenica 23
• Da domenica 23 febbraio è sospesa anche la Messa domenicale alla Casa di riposo

* Mercoledì delle Ceneri (26 febbraio)
• Adorazione a turno (dalle 15,00 alle 17,45) Cappella Immacolata
• Confessioni (Cappella Immacolata): dalle 15 alle 15,30 e dalle 17 alle 17.45
• Benedizione Eucaristica (ore 17,45) – S. Messa – Ceneri (ore 18,00) in Chiesa
• Astinenza (dal 14 anni in su) – Digiuno (18-60 anni)

* Venerdì 28 febbraio:
• Via crucis: ore 17,00
• Astinenza (dal 14 anni in su)

* Devozione delle “tre Ave Maria”
• In questa settimana offriamo la 3° Ave Maria “per la nostra Unità pastorale, che il Vescovo Gianni viene a visitare e a confermare nella fede, perché cresca nell’autenticità della vita evangelica con i propri pastori, lasciandosi guidare dallo Spirito nelle alterne vicende della storia”.

TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Lunedì 24 Febbraio 2020

La storia della Televisione italiana, raccontata attraverso i programmi, i protagonisti e i generi che l’hanno resa la prima fonte di informazione e intrattenimento degli italiani. È il programma “STORIE DELLA TV”, in onda in prima visione da martedì 25 febbraio alle 21.10 su Rai Storia. Con la consulenza e la partecipazione di Aldo Grasso, docente e autore della storia della Televisione Italiana, ritroveremo in una serie di 6 puntate, i volti più noti del piccolo schermo, ricordando le storie più appassionanti e le tappe dell’evoluzione dei linguaggi televisivi.
Basta sprechi con “CHEF SAVE THE FOOD!” (su La 5 in seconda serata). Il programma è condotto da Chiara Carcano e Marco Ferri, con la supervisione del pluristellato chef Alessandro Negrini.
Ogni giorno, in Italia (come nel resto del mondo) si buttano tonnellate di cibo. Ma risparmiare non solo è possibile. È anche appetitoso. Una strada facilmente perseguibile da tutti, come dimostreranno le coppie impegnate nel match di «Chef Save The Food!» e lo chef Negrini, con i suoi preziosi consigli. Un menù di tre portate, un ingrediente a sorpresa e la propria dispensa quale unica fonte di approvvigionamento e chance per la vittoria: la vittoria, secondo insindacabile - e spesso sorprendente - giudizio dello chef, decreterà chi sia stato capace di preparare un buon menù, usando in maniera originale quanto presente in casa e sprecando il meno possibile.

NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Lunedì 24 Febbraio 2020

E’ nata BIGGOOD, la piattaforma digitale anti spreco che la Confesercenti ha lanciato per mettere in contatto organizzazioni no profit e piccole e medie imprese del settore della ristorazione che hanno eccedenze alimentari. Il proposito è quello di fare incontrare solidarietà e sostenibilità. I donatori inseriscono i prodotti e il sistema individua automaticamente l’organizzazione no profit più adatta per disponibilità al ritiro dei prodotti e vicinanza. Ricordiamo che le piccole e medie imprese italiane del commercio e della ristorazione producono, ogni anno, oltre 1,2 miliardi di euro di eccedenze alimentari. Si tratta di cibi e prodotti che rispondono a tutti gli standard qualitativi di sicurezza alimentare, ma che per varie ragioni non sono più vendibili.
Sulla piattaforma, promossa da Confesercenti, sarà presente anche la Comunità di Sant’Egidio. “In Italia – ha detto a Vatican news Stefano Carmenati, amministratore generale della Comunità - è aumentata di molto la povertà estrema, con le fasce più deboli che si sono ulteriormente indebolite È una povertà che da anni non si vedeva. Siamo una società in crisi, anche dal punto di vista umano. Dare da mangiare a chi ne ha bisogno non è assistenzialismo, ma è il primo approccio per iniziare un percorso di rinascita per le persone che, a causa della povertà, hanno perso relazioni fondamentali”. Potranno essere donati prodotti commestibili e sicuri ma non più vendibili. La piattaforma BitGood è accessibile in rete sul sito www.bitgood.it o attraverso l’app mobile BitGood.

Quaresima 2020

Lunedì 24 Febbraio 2020

“Anche quest’anno il Signore ci concede un tempo propizio per prepararci a celebrare con cuore rinnovato il grande Mistero della morte e risurrezione di Gesù, cardine della vita cristiana personale e comunitaria. A questo Mistero dobbiamo ritornare continuamente, con la mente e con il cuore. Infatti, esso non cessa di crescere in noi nella misura in cui ci lasciamo coinvolgere dal suo dinamismo spirituale e aderiamo ad esso con risposta libera e generosa.” Così inizia il Messaggio del Papa per la Quaresima di quest’anno.
Mercoledì 26 febbraio, con il rito delle Ceneri, è iniziata la Quaresima, un periodo, nell’anno liturgico, che si caratterizza per il suo invito alla conversione per intraprendere seriamente il cammino verso la Pasqua. Vale la pena ricordare a tutti i fedeli le pratiche tradizionali del digiuno, dell’elemosina e della preghiera per un cammino di conversione verso la Pasqua, che conduca a riscoprire il proprio Battesimo. Innanzitutto la penitenza ed il digiuno, a cui tutti i cattolici (dal 18 ai 60 anni) sono moralmente tenuti oltre che nel giorno delle Ceneri in quello del Venerdì Santo e a cui, però facoltativamente sono chiamati a vivere come segno, accompagnato alla preghiera negli altri venerdì quaresimali. Nel digiuno rendendo più povera la nostra mensa impariamo a superare l’egoismo per vivere nella logica del dono e dell’amore. La legge del digiuno chiede di fare un unico pasto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo di mattino e alla sera. Ricordiamo inoltre che, come nel giorno delle ceneri, anche nei venerdì di quaresima tutti (dal 14 anni in su) siano tenuti all’astinenza dalla carne da quei cibi e bevande che sono particolarmente costosi. Sappiamo poi come il venerdì conservi sempre durante tutto l’anno il suo carattere penitenziale che però può essere vissuto in forme diverse. Così la pratica dell’elemosina ci richiama al primato di Dio e all’attenzione verso l’altro per fuggire la tentazione dell’avere, dell’avidità di denaro. Infine la preghiera permette di acquisire una nuova concezione del tempo, verso un orizzonte che non ha futuro.
Nel Messaggio per la Quaresima il Papa, prendendo spunto dalla Seconda lettera ai Corinzi mette in rilievo l’invito a lasciarsi riconciliare con Dio, a partire “dall’ascolto e dall’accoglienza della Buona Notizia della morte e risurrezione di Gesù: il kerygma.” Così estende ad ogni cristiano quanto aveva scritto ai giovani: «Guarda le braccia aperte di Cristo crocifisso, lasciati salvare sempre nuovamente. E quando ti avvicini per confessare i tuoi peccati, credi fermamente nella sua misericordia che ti libera dalla colpa. Contempla il suo sangue versato con tanto affetto e lasciati purificare da esso. Così potrai rinascere sempre di nuovo» (Christus vivit n. 123). E’ l’invito a mettere il Mistero pasquale al centro che significa “sentire compassione per le piaghe di Cristo crocifisso presenti nelle tante vittime innocenti delle guerre, dei soprusi contro la vita, dal nascituro fino all’anziano, delle molteplici forme di violenza, dei disastri ambientali, dell’iniqua distribuzione dei beni della terra, del traffico di esseri umani in tutte le sue forme e della sete sfrenata di guadagno, che è una forma di idolatria. E’ l’invito alla preghiera, in “un dialogo cuore a cuore, da amico ad amico” che “esprime l’esigenza di corrispondere all’amore di Dio, che sempre ci precede e ci sostiene. Il cristiano, infatti, prega nella consapevolezza di essere indegnamente amato”. Poi, alla “condivisione nella carità” che “rende l’uomo più umano; l’accumulare rischia di abbrutirlo, chiudendolo nel proprio egoismo. Possiamo e dobbiamo spingerci anche oltre, considerando le dimensioni strutturali dell’economia.” E’ questo il motivo per cui, nella Quaresima del 2020, dal 26 al 28 marzo, ha convocato ad Assisi giovani economisti, imprenditori e change-makers, “con l’obiettivo di contribuire a delineare un’economia più giusta e inclusiva di quella attuale”. Fissando “lo sguardo del cuore sul Mistero pasquale” e convertendoci “a un dialogo aperto e sincero con Dio (…) potremo diventare ciò che Cristo dice dei suoi discepoli: sale della terra e luce del mondo.”

Duplice assemblea per la Pro Loco occimianese

Lunedì 24 Febbraio 2020

OCCIMIANO – (gpc) Duplice assemblea per la Pro Loco occimianese venerdì scorso 21 febbraio. Infatti in un primo tempo (in forma ordinaria) è stato approvato il bilancio consultivo e preventivo e, successivamente, in forma straordinaria, è stata approvata la modifica statutaria, che in applicazione della legge nazionale sul terzo settore prevede che la pro Loco, oltre ad esser Associazione Turistica sia anche Associazione di promozione sociale (APS).
L’assemblea, presieduta da Simone Cia, nei locali della Villa dei Marchesi Da Passano, con la relazione letta dal tesoriere Monica Deambrosis, ha approvato le iniziative dell’anno passato, sia quelle “remunerative” si quelle di servizio, confermando il progetto (già iniziato un paio di anni fa) che prevede la progressiva sostituzione delle targhe delle vie del paese. Nel programma di massima dell’anno che vede, oltre alle feste estive, la festa della leva, la partecipazione alla fesat dell’uva e la Serata donna il prossimo 7 marzo.
In tal occasione poi è stato elargito un contributo per l’impegno svolto di € 500 per ognuno alla Banda La Filarmonica (consegnato alla presidente Valeria Amisano) e al Gruppo comunale di Protezione civile (consegnato al referente Franco Delodi).

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Avvisi della Parrocchia S. Valerio Occimiano

Martedì 11 Febbraio 2020

PARROCCHIA S. VALERIO
OCCIMIANO
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DOMENICA 9 febbraio 2020

* S. Messe nella settimana:
• Lunedì 10 febbraio: ore 8,30
• Martedì 11 febbraio: ore 18,00 (Madonna di Lourdes)
• Mercoledì 12 febbraio: ore 18,00
• Giovedì 13 febbraio: ore 18,00
• Venerdì 14 febbraio: 18,00

* Domenica 9 febbraio:
• Battesimo Davide Ferrando (ore 16,00)
• Madonna di Lourdes: Giornata del malato
• S. Messa presieduta da Mons. Vescovo (Ospedale, ore 15,30)

* Visita pastorale di Mons. Vescovo:
• Inizio comunitario domenica 23 febbraio: ore 10 a Frassineto Po, presieduta dal Vescovo con tutti i parroci: sono sospese, per volontà del Vescovo tutte le Messe della mattinata
• Da domenica 23 febbraio è sospesa anche la Messa domenicale alla Casa di riposo
• Venerdì 14 febbraio (Canonica, ore 21) si riunisce l’équipe di UP presieduta dal Vescovo in vista della Visita pastorale

* Devozione delle “tre Ave Maria”
• In questa settimana offriamo la 3° Ave Maria “Per quanti sono malati o vittime di dipendenza” perché non siano esclusi “dalla sua forza ristoratrice e rigeneratrice, diventando essi stessi i primi testimoni della salvezza

NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Martedì 11 Febbraio 2020

Un passo in avanti negli Stati Uniti verso l’abrogazione della pena di morte: in Colorado, lo scorso 31 gennaio, infatti, con 19 voti a favore e 13 contrari, il Senato ha approvato il disegno di legge SB20-100 che, se ratificato definitivamente, potrebbe porre fine alla pena capitale per i crimini commessi nello Stato a partire dal 1 luglio. Immediato il plauso dei vescovi che, in una dichiarazione, ringraziano i senatori che “hanno sostenuto questa importante legislazione”. “La Chiesa cattolica – ha affermato mons. Jorge Rodriguez, vescovo di Denver – insegna da tempo che ogni persona, sia essa non ancora nata, malata o peccatrice, ha una sua dignità, donata da Dio, che non può essere cancellata o strappata via. Può essere deturpata, certo, ma mai cancellata agli occhi di Dio”. Lo riferisce Vatican news. “Se noi, come società – ha continuato il presule – accettiamo l’idea che è possibile che qualcuno perda la sua dignità e possa essere giustiziato, allora sarà breve il passo per affermare che certi tipi di persone appartengono a gruppi con un livello di umanità inferiore. E la storia ha dimostrato che questo non è al di fuori del campo delle possibilità”. Il disegno di legge SB20-100 è ora atteso all’esame della Camera dei Deputati, a maggioranza democratica; se approvato anche in questa sede, dovrà poi essere firmato dal governatore, anch’egli democratico, Jared Polis. Al momento, sono tre i condannati detenuti nel “braccio della morte”; tuttavia, negli ultimi anni, i giurati dello Stato hanno sempre scelto di comminare l’ergastolo senza possibilità di condizionale, invece della pena capitale.
Da ricordare che, ad agosto 2018, Papa Francesco ha approvato una modifica al testo del Catechismo della Chiesa cattolica relativo proprio alla pena capitale. “La Chiesa insegna alla luce del Vangelo - si legge nel documento - che la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo”.

TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Martedì 11 Febbraio 2020

Torna su Tv 2000 “IO CREDO”, la terza serie in cui don Marco Pozza, il cappellano del carcere di Padova, intervista il Pontefice completando il ciclo che negli anni passati era stato dedicato al Padre Nostro e all’Ave Maria. Dall’incontro del Papa con don Marco è stato realizzato anche il libro ‘Io credo, noi crediamo’ edito dalla Libreria Editrice Vaticana e Rizzoli in uscita a marzo. Il programma va in onda il lunedì, a partire dal 17 febbraio in prima serata, (ore 21,05) in otto puntate. L’idea è quella di tornare alla radice delle antichissime parole di preghiera, attualizzandole attraverso incontri e commenti di testimoni del nostro tempo. In ogni puntata il Papa risponde a don Marco Pozza sui diversi brani del Credo. Protagoniste delle singole puntate le comunità e otto personalità del panorama culturale, artistico e sportivo italiano. Nella prima puntata l’ospite è il filosofo Salvatore Natoli. Nelle successive Martina Colombari, Paolo Bonolis, lo scrittore Paolo Rumiz, Carolina Kostner, Giovanni Bachelet (figlio di Vittorio Bachelet, ucciso 40 anni fa dalle Br), lo chef Massimo Bottura e Fausto Bertinotti.
In occasione del 5° anniversario della scomparsa di Luca Ronconi, Rai Cultura rende omaggio ad uno dei più grandi creatori teatrali del Novecento italiano riproponendo alcune delle sue più note regie teatrali realizzate per la Rai tra gli anni ’70 e gli anni Duemila. Sabato 15 febbraio alle 17.00 su Rai 5, sarà proposta “La buona moglie”, continuazione de “La putta onorata”, composta da Goldoni in tre atti nel 1749, nell’adattamento televisivo diretto da Luca Ronconi nel 1976. L’omaggio si chiuderà sabato 29 febbraio in prima serata su Rai 5 con il documentario “Luca Ronconi. Lo scandalo della parola” di Felice Cappa e a seguire l’ultimo spettacolo di Luca Ronconi “Lehman Trilogy”.

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO a cura di Gian Paolo Cassano

Martedì 11 Febbraio 2020

Mercoledì 5 febbraio, all’udienza generale, continuando la catechesi sulle Beatitudini, il Papa ha ricordato che i poveri di spirito sono coloro che si sentono “mendicanti nell’intimo del loro essere”.
Essere poveri di spirito, insito nella nostra condizione umana, significa riconoscersi mendicanti perché si accettano i propri limiti e solo così si diventa capaci di perdonare: “c’è una povertà che dobbiamo accettare, quella del nostro essere, e una povertà che invece dobbiamo cercare, quella concreta, dalle cose di questo mondo, per essere liberi e poter amare. Sempre cercare la libertà del cuore, quella che ha le radici nella povertà di noi stessi.” Poveri non si riferisce tanto ad una privazione materiale, ma c’è molto di più perché mette in gioco la parte più profonda del nostro essere: “allora i ‘poveri in spirito’ sono coloro che sono e si sentono poveri, mendicanti, nell’intimo del loro essere. Gesù li proclama beati, perché ad essi appartiene il Regno dei cieli.” La vita di oggi sembra scandita dalla ricerca ad “essere qualcosa, essere qualcuno”; sono binari, però, che portano solitudine e infelicità perché significa mettersi in competizione con gli altri e vivere nella preoccupazione ossessiva dell’ego. Così uno resta sempre “radicalmente incompleto e vulnerabile”, perché “se non accetto di essere povero prendo in odio tutto ciò che mi ricorda la mia fragilità. Non c’è trucco che copra questa vulnerabilità”. Infatti “se si rifiutano i propri limiti si vive male. Non si digerisce il limite, è lì. Le persone orgogliose non chiedono aiuto, non possono chiedere aiuto, non gli viene di chiedere aiuto perché devono dimostrarsi auto-sufficienti. E quante di loro hanno bisogno di aiuto, ma l’orgoglio impedisce di chiedere aiuto. E quanto è difficile ammettere un errore e chiedere perdono!” Il Papa, poi ricordando agli sposi novelli le tre parole che sono il segreto per continuare a camminare insieme (“permesso, grazie, scusa”), ha affermato che “sono parole che vengono dalla povertà, dalla povertà di uno”. Chiedere perdono è la cosa più difficile “perché l’orgoglioso non ce la fa. Non può chiedere scusa: sempre ha ragione. Non è povero di spirito. Invece il Signore mai si stanca di perdonare; siamo noi purtroppo che ci stanchiamo di chiedere perdono. La stanchezza di chiedere perdono: questa è una malattia brutta!” Nascondere i propri limiti è “faticoso e angosciante”, ma ”Gesù Cristo ci dice: essere poveri è un’occasione di grazia; e ci mostra la via di uscita da questa fatica”. Occorre poi “ribadire una cosa fondamentale: non dobbiamo trasformarci per diventare poveri in spirito, non dobbiamo fare alcuna trasformazione perché lo siamo già! Siamo poveri… o più chiaro: siamo dei ‘poveracci’, in spirito! Abbiamo bisogno di tutto. Siamo tutti poveri in spirito, siamo mendicanti. È la condizione umana.”
Ora “il Regno di Dio è dei poveri di spirito”, non un regno fatto di beni e comodità destinati alla fine ma costruito sui mattoni del bene, il resto passa e dopo la morte le cose materiali non hanno più valore: “i vecchi ci insegnavano che il sudario non aveva tasche. E’ vero. Non ho mai visto dietro un corteo funebre un camion per il trasloco: nessuno si porta nulla. Queste ricchezze rimangono qui. Regna veramente chi sa amare il vero bene più di sé stesso. E questo è il potere di Dio.” Cristo ha mostrato la sua potenza dando la sua vita per gli altri: “questo è il vero potere. Potere della fratellanza, potere della carità, potere dell’amore, potere dell’umiltà. Questo ha fatto Cristo. In questo sta la vera libertà: chi ha questo potere dell’umiltà, del servizio, della fratellanza è libero. A servizio di questa libertà sta la povertà elogiata dalle Beatitudini.”
Domenica 9 febbraio, all’Angelus, Francesco ha messo in evidenza come la Chiesa non possa chiudersi in sé stessa ma deve essere una comunità al servizio degli ultimi.
Così si è soffermato sulle due immagini evangeliche del sale e della luce, immagini simboliche, criteri, atteggiamenti corretti che Gesù consegna ai discepoli e a quanti intendono seguirlo, per essere veri testimoni e annunciatori del Vangelo. Il sale esalta, dà sapore, conserva e preserva gli alimenti dalla corruzione. “Il discepolo è dunque chiamato a tenere lontani dalla società i pericoli, i germi corrosivi che inquinano la vita delle persone. Si tratta di resistere al degrado morale, al peccato, testimoniando i valori dell’onestà e della fraternità, senza cedere alle lusinghe mondane dell’arrivismo, del potere, della ricchezza.” E’ sale quel discepolo che “nonostante i fallimenti quotidiani” si rialza, ricomincia ogni volta con pazienza, cercando il dialogo e l’incontro e chi non desidera consenso e plauso ma, fedele agli insegnamenti di Cristo, si sforza di essere “una presenza umile e costruttiva”. Il cristiano poi è luce, sull’esempio di Gesù, per disperdere le tenebre che ancora avvolgono il mondo e i cuori di tante persone, scaturendo dalle opere più che dalle parole per indirizzare a fare esperienza della bontà e della misericordia di Cristo. “E’ luce quando sa vivere la propria fede al di fuori di spazi ristretti, quando contribuisce a eliminare i pregiudizi, le calunnie, e a far entrare la luce della verità nelle situazioni viziate dall’ipocrisia e dalla menzogna.” Di qui l’invito a non avere paura di vivere nel mondo, ma ad essere strumenti di Gesù perché la luce arrivi a tutti. “Di fronte alla violenza, all’ingiustizia, e all’oppressione, il cristiano non può chiudersi in sé stesso o nascondersi nella sicurezza del proprio recinto; anche la Chiesa non può chiudersi in sé stessa, non può abbandonare la sua missione di evangelizzazione e di servizio. (…) La Chiesa si spende con generosità e tenerezza per i piccoli e i poveri: questo non è lo spirito del mondo, questo è la sua luce e il sale; la Chiesa ascolta il grido degli ultimi e degli esclusi, perché è consapevole di essere una comunità pellegrina chiamata a prolungare nella storia la presenza salvifica di Gesù Cristo.”

Food bag

Martedì 11 Febbraio 2020

TORINO – (gpc) La food bag (cioè la possibilità di portare a casa il cibo avanzato nei ristoranti) obbligatoria: è questa la proposta che nella giornata nazionale contro gli sprechi, il Festival del Giornalismo Alimentare (che si tiene dal 20 al 22 febbraio al Centro Congressi Lingotto di Torino) lancia una petizione su Change.org.
Ma perché un festival giornalistico promuove una campagna per rendere obbligatoria una scatola per portare a casa gli avanzi di cibo pagati ? Perché in Italia meno del 20% dei frequentatori dei ristoranti, delle fiere e delle mense richiede un contenitore per portare a casa gli avanzi di cibo che ha pagato, che, così, vanno sprecati. Molte ricerche di mercato dicono che i consumi di cibo fuori casa aumenteranno nel prossimo decennio. In Francia da 4 anni è in vigore una legge che obbliga i ristoranti a consegnare il cibo avanzato dai clienti se questi lo richiedono.
In Italia noi ci vergogniamo a chiederlo e il ristoratore non ce lo propone: così buttiamo via soldi e alimentiamo la piaga degli sprechi alimentari. La petizione vuole spingere una vera proposta di legge del Parlamento per introdurre in tutta la ristorazione l’obbligo di consegnare al cliente una food bag con materiali adeguati al contatto con gli alimenti e al trasporto che mostri, stampato, un decalogo per la corretta conservazione del cibo. Il decalogo è un forte richiamo all’educazione anti spreco e all’educazione alla sicurezza alimentare.

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