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Archivio di Gennaio 2015

San Valerio

Mercoledì 28 Gennaio 2015

OCCIMIANO - E’ il cav. Antonietta Cuntè Cassano (mamma di don Gian Paolo) la nuova “Spiga d’argento 2015″ il premio che la Parrocchia intende assegnare ogni anno per mettere in evidenza la disponibilità al servizio ecclesiale e alla testimonianza del Vangelo. La decisione, maturata dal Consiglio pastorale vuole premiare la dedizione accanto al figlio sacerdote per il bene della Parrocchia, che, nonostante l’età avanzata (più di 89 anni) continua a svolgere con generosità e dedizione.
E’ ciò che è avvenuto giovedì 22 gennaio durante la Festa patronale di San Valerio (che corrisponde anche al tredicesimo anniversario di ingresso in parrocchia del sottoscritto) che rappresenta un momento molto importante nella vita delle comunità parrocchiale e civica, evidenziato anche dalla presenza delle autorità civili e militari, a cominciare dal Sindaco m.a Valeria Olivieri (nel giorno del suo onomastico) il comandante della stazione dei Carabinieri lgt.m.lo Antonio Caputo, il presidente del consiglio comunale dei ragazzi Filippo Vettoretto, vice sindaco, assessore e consiglieri comunali, le insegnanti della scuola primaria con i loro scolari …
In passato la “Spiga d’argento” era stata assegnata a: mons. Germano Zaccheo, Dino Olivieri, Mariuccia Figazzolo, Livia Ercole Anarratone, Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, diacono don Luigino Ghezzi, Carla Cattana e Lucia Imetti Aceto, Anna Imetti Bianco, Giovanna Cia Varzi, Wilma Andreone Debernardi, Anna Maria Figazzolo e Anna Barbano Andreone, can.an. Giuseppe Unia
Già nei giorni precedenti ci si era preparati con il triduo di preghiera in cui si era anche unita la dimensione della preghiera ecumenica.
Nella vigilia (mercoledì 21), rinunciando alla processione, in Chiesa parrocchiale, preceduto dal rito del lucernario sono stati cantati solennemente i Primi vespri che hanno preceduto la Celebrazione dell’Eucaristia.
Giovedì 22 la Chiesa parrocchiale era particolarmente gremita, insieme agli “araldi di san Valerio” (i bambini che fanno la Prima Comunione) con un vestito rosso, a ricordo il sangue del martire, capaci di raccogliere l’eredità del santo patrono nell’annunciare e testimoniare il vangelo ed una rappresentanza dei giovani della leva del 1997, nell’anno delle loro maturità, con l’Eucaristia, presieduta dal can. Federico Durante (Parroco di Borgo San Martino), con don Emile Ollo (parroco di Mirabello M.). Nell’omelia ha messo in evidenza la grande figura del santo patrono Valerio, nella sua testimonianza a Cristo e la dimensione vocazionale nella risposta alla chiamata del Signore, nella gioia di una vita donata nell’annuncio del Vangelo, riprendendo anche alcuni episodi della sua vita, come quello del ritrovamento del suo corpo nel campo biondeggiante di spighe. Di qui il richiamo al pane e all’Eucaristia.
Ottima l’esecuzione del Coro parrocchiale, diretto dalla prof.sa Anna Maria Figazzolo (con matteo Camagna all’organo), eseguendo tra l’altro l’inno ufficiale a san Valerio (musicato dalla compianta m.a Maria Signorini). E’ stata poi l’occasione per la benedizione delle spighe (che ha visto una particolare generosità nella preparazione da parte di alcune mamme), biscotti a forma di spiga di grano, che vogliono anche ricordare il miracolo della scoperta del corpo del Santo in un campo biondeggiante di spighe in pieno inverno. Si è rinnovato, inoltre, l’appuntamento degli artisti con san Valerio, con la benedizione dei nuovi quadri, ad opera dell’occimianese Maurizio Fava e del dott. Antonio Barbato (che all’impegno di direttore della Biblioteca di Moncalvo, unisce la passione artistica). C’è stata poi l’offerta dei primi germi di grano, in onore del Santo che poi continueranno a curare in vista delle loro crescita e maturazione. E poi la novità di quest’anno, inaugurando le serie delle “Collezioni degli occimianesi”, l’esposizione di alcuni magnifici santini dalla collezione di Monica Deambrosis. Si vogliono così sottolineare, nell’occasione del S. Patrono, alcune particolarità e “ricchezze” degli occimianesi
Al termine la Pro Loco ha offerto in Canonica un rinfresco per gli ospiti. La Pro Loco, poi, riprende l’antica consuetudine con la “Cena di San Valerio”, che organizza (a base di polenta e cinghiale) nella serata di sabato 31 gennaio, alle ore 20, presso la Villa dei Marchesi Da Passano e che si ripeterà a mezzogiorno di domenica 1 febbraio (info: Piero Bellomo (tel. 338.9915939 ore pasti - Simone Cia 339.6931508).
Gian Paolo Cassano

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Solidali per la vita

Mercoledì 28 Gennaio 2015

“Solidali per la vita” è questo il tema della 37ª Giornata nazionale per la vita che si celebra domenica prossima 1 febbraio. E’ la solidarietà per la vita che può farci uscire da quella che il Papa “globalizzazione dell’indifferenza”.
Nel messaggio inviato per la Giornata i Vescovi italiani fanno riferimento alle parole del Papa ricordando che “i bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della loro vita”. Di qui deve nascere un “un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine”. È l’invito a riconoscere e tutelare “il diritto primordiale alla vita”. Infatti “quando una famiglia si apre ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne del proprio figlio la forza rivoluzionaria della tenerezza e in quella casa risplende un bagliore nuovo non solo per la famiglia, ma per l’intera società.”
I Vescovi esprimono la loro preoccupazione per il declino demografico in atto “segno che soffriamo l’eclissi di questa luce”, perché,” la denatalità avrà effetti devastanti sul futuro.” Ecco allora incalzante la domanda: “che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo?” Una delle cause di questa situazione è il fenomeno dell’aborto che impedisce “ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia.”
C’è poi la prassi della fecondazione artificiale: se “il desiderio di avere un figlio è nobile e grande”, occorre non dimenticare che una prassi simile “comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai.”
Ora, “Il nostro Paese – ricordano i Vescovi - non può lasciarsi rubare la fecondità” e perché “questo desiderio non si trasformi in pretesa, occorre aprire il cuore anche ai bambini già nati e in stato di abbandono.” Per questo motivo occorrerà facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente carichi di difficoltà”. Perché non viver la “solidarietà verso la vita” anche con forme nuove, come quelle di “una famiglia che adotta una famiglia” ? Vuol dire farsi “carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell’aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata.” “La fantasia dell’amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: “vivere fino in fondo ciò che è umano (…) migliora il cristiano e feconda la città”. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita.
Gian Paolo Cassano

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Avvisi Parrocchia San Valerio Occimiano

Mercoledì 28 Gennaio 2015

******** DOMENICA 25 gennaio 2015

* S. Messe nella settimana:
Lunedì 26 gennaio: ore 18,00
Martedì 27 gennaio: ore 8,30
Mercoledì 28 gennaio: ore 18,00
Giovedì 29 gennaio: ore 18,00
Venerdì 30 gennaio: ore 18,30

* Domenica 25 gennaio:
Giornata mondiale malati di lebbra

* Preghiera per l’unità dei cristiani
Domenica 25 gennaio: Celebrazione ecumenica (Casale, S. Stefano, ore 16,30)

* Vespri
Lunedì 26 gennaio (ore 17,45) - segue: S. Messa

* Venerdì 30 gennaio :
Incontro Catechiste (Canonica, ore 19,00)

* Festa di don Bosco
29 -30 gennaio: incontro con don Dante Caprioglio in Oratorio
(ore 16,00) S. Messa (Chiesa Parrocchiale)
Sabato 31 gennaio: S. Messa (nella festa): ore 16,00

* Domenica 1 febbraio: Giornata per la Vita
Giornata per la Vita Consacrata (Cattedrale, ore 17)

* Circolo don Giacomo Alberione
Domenica 25 gennaio; film “Cattivissimo me” (ore 15,30)
Continua la campagna tesseramento

Telecomando

Mercoledì 28 Gennaio 2015

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Tra le diverse iniziative e programmazioni in occasione della Giornata della memoria, segnaliamo su Iris la rassegna “Se questo è un uomo” (in prima e seconda serata) propone alcune tra le più premiate pellicole dedicate al tema. Giovedì 29 sono previsti “Senza destino-Fateless” di Lajos Koltai (ispirato al libro del Premio Nobel Imre Kertész) e “Noi due senza domani”, tratto dal romanzo di Georges Simenon “Il treno”, con Jean-Louis Trintignant e Romy Schneider.
Venerdì 30 in prime time “Defiance-I giorni del coraggio” con Daniel Craig e Liev Schreiber e in seconda serata “La 25ª ora” con Anthony Quinn e Virna Lisi.
“Iris” chiuderà la rassegna sabato 31 con il capolavoro di Steven Spielberg “Schindler’s List”. Vincitore di sette Oscar, l’opera è ispirata al romanzo di Thomas Keneally “La lista di Schindler” ed è basata sulla vera storia di Oskar Schindler, l’industriale tedesco che salvò 1.100 ebrei dai campi di concentramento.
Gli anni Sessanta, i cambiamenti, il progresso, gli slanci, le speranze.  E una famiglia – padre, madre, tre figli, una zia e una nonna – attraverso i ricordi di Carlo, il più piccolo, nato nel ’54, l’anno in cui è nata la TV italiana. Raccontami, la serie in 13 puntate, andrà in onda su Tv2000 dal 4 febbraio 2015 con Massimo Ghini e Lunetta Savino. Ogni mercoledì 2 puntate in prima serata ed in replica il sabato alle 12.35.
Su Tv 2000 continua anche il grande teatro di Eduardo De Filippo; da non perdere l’appuntamento  con la commedia “Na Santarella”, in onda giovedì 29 gennaio alle 21.00.  Prossimamente invece “Chi è più felice di me” (5 febbraio), “Cinque poveri in automobile” (12 febbraio), “Filumena Marturano” (19 febbraio), “L’uomo dai calzoni corti” (26 febbraio) e “In campagna è caduta una stella” (5 marzo).
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Mercoledì 28 Gennaio 2015

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

“Non si può fare la guerra in nome di Dio”. Lo ha evidenziato il Papa, a conclusione dell’udienza generale mercoledì 21 gennaio, pensando al dramma dei cristiani in Niger, colpiti dalle violenze compiute da estremisti islamici. “Sono state fatte brutalità verso i cristiani, i bambini e le chiese. Invochiamo dal Signore il dono della riconciliazione e della pace, perché mai il sentimento religioso diventi occasione di violenza, di sopraffazione e di distruzione. Non si può fare la guerra in nome di Dio!” Durante l’udienza aveva ripercorso il viaggio in Asia, “continente di ricche tradizioni culturali e spirituali”. Ha parlato così delle famiglie sane, “essenziali” alla vita della società, con la tappa nelle Filippine: “dà consolazione e speranza vedere tante famiglie numerose che accolgono i figli come un vero dono di Dio. Loro sanno che ogni figlio è una benedizione Ho sentito dire da alcuni che le famiglie con molti figli e la nascita di tanti bambini sono tra le cause della povertà”. Questa, però è “un’opinione semplicistica”, perché “la causa principale della povertà è un sistema economico che ha tolto la persona dal centro e vi ha posto il dio denaro; un sistema economico che esclude, esclude sempre: esclude i bambini, gli anziani, i giovani, senza lavoro … e che crea la cultura dello scarto che viviamo. Ci siamo abituati a vedere persone scartate. Questo è il motivo principale della povertà, non le famiglie numerose”.Ai giovani, poi, Francesco ha affidato il “rinnovamento della società”, specialmente attraverso il servizio ai poveri la cui cura “è un elemento essenziale” della nostra vita e della nostra testimonianza cristiana, nel “rifiuto di ogni forma di corruzione” che ruba ai poveri e richiede “una cultura di onestà”.
Un pensiero è andato alle vittime della “devastazione del tifone Yolanda”, ricordando poi anche la tappa in Sri Lanka con la canonizzazione del grande missionario Giuseppe Vaz, il cui “esempio di santità e amore al prossimo” può essere preso a “modello per tutti i cristiani, chiamati oggi a proporre la verità salvifica del Vangelo in un contesto multi religioso”. Al riguardo le diverse religioni hanno un ruolo significativo da svolgere, incoraggiando per questo “la cooperazione già intrapresa tra i seguaci delle differenti tradizioni religiose, anche al fine di poter risanare col balsamo del perdono quanti ancora sono afflitti dalle sofferenze degli ultimi anni”.
All’Angelus domenica 25 gennaio ha rammentato che “è una cosa brutta che i cristiani siano divisi. Ma Gesù ci vuole uniti: un solo corpo. I nostri peccati, la storia, ci hanno divisi e per questo dobbiamo pregare tanto perché sia lo stesso Spirito Santo ad unirci di nuovo”.
Nel cuore di Cristo “si incontrano la sete umana e quella divina” e la sete dell’unità: occorre stare attenti al diavolo che “è il padre delle divisioni, è uno che sempre divide, che sempre fa guerre, fa tanto male”. Ha rivolto un caldo appello per l’Ucraina, perché cessino le violenze e ricordando il Vangelo domenicale, ha sottolineato che Cristo è “la Parola vivente e operante nella storia” e disseta il nostro cuore inquieto: “Gesù è il compimento delle promesse divine perché è Colui che dona all’uomo lo Spirito Santo, l’acqua viva che disseta il nostro cuore inquieto, assetato di vita, di amore, di libertà, di pace: assetato di Dio”. Egli “facendosi uomo ha fatto propria la nostra sete” di una vita piena, libera dalla schiavitù del male e della morte e “nello stesso tempo, con la sua incarnazione Dio ha posto la sua sete – perché anche Dio ha sete - la sua sete nel cuore di un uomo: Gesù di Nazaret. Dio ha sete di noi, dei nostri cuori, del nostro amore e l’ha messo nel cuore di Gesù”.
Gian Paolo Cassano

Morte

Mercoledì 28 Gennaio 2015

OCCIMIANO (gpc) –Viva commozione ha destato in paese la morte di Piero Lupano, 72 anni, avvenuta il giorno di San Valerio, giovedì scorso 22 gennaio. Molti ricordano, infatti, come, con la moglie Laura Andreone abbia gestito, dal 1979 al 1993, un negozio di alimentari con l’annessa macelleria nelle centralissima via Vittorio Emanuele II. Con tutti (clienti e concittadini) aveva saputo instaurare un rapporto di fiducia, di simpatia e di cordialità. Lascia anche i figli Patrizia, Marta e Bruno. Il funerale e è stato celebrato in Chiesa parrocchiale sabato mattina 24 gennaio, con grande partecipazione, poi è stato sepolto nel cimitero di Occimiano.
gpc

Don Bosco

Mercoledì 28 Gennaio 2015

OCCIMIANO - (gpc) Anche quest’anno (bicentenario della nascita di san Giovanni Bosco) sono le ex allieve salesiane ad animare le celebrazioni per onorare degnamente il santo amico dei giovani, che Bosco ha lasciato una traccia viva della sua presenza di bene in mezzo alla gente monferrina.
Così anche quest’anno il santo verrà festeggiato sabato 31 gennaio, in Chiesa parrocchiale, alle ore 16,00, nella S. Messa festiva della vigilia domenicale, animata dai ragazzi, con l’esposizione della reliquia. La festa verrà preparata da due giorni di riflessione (giovedì 29 e venerdì 30 gennaio), promossi dalle attivissime ex allieve salesiane, con la guida del salesiano don Dante Caprioglio (direttore della comunità salesiana del S. Carlo di Borgo San Martino), partecipando poi alla S. Messa in Chiesa parrocchiale.
gpc

Avvisi PARROCCHIA S.VALERIO OCCIMIANO

Mercoledì 21 Gennaio 2015

******** DOMENICA 18 gennaio 2015

* S. Messe nella settimana:
Lunedì 19 gennaio: ore 18,00
Martedì 20 gennaio: ore 18,00
Mercoledì 21 gennaio: ore 18,00
Giovedì 23 gennaio: ore 18,00 (san Valerio)
Venerdì 24 gennaio: ore 18,00

* Domenica 18 gennaio :
Giornata delle migrazioni (Oratorio del Duomo): ore 12,30
OMG: Vendita arance a favore delle missioni

* Preghiera per l’unità dei cristiani
Domenica 18 gennaio: S. Messa per l’unità (Carmelo, ore 17)
Domenica 25 gennaio: Celebrazione ecumenica (Casale, S. Stefano, ore 16,30)

* San Valerio 2015
Triduo di preparazione: 19, 20 e 21 gennaio (ore 18,00)
Mercoledì 21 gennaio: - ore 17,00: Processione dalla casa di riposo
- ore 17,30: Primi vespri
- ore 18,00: S. Messa
Giovedì 22 gennaio: S. Messa solenne: ore 18,00
Benedizione delle spighe di grano e delle spighe di San Valerio
Quadri di San Valerio
Consegna spiga d’argento
Offerta germi di grano
Esposizioni dei santini

* Campagna Abbonamenti La Vita Casalese
Abbonamento annuo: € 55,00
Sosteniamo il giornale dalla nostra diocesi, il nostro giornale !
Avvenire: a disposizione alla domenica (€ 1,40)
Ogni domenica sono a vostra disposizione: Credere, Famiglia Cristiana, Il Giornalino ….

Telecomando

Mercoledì 21 Gennaio 2015

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Torna NERO WOLFE in Tv. Ogni sabato, a partire dal 24 gennaio, Tv2000 lo propone in prima serata (ore 21,05), un classico della televisione italiana in 8 puntate. Nei panni del celebre investigatore nato dalla penna dello scrittore statunitense Rex Stout un indimenticabile Tino Buazzelli diretto da Giuliana Berlinguer.
Su Rai Storia al lunedì ha preso il via SIGNORIE (ore 21.30), una serie per raccontare i fasti e l’eredità artistica e culturale delle principali Signorie italiane, coprodotta da Rai Cultura e Ballandi Multimedia,  dedicata a otto importanti sedi signorili: Firenze, Padova, Urbino, Ferrara, Milano, Mantova, Rimini, Verona. In ogni puntata si delineano le vicende biografiche di queste importantissime figure storiche per evidenziare i cambiamenti delle città che in qualche modo, ancora oggi, ne portano i segni urbanistici e le bellezze artistiche. In ogni puntata viene intervistato inoltre un personaggio illustre, un rappresentante moderno della città protagonista: Milo Manara per Verona, Roberto Vecchioni per Milano, Raphael Gualazzi per Urbino, Sergio Staino per Firenze, Samuele Bersani per Rimini, Gianfranco Burchiellaro per Mantova, Folco Quilici per Ferrara, Novella Caligaris per Padova.…
UN PASSO DAL CIELO… (rai Uno, giovedì, ore 21,10). E’ la terza serie della fiction ambientata nello splendido scenario dell’Alto Adige (sud Tirol), che unisce in sé l’epicità degli intramontabili eroi del western, ad una narrazione ricca di avventura in uno scenario naturale “da favola”. Detection e commedia, drammi e storie d’amore e d’amicizia, segreti che emergono dal passato, un confronto tra la natura, gli animali e gli uomini legati all’unico filo di una narrazione ricca di avventura…  Bravi gli attori protagonisti, a cominciare da Terence Hill.
Gian Paolo Cassano

La Parola di Papa Francesco

Mercoledì 21 Gennaio 2015

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

Dal 12 al 14 gennaio il Papa si è recato in Sri Lanka, prima tappa del suo viaggio in Asia, una terra segnata da una terribile guerra civile negli anni scorsi. le sue parole sono state parole di pace, riconciliazione, risanamento. Egli ha voluto inoltre confermare il desiderio della comunità di essere attivamente partecipe della vita della società. Centrale è stato la canonizzazione del beato Joseph Vaz, esempio ancora oggi di carità e rispetto di ogni persona, senza distinzione di etnia o religione.
Mercoledì 14 gennaio, infatti, c’è stata la canonizzazione del primo santo dello Sri Lanka, morto nel 1711 a 59 anni, nato in India da famiglia portoghese e qui approdato per sostenere i cattolici durante la persecuzione ad opera dei calvinisti olandesi.
San Giuseppe Vaz “ispirato da zelo missionario e da un grande amore per queste popolazioni”, si confrontò con la persecuzione religiosa che lo portò a travestirsi, a incontrare in segreto i fedeli, tutto pur di confortare spiritualmente e moralmente la popolazione cattolica assediata.  Per questo è uno stimolo a perseverare nella via del Vangelo, è una guida per chi segue il cammino sacerdotale, ed un esempio “per superare le divisioni religiose nel servizio alla pace”. Di qui l’invito alla sua imitazione, come a una guida sicura che “ci insegna ad uscire verso le periferie, per far sì che Gesù Cristo sia conosciuto e amato ovunque”. Vaz fu un missionario che come noi “è vissuto in un periodo di rapida e profonda trasformazione” che nel suo servizio “non fa distinzione di razza, credo, appartenenza tribale, condizione sociale o religione”  e “volentieri e generosamente serve tutti i membri della società”. Dopo aver ricordato che la “libertà religiosa è un diritto umano fondamentale”, ha affermato che, “come ci insegna la vita di Giuseppe Vaz, l’autentica adorazione di Dio porta non alla discriminazione, all’odio e alla violenza, ma al rispetto per la sacralità della vita, al rispetto per la dignità e la libertà degli altri e all’amorevole impegno per il benessere di tutti”.
Lo Sri Lanka, dopo anni di scontro civile, oggi impegnato a consolidare pace e curare ferite, in un compito non facile. “Si può realizzare solo superando il male con il bene, coltivando  le virtù che promuovono riconciliazione, pace e solidarietà e perseguendo la verità.” Qui i “seguaci delle vaie tradizioni religiose hanno un ruolo essenziale da giocare nel delicato processo di riconciliazione e ricostruzione in corso nel Paese.”
Significativo è stato l’incontro con i leader religiosi delle quattro comunità religiose più grandi (islamici, buddisti, indù, cristiani), parte integrante della vita dello Sri Lanka. Il Pontefice ha richiamato la fedeltà alla propria identità e, insieme, al rispetto per le credenze altrui per una vita sociale armoniosa. Citando poi il Concilio Vaticano II ha dichiarato il “rispetto profondo e duraturo per le altre religioni” da parte della Chiesa che «nulla rigetta di quanto è vero e santo in queste religioni. Essa considera con sincero rispetto [quei] modi di agire e di vivere, [quei] precetti e [quelle] dottrine» (Nostra aetate, 2). Certamente “come insegna l’esperienza, perché tale dialogo ed incontro sia efficace, deve fondarsi su una presentazione piena e schietta delle nostre rispettive convinzioni. Spero che la collaborazione interreligiosa ed ecumenica dimostrerà che, per vivere in armonia con i loro fratelli e sorelle, gli uomini e le donne non devono dimenticare la propria identità, sia essa etnica o religiosa”.
E’ necessario il risanamento e l’unità, nei diversi modi tipici di ogni religione. Ed il pensiero va alle necessità materiali e spirituali dei poveri, degli indigenti, a quanti attendono una parola di speranza e alle molte famiglie che continuano a piangere la perdita dei loro cari, alla necessità di ricostruire le fondamenta morali dell’intera società nel segno della riconciliazione.
Visitando il Santuario Mariano di N. S. di Madhu ha innalzato una particolare preghiera mariana per il consolidamento della pace.
Dopo il lungo conflitto “che ha lacerato il cuore” dello Sri Lanka, ora Maria vuole guidarne la popolazione “ad una più grande riconciliazione, così che il balsamo del perdono di Dio possa produrre vera guarigione per tutti”. Nel Santuario di Madhu, il più frequentato del Paese, che si trova nel nord a maggioranza Tamil, Francesco ha voluto ripercorrere gli anni più sanguinosi della storia srilankese, quelli della guerra tra i combattenti Tamil e le forze governative Singalesi.
“Solo quando arriviamo a comprendere, alla luce della Croce, il male di cui siamo capaci, e di cui persino siamo stati partecipi, possiamo sperimentare vero rimorso e vero pentimento. Solo allora possiamo ricevere la grazia di avvicinarci l’uno all’altro con vera contrizione, offrendo e cercando vero perdono”. In questo “difficile sforzo di perdonare e di trovare la pace” a guidarci è la Madonna, ha detto, “sempre” accanto al popolo: lei è madre “di ogni casa, di ogni famiglia ferita, di tutti coloro che stanno cercando di ritornare ad una esistenza pacifica”. Ma il Papa ha invocato anche dalla Madonna “la grazia della misericordia di Dio” e “la grazia di riparare i nostri peccati e tutto il male che questa terra ha conosciuto”. Nel Santuario, “dimora di nostra Madre”, ha poi ricordato, che “ogni pellegrino si può sentire a casa”: qui srilankesi, Tamil e Singalesi, “giungono come membri di un’unica famiglia”, affidando a Maria gioie e dolori, speranze e necessità. Si sentono dunque “sicuri” perché Maria “ci introduce alla presenza del suo Figlio Gesù”.
Gian Paolo Cassano