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Archivio di Settembre 2014

Avvisi PARROCCHIA S.VALERIO OCCIMIANO

Mercoledì 24 Settembre 2014

******** DOMENICA 21 settembre 2014

* S. Messe nella settimana:
Lunedì 22 settembre: ore 18,00
Martedì 23 settembre: ore 15,00 (esequie def. Elsa Borgatta Provera)
Mercoledì 24 settembre: ore 18,00
Giovedì 25 settembre: ore 15,00
Venerdì 26 settembre: ore 18,00

* Pellegrinaggio a Crea (domenica 28 settembre)
Ci uniremo al Pellegrinaggio dell’Unità Pastorale (Don Bosco - Madonna dell’argine) - domenica 28 settembre
Si organizza un pullman (si raccolgono sin d’ora le prenotazioni), con partenza da Occimiano (ore 14,05): costo 8 €
a Crea alle 15 preparazione al sacramento della Confessione, Rosario e Confessioni in Basilica, alle 17 la S. Messa.

Telecomando

Mercoledì 24 Settembre 2014

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Torna su Rai uno (con la terza serie), al giovedì, in prima serata (ore 21,10) CHE DIO CI AIUTI 3, l’amatissima fiction con Elena Sofia Ricci nei panni di Suor Angela, Francesca Chillemi, Miriam Dalmazio, tanti graditi ritorni e parecchie new entry. Un classico «intrattenimento per famiglie», il cui set si sposta in questa serie da Modena a Fabriano, in una formula postiva che sa affrontare con leggerezza e piacevolezza i casi della vita: l’amore, la vocazione, problematiche morali …. Gente bella, gente buona, kalos kai agazos: lo dicevano già i Greci, che quella era una combinata vincente.
Su Rai tre torna CHE TEMPO CHE FA, la bella trsmisone condotta da Fabio Fazio (sabato e domenica alle 20,10). Di conseguenza anche il prime time si sposta d’orario (ore 21,45). Sabato 27 c’è “ITALY IN A DAY”, il film realizzato da Gabriele Salvatores con i filmati inviati da migliaia di italiani, mentre alla domenica ci sono le belle trasmissioni di inchiesta (domenica 28 PRESA DIRETTA e domenica 5 ottobre REPORT).
Su Tv 2000 al lunedì (ore 21,00) c’è MISS MARPLE, personaggio di fantasia della scrittrice inglese Agatha Christie: la serie televisiva vede Geraldine McEwan nei panni di Jane Marple, un’anziana signora che viene spesso coinvolta in casi di omicidio che riesce a risolvere grazie alla sua astuzia e alle sue capacità di osservazione. sempre su TV 2000 per la serie BORGHI D’ITALIA domenica 28 (ore 15,20) si raccontano le origini italiane di papa Francesco con un itinerario che parte da Piana Crixia (SV) e tocca Portacomaro e Montechiaro d’Asti.
Gian Paolo Cassano

La Parola di Papa Francesco

Mercoledì 24 Settembre 2014

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
E’ nata “in uscita”, cioè missionaria, sempre “ancorata” alla “lunga catena” originata dal primo annuncio dei discepoli: per questo la Chiesa è universale. Lo ha ricordato Papa Francesco all’udienza generale di mercoledì 16 settembre, evidenziando due caratteristiche peculiari: l’essere “cattolica” e “apostolica”. “La Parola di Dio oggi si legge in tutte le lingue, tutti hanno il Vangelo nella propria lingua, per leggerlo. E torno sullo stesso concetto: è sempre buono prendere con noi un Vangelo piccolo, per portarlo in tasca, nella borsa e durante la giornata leggerne un passo. Questo ci fa bene. Il Vangelo è diffuso in tutte le lingue perché la Chiesa, l’annuncio di Gesù Cristo Redentore, è in tutto il mondo”. La cattolicità è quella porta che un giorno girò sui cardini del Cenacolo proiettando i discepoli verso il mondo: “se gli Apostoli fossero rimasti lì nel cenacolo, senza uscire a portare il Vangelo, la Chiesa sarebbe soltanto la Chiesa di quel popolo, di quella città, di quel cenacolo. Ma tutti sono usciti per il mondo, dal momento della nascita della Chiesa, dal momento che è disceso su di loro lo Spirito Santo. E per questo la Chiesa è nata ‘in uscita’, cioè missionaria”.
La staticità non appartiene al DNA della Chiesa e noi, oggi, “siamo in continuità con quel gruppo di Apostoli che ha ricevuto lo Spirito Santo e poi è andato in ‘uscita’, a predicare”: grazie allo Spirito Santo può “superare ogni resistenza”, vincendo “la tentazione di chiudersi in sé stessi, tra pochi eletti, e di considerarsi gli unici destinatari della benedizione di Dio”. Far parte di una Chiesa cattolica e apostolica significa “prendersi a cuore la salvezza di tutta l’umanità, non sentirsi indifferenti o estranei di fronte alla sorte di tanti nostri fratelli, ma aperti e solidali verso di loro”, significa “essere consapevoli che la nostra fede è ancorata alla ‘lunga catena’ che viene dagli Apostoli e dai loro successori, annunciatori senza confini del Vangelo”. Come non pensare alla “vita eroica” di “tanti, tanti missionari e missionarie che hanno lasciato la loro patria per andare ad annunciare il Vangelo in altri Paesi, in altri continenti” ?
Domenica 21 settembre il Pontefice si è recato (è il suo 4° viaggio internazionale) in Albania. A Tirana, dove giganteggiano i volti che celebrano la forza del coraggio cristiano come angeli protettori di una terra che un tempo aveva pensato di mettere Dio fuori legge.
“In un recente passato - ha detto celebrando l’Eucaristia nella capitale - anche la porta del vostro Paese è stata chiusa, serrata con il catenaccio delle proibizioni e prescrizioni di un sistema che negava Dio e impediva la libertà religiosa. Coloro che avevano paura della verità e della libertà facevano di tutto per bandire Dio dal cuore dell’uomo ed escludere Cristo e la Chiesa dalla storia del vostro Paese, anche se esso era stato tra i primi a ricevere la luce del Vangelo”. Così si sono susseguiti “decenni di atroci sofferenze e di durissime persecuzioni contro cattolici, ortodossi e musulmani” e “quanti cristiani non si sono piegati davanti alle minacce, ma hanno proseguito senza tentennamenti sulla strada intrapresa! Mi reco spiritualmente a quel muro del cimitero di Scutari, luogo-simbolo del martirio dei cattolici dove si eseguivano le fucilazioni, e con commozione depongo il fiore della preghiera e del ricordo grato e imperituro”. Ma “oggi le porte dell’Albania si sono riaperte e sta maturando una stagione di nuovo protagonismo missionario per tutti i membri del popolo di Dio”. All’Angelus, poi, ha rammentato come l’Albania sia riconosciuta come “il popolo più giovane dell’Europa”, invitando i giovani a “dire no all’idolatria del denaro – no  all’idolatria del denaro! – no alla falsa libertà individualista, no alle dipendenze e alla violenza; e dire invece sì alla cultura dell’incontro e della solidarietà, sì alla bellezza inseparabile dal bene e dal vero; sì alla vita spesa con animo grande ma fedele nelle piccole cose. Così costruirete un’Albania migliore e un mondo migliore”.
Incontrando le autorità ha condannato gli estremisti che travisano il senso religioso: “nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell’uomo e ai suoi diritti fondamentali, in primo luogo quello alla vita ed alla libertà religiosa di tutti!” Felicemente l’Albania è una terra di “rispetto e fiducia reciproca tra cattolici, ortodossi e musulmani” e questo è “un valore che va custodito e incrementato ogni giorno”; quando però, “viene travisato l’autentico senso religioso e vengono distorte e strumentalizzate le differenze tra le diverse confessioni, facendone un pericoloso fattore di scontro e di violenza, anziché occasione di dialogo aperto e rispettoso e di riflessione comune su ciò che significa credere in Dio e seguire la sua legge”. Allora “quando la dignità dell’uomo viene rispettata e i suoi diritti vengono riconosciuti e garantiti, fioriscono anche la creatività e l’intraprendenza e la personalità umana può dispiegare le sue molteplici iniziative a favore del bene comune”.
Nella Cattedrale ha celebrato i Vespri con i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i movimenti laicali, visibilmente commosso per le toccanti testimonianze di un sacerdote e di una religiosa che hanno vissuto la persecuzione comunista. Parlando a braccio, ha ricordato che “l’unica consolazione viene da Lui” che è garanzia di felicità.
Incontrando poi i leader di altre religioni e denominazioni cristiane ha spiegato come il fondamento di ogni dialogo autentico sia la “propria identità”, senza la quale non può esistere il dialogo. Facendo memoria delle sofferenze della persecuzione anti religiosa del regime comunista, ha riaffermato come la religione autentica sia “fonte di pace e non di violenza”. Infatti “nessuno può usare il nome di Dio per commettere violenza! Uccidere in nome di Dio è un grande sacrilegio! Discriminare in nome di Dio è inumano”. Poi ha indicato due atteggiamenti per promuovere la libertà religiosa: “il primo è quello di vedere in ogni uomo e donna, anche in quanti non appartengono alla propria tradizione religiosa, non dei rivali, meno ancora dei nemici, bensì dei fratelli e delle sorelle. Ogni tradizione religiosa, dal proprio interno, deve riuscire a dare conto dell’esistenza dell’altro”. Un secondo atteggiamento è “l’impegno in favore del bene comune”, perché “ogni volta che l’adesione alla propria tradizione religiosa fa germogliare un servizio più convinto, più generoso, più disinteressato all’intera società, vi è autentico esercizio e sviluppo della libertà religiosa. …Più si è a servizio degli altri e più si è liberi!”.
Il viaggio si è concluso con la visita ai piccoli bisognosi del Centro di assistenza “Betania”; qui ha parlato della “fede che opera nella carità” che “smuove le montagne dell’indifferenza, dell’incredulità e dell’apatia e apre i cuori e le mani a compiere il bene e a diffonderlo. Attraverso gesti umili e semplici di servizio ai piccoli, passa la Buona Notizia che Gesù è risorto e vive in mezzo a noi”. A tutti ha ricordato che “amare e donarsi per amore” è il “segreto di un’esistenza riuscita”; così “si trova la forza di ‘sacrificarsi con gioia’ e l’impegno più coinvolgente diventa fonte di una gioia più grande. Allora non fanno più paura scelte definitive di vita, ma appaiono nella loro vera luce, come un modo per realizzare pienamente la propria libertà”.
Gian Paolo Cassano

Quirinale

Mercoledì 24 Settembre 2014

OCCIMIANO – (gpc) Anche quest’anno c’era una delegazione occimianese alla Festa della scuola, lunedì scorso 23 settembre, a Roma, nel Cortile d’onore del Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e delle massime Autorità dello Stato, esponenti del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo, delle arti e della scienza. Tra i circa 3.000 presenti al Quirinale una rappresentanza del mondo scolastico, chiamata a presentare le esperienze più significative realizzate dalle scuole.
La delegazione occimianese era guidata dal sindaco m.a Valeria Olivieri, con la prof.sa Germana Pendini, con il presidente e vice presidente del Consiglio comunale dei Ragazzi (Letizia Babando e Dvaide Baldasso) e quattro consiglieri, scelti a sorte (Benedetta Vettoretto, Paola Montaldi, Arita Osmani, Federica Ciuro). C’era anche l’occimianese prof. Ernesto Berra, assessore provinciale (Pianificazione, sviluppo ed attività economiche).
Con loro un bel gruppo del casalese che con un paio di pullman sono arrivati a Milano per prendere poi il treno Freccia rossa per Roma ed in particolare dell’Istituto comprensivo Don Milani, sia del plesso di Ticineto (con la prof.sa Fontana) sia di quello di Occimiano (con la prosf.sa Lupano).
Martedì 23 settembre, poi hanno avuto la possibilità di visitare a Palazzo Montecitorio la sede della Camera dei Deputati, grazie all’interessamento dell’on. Cristina Bargero, che ha seguito il gruppo degli studenti tra gli splendidi corridoi e gli ampi saloni del Palamento.
Per tutti è stato possibile seguire l’evento in diretta su Rai 1, nel corso della trasmissione “Tutti a scuola”, condotta da Fabrizio Frizzi che ha visto come ospiti il cantante Francesco Renga, i musicisti dell’ Orchestra di Piazza Vittorio, l’attore Enrico Brignano, il gruppo rivelazione tra i giovanissimi Dear Jack e i protagonisti della fiction Braccialetti Rossi accompagnati dal cantautore Niccolò Agliardi.
gpc

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Consiglio comunale

Mercoledì 24 Settembre 2014

OCCIMIANO – (gpc) Un consiglio comunale ricco di spunti e assai dibattuto quello che si è tenuto il 5 settembre scorso, presieduto dal sindaco m.a Valeria Olivieri.
Se unanime è stata l’approvazione della ricognizione e della valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale, la discussione si è invece focalizzata sugli altri punti. L’opposizione infatti ha espresso voto contrario sull’approvazione dell’addizionale comunale IRPEF per il 2104 e sulla partecipazione societaria del Comune in Cosmo, Mondo, Consorzio casalese rifiuti e CCAM.
E’ stato poi approvato (a maggioranza) il programma per l’affidamento degli incarichi di collaborazione nell’edilizia privata ed urbanistica e consulenza per la gestione dei servizi scolastici.
Sempre a maggioranza è stato approvato il regolamento per l’istituzione e l’applicazione della IUC (Imposta Unica Comunale) che comprende IMU, TASI E TARI, di cui sono state approvate le aliquote.
La minoranza ha votato contro anche sulla determinazione delle tariffe di servizi a domanda individuale (mensa scolastica, peso pubblico, casa di riposo, dopo scuola, casetta dell’acqua), sul Bilancio di previsione 2014 (che chiude sulla cifra di 2.697.000 e) e quello pluriennale 2014-16.
Unanime è stata invece l’approvazione dell’accordo tra Regione, comune di Casale e quello di Occimiano sul Programma territoriale integrato dell’area casalese su “freddo, logistica, energia per uno sviluppo competitivo”.
E’ stato approvato lo scioglimento della convenzione precedente tra alcuni comuni per la gestione associata del servizio di segreteria ed approvata una nuova convenzione tra i comuni di Conzano, Frassineto Po, Mombello M., Moncestino, Occimiano, Pomaro M., Villanova M., Camagna M., Cuccaro, Coniolo, Lu e Giarole. Approvata unanimemente anche la convenzione con quest’ultimo comune per la gestione associata dei servizi finanziari – contabili.
gpc

Alpini

Mercoledì 24 Settembre 2014

OCCIMIANO – (gpc) Come sempre anche il gruppo alpini occimianese parteciperà al 17° Raduno del 1° Raggruppamento Alpini Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Francia. che quest’anno si tiene ad Omegna sulle sponde del lago d’Orta dal 26 al 28 settembre. Sabato 27 ci saranno anche i ragazzi della scuola elementare di Mirabello M., che parteciperanno al viaggio come premio per la loro partecipazione al Concorso canoro “Dante e Battista”, promosso dal Gruppo alpini occimianese e che si è tenuta la scorsa primavera.
Con loro ci sarà anche il sindaco m.a Valeria Olivieri ed il capo gruppo alpino prof. Ernesto Berra che domenica poi parteciperanno alla sfilata per le vie di Omegna.
gpc

Beata

Mercoledì 24 Settembre 2014

COMO - La Chiesa si arricchisce di una nuova beata. E’ Giovannina Franchi (fondatrice delle Suore Infermiere dell’Addolorata) che è stata proclamata beata sabato scorso 20 settembre a Como dove era morta a Como nel 1872. Il rito è stato presieduto dal card. Angelo Amato (prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi), con il Vescovo mons. Diego Coletti.
Madre Franchi era nata nel 1807 da una nobile e agiata famiglia; promessa in matrimonio a un uomo molto più anziano, che morì prima di sposarla, decise di dedicarsi alla cura dei poveri, sacrificando per essi vita e patrimonio fino alla morte, per un’epidemia di vaiolo forse contratta proprio da uno dei suoi assistiti. “Papa Francesco - ha detto di lei il card. Amato - chiama madre Giovannina colei che ‘per amore di Cristo Crocifisso si è dedicata con tutte le sue forze all’assistenza corporale e spirituale degli infermi e dei moribondi’…. Imitando Gesù, da ricca si fece povera, utilizzando i suoi notevoli beni economici per alleviare le sofferenze degli ammalati poveri e abbandonati”. Per questo acquistò un edificio in un quartiere povero della città facendone il centro della sua opera caritativa, fondando le Suore Infermiere dell’Addolorata che oggi operano nel campo della carità in Italia, Svizzera e Argentina, nell’accoglienza ed assistenza dei bisognosi, specie gli infermi da visitare a domicilio.
“Madre Giovannina – ha aggiunto il card. Amato - fa parte di quell’epopea gloriosa di suore, autentiche eroine della nostra patria. Esse abitano in mezzo a noi e sono fari di solidarietà, di fraternità e di carità. La loro presenza è una benedizione per tutti, per la Chiesa e per la società. Per questo il nostro sentimento oggi è di ringraziamento al Signore per il dono prezioso delle Suore, generosamente dedite alla sequela di Cristo e al servizio dei fratelli con la fatica e il sacrificio quotidiano. Il nostro grazie diventa preghiera affinché lo Spirito Santo continui a far sentire la sua voce, chiamando le giovani alla vita religiosa, una vita tutta concentrata su Dio e tutta spesa nella carità verso i bisognosi”.
La beata ci offre una testimonianza di carità – aggiunge il postulatore p. Gian Giuseppe Califano – estremamente attuale. È una figura che merita di essere conosciuta e approfondita, a partire dai suoi scritti, così intensi e appassionati. Agiva perché animata da una grandissima fede: per lei, nel sofferente, c’è Cristo.” Fu capace di scelte controcorrente, intervenendo, con estrema umiltà e silenzio, sul tessuto culturale e sociale della città, introducendo un concetto di assistenza fino ad allora sconosciuto.
Gian Paolo Cassano

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Avvisi Parrocchia San Valerio Occimiano

Mercoledì 17 Settembre 2014

******** DOMENICA 14 settembre 2014

* S. Messe nella settimana:
Lunedì 15 settembre: ore 18,00
Martedì 16 settembre: ore 8,30
Mercoledì 17 settembre: ore 18,00
Giovedì 18 settembre: ore 18,00
Venerdì 19 settembre: ore 18,00

* Domenica 14 settembre 2014
Battesimo Lucia Gasparolo (ore 16,00)
Presentazione libro di don Gian Paolo “Un anno con papa Benedetto e papa Francesco …) all’Istituto S. Cuore (ore 17,30) preceduta dalla S. Messa (ore 16,30)

* Pellegrinaggio a Crea (domenica 28 settembre)
Ci uniremo al Pellegrinaggio dell’Unità Pastorale (Don Bosco - Madonna dell’argine) - domenica 28 settembre
Si organizza un pullman (si raccolgono sin d’ora le prenotazioni), con partenza da Occimiano (ore 14,05): costo 8 €
a Crea alle 15 preparazione al sacramento della Confessione, Rosario e Confessioni in Basilica, alle 17 la S. Messa.

* Sabato 20 settembre 2014
Matrimonio Emanuele Servidio – Tania Todaro (ore 16,00) – celebra don Luigi Ciotti

Telecomando

Mercoledì 17 Settembre 2014

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Ritorna TERRA! (ogni lunedì in seconda serata, ore 23,55, su Rete 4), il programma di approfondimento giornalistico condotto da Toni Capuozzo, un appuntamento con l’informazione di qualità, inchieste su temi talvolta emarginati dai media, interviste a potenti e gente comune, piccole e grandi storie di vita quotidiana. In sostanza, i mille aspetti dei malesseri che avvolgono la nostra società. La trasmissione si compone di puntate monotematiche in cui ogni argomento è trattato ed indagato a fondo attraverso servizi giornalistici, interviste, inchieste e documenti ufficiali.
Su Tv 2000 appuntamento giornaliero con l’informazione con Tg 2000 (dal lunedì al sabato alle ore 18.30 con il Tg2000 e, a seguire, il Tg2000 il Post (dal lunedì al venerdì) Durante la settimana si dà spazio alle parole di Papa Francesco, alla cronaca e alle storie dal territorio con un occhio attento agli esteri e alle periferie del mondo, ma anche alla politica e all’economia. Un Tg, dunque, con un taglio attento ai temi della famiglia, della scuola, della salute, della carità e della solidarietà e a quanto accade alle periferie esistenziali delle città metropolitane e del mondo.
LA STORIA DELL’ARTE (ogni domenica, Rai 5, ore 20,45) è il nuovo programma domenicale che si propone di avvicinare il mondo dell’arte. Nella puntata di domenica 21 settembre si parlerà di Modigliani. Il curioso tandem composto dallo scrittore e giudice Giancarlo De Cataldo e dal critico e storico Claudio Strinati analizzerà la vita controversa del grande pittore del secolo scorso. In una sorta di giallo Strinati e De Cataldo ricostruiranno come questo successo sempre più esponenziale derivi anche dall’incredibile fortuna e dalla clamorosa vicenda di alcuni suoi falsi.
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Mercoledì 17 Settembre 2014

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano
Continuando a riflettere sulla Chiesa madre, nell’udienza generale di mercoledì 10 settembre, il Papa ne ha parlato come “maestra di misericordia”, perché affronta “l’odio con l’amore”, sconfigge “la violenza con il perdono”, risponde “alle armi con la preghiera”. Ora “non basta amare chi ci ama (…), non basta fare il bene a chi ci fa del bene: (…) “per cambiare il mondo in meglio bisogna fare del bene a chi non è in grado di ricambiarci, come ha fatto il Padre con noi, donandoci Gesù. Ma quanto abbiamo pagato noi per la nostra redenzione? Niente, tutto gratuito! Fare il bene senza aspettare un’altra cosa di ricambio, così di contraccambio. Così ha fatto il Padre con noi e noi dobbiamo fare lo stesso. Fa’ il bene e vai avanti”! L’essenziale “è la misericordia” e la Chiesa si comporta come il Signore, educando all’“essenziale”, per trasmettere ai suoi figli “il senso e la gioia di vivere”, perché “il cristiano necessariamente deve essere misericordioso” e “la madre Chiesa, come Gesù, insegna con l’esempio, e le parole servono ad illuminare il significato dei suoi gesti”.
Le azioni concrete della Chiesa sono “dare da mangiare e da bere a chi ha fame e sete” e “vestire chi è nudo” e “a stare vicino a chi è malato” come testimoniano i “tanti santi e sante che hanno fatto questo in modo esemplare”, ma anche i tantissimi “papà e mamme, che insegnano ai loro figli che ciò che avanza a noi è per chi manca del necessario”. E’ bello ricordare la regola sacra dell’ospitalità: “non manca mai un piatto e un letto per chi ne ha bisogno”.
E “insegna a stare vicino a chi è in carcere”, poiché “tutti abbiamo la capacità di peccare e di fare lo stesso, di sbagliare nella vita. Non è più cattivo di te e di me! La misericordia della madre Chiesa supera ogni muro, ogni barriera, e ti porta a cercare sempre il volto dell’uomo, della persona. Ed è la misericordia che cambia il cuore e la vita, che può rigenerare una persona e permetterle di inserirsi in modo nuovo nella società”. Ma la madre Chiesa insegna anche “a stare vicino a chi è abbandonato e muore solo”, come quei “tanti cristiani che non hanno paura di stringere la mano a chi sta per lasciare questo mondo”. E’ l’esempio della “beata Teresa per le strade di Calcutta”.
“La guerra è una follia”: lo ha detto con forza il Papa, in visita sabato 13 settembre al Sacrario di Redipuglia, in provincia di Gorizia, nel centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale, dopo essersi fermato prima i preghiera al vicino cimitero austro ungarico. “Mentre Dio porta avanti la sua creazione, e noi uomini siamo chiamati a collaborare alla sua opera, la guerra distrugge. Distrugge anche ciò che Dio ha creato di più bello: l’essere umano. La guerra stravolge tutto, anche il legame tra i fratelli. La guerra è folle, il suo piano di sviluppo è la distruzione…”. Il Pontefice chiede all’umanità la conversione dei cuori davanti alla violenza dell’uomo: “la cupidigia, l’intolleranza, l’ambizione al potere… sono motivi che spingono avanti la decisione bellica, e questi motivi sono spesso giustificati da un’ideologia; ma prima c’è la passione, c’è l’impulso distorto. L’ideologia è una giustificazione, e quando non c’è un’ideologia, c’è la risposta di Caino: ‘A me che importa del mio fratello?’: a me che importa … . «Sono forse io il custode di mio fratello?» (Gen 4,9). La guerra non guarda in faccia a nessuno: vecchi, bambini, mamme, papà… ‘A me che importa?’.” Poi ha aggiunto: “anche oggi le vittime sono tante… Come è possibile questo? E’ possibile perché anche oggi dietro le quinte ci sono interessi, piani geopolitici, avidità di denaro e di potere, c’è l’industria delle armi, che sembra essere tanto importante! E questi pianificatori del terrore, questi organizzatori dello scontro, come pure gli imprenditori delle armi, hanno scritto nel cuore: ‘A me che importa?’. (…) gli affaristi della guerra, forse guadagnano tanto, ma il loro cuore corrotto ha perso la capacità di piangere. (…) Caino non ha pianto. Fratelli, l’umanità ha bisogno di piangere, e questa è l’ora del pianto”.
Domenica 14 settembre nella Basilica vaticana, ha celebrato la S. Messa con il rito del matrimonio, per venti coppie di sposi. Ad esse ha ricordato come “l’amore di Gesù, che ha benedetto e consacrato l’unione degli sposi, è in grado di mantenere il loro amore e di rinnovarlo quando umanamente si perde, si lacera, di esaurisce. L’amore di Cristo può restituire agli sposi la gioia di camminare insieme; perché questo è il matrimonio: il cammino insieme di un uomo e di una donna, in cui l’uomo ha il compito di aiutare la moglie ad essere più donna, e la donna ha il compito di aiutare il marito ad essere più uomo”.
All’Angelus, il pensiero è andato ai cristiani perseguitati per la loro fede e, subito dopo, alle vittime di tutte le guerre che sono “una pazzia dalla quale l’umanità non ha ancora imparato la lezione”. Così si è domandato: “quando impareremo, noi, questa lezione? Invito tutti a guardare Gesù Crocifisso per capire che l’odio e il male vengono sconfitti con il perdono e il bene, per capire che la risposta della guerra fa solo aumentare il male e la morte”! Dopo aver spiegato che nella Croce di Gesù si rivela “l’amore di Dio per l’umanità”; è da quella Croce che “scaturisce la misericordia del Padre che abbraccia il mondo intero. Per mezzo della Croce di Cristo è vinto il maligno, è sconfitta la morte, ci è donata la vita, restituita la speranza. Questo è importante: per mezzo della Croce di Cristo ci è restituita la speranza. La Croce di Gesù è la nostra unica vera speranza”!
Per questo la Chiesa “esalta” la santa Croce e noi cristiani “benediciamo con il segno della croce”: non si tratta di esaltare “le croci, ma la Croce gloriosa di Gesù, segno dell’amore immenso di Dio, segno della nostra salvezza e cammino verso la Risurrezione. E’ questa è la nostra speranza”.
Gian Paolo Cassano