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Archivio di Gennaio 2012

La Parola di Papa Benedetto

Lunedì 30 Gennaio 2012

LA PAROLA DI PAPA BENEDETTO
a cura di Gian Paolo Cassano

Continua la catechesi del Papa sulla preghiera; nel corso dell’Udienza di mercoledì 25 gennaio si è fermato sull’orazione che Gesù rivolge al Padre nell’Ora della sua glorificazione “perché tutti siano una cosa sola”.
Lì ”Egli, sacerdote e vittima, prega per se stesso, per gli apostoli e per tutti coloro che crederanno in Lui, per la Chiesa di tutti i tempi”, entrando “nella più piena obbedienza al Padre”.
C’è qui “il primo atto del sacerdozio nuovo di Gesù, che è un donarsi totalmente sulla Croce e proprio sulla Croce” ma anche l’intercessione per i suoi discepoli “perché siano anch’essi consacrati nella verità”.
Il terzo atto si estende fino alla fine del tempo, rivolgendosi “al Padre per decidere a favore di tutti coloro che saranno portati alla fede mediante la missione inaugurata dagli apostoli e continuata nella storia.”
Ma la richiesta centrale della preghiera sacerdotale di Gesù è quella della futura unità di quanti crederanno in Lui, che arriva “a noi dal Padre mediante il Figlio e nello Spirito”. Essa “da una parte è una realtà segreta che sta nel cuore delle persone credenti. Ma al tempo stesso essa deve apparire con tutta la chiarezza nella storia, deve apparire perché il mondo creda, ha uno scopo molto pratico e concreto, deve apparire perché tutti siano realmente una sola cosa”.
E’ il dono dell’unità della Chiesa che “nasce dalla preghiera di Gesù. Questa preghiera, però, non è soltanto parola: è l’atto in cui egli ‘consacra’ se stesso e cioè ‘si sacrifica’ per la vita del mondo”.
Domenica 29 gennaio, all’Angelus, insieme a due bambini dell’ACR (c’erano in piazza S. Pietro oltre 2000 bambini dell’Azione Cattolica romana) ha lanciato come ogni anno delle colombe “come segno di pace per la città di Roma e per il mondo intero”.
In particolare Benedetto XVI si è soffermato sul tema dell’autorità; se “spesso per l’uomo l’autorità significa possesso, potere, dominio, successo” nella logica di Dio, invece “significa servizio, umiltà, amore; significa entrare nella logica di Gesù che si china a lavare i piedi dei discepoli (cfr Gv 13,5), che cerca il vero bene dell’uomo, che guarisce le ferite, che è capace di un amore così grande da dare la vita, perché è l’Amore.”
“L’autorità divina non è una forza della natura”, ma “è il potere dell’amore di Dio che crea l’universo e, incarnandosi nel Figlio Unigenito, scendendo nella nostra umanità, risana il mondo corrotto dal peccato.”
Gian Paolo Cassano

Libro per te

Lunedì 30 Gennaio 2012

UN LIBRO PER TE
a cura di Gian Paolo Cassano

1) Un’EDITRICE CATTOLICA.
Continuiamo il nostro viaggio tra le editrici cattoliche. Questa volta parliamo di una realtà tipicamente piemontese, quella dell’’Editrice ESPERIENZE di Fossano (via San Michele, 81 - 12045 Fossano (CN) - Tel. 0172646321 - Fax: 0172698956 - www.esperienzeditrice.it - editriceesperienze@tiscalinet.it).
Nasce nella cittadina piemontese a metà degli anni ‘60, grazie all’intraprendenza ed alla lungimiranza di don Francesco Chiaramello, un sacerdote attento ai fermenti del Concilio e desideroso di inserire l’attività pastorale nella più vasta rete della comunicazione, in particolare quella scritta, conosciuta e apprezzata grazie anche alla collaborazione con mons. Piero Rossano, don Natale Bussi, mons. Michele Pellegrino
Il filone iniziale è soprattutto quello dei sussidi per la vita pastorale della comunità, per la catechesi, per la preghiera, per la liturgia. Non mancano iniziative di grande prestigio sotto il profilo editoriale sul terreno della ricerca in campo aperto, con puntate profetiche sul terreno delle grandi religioni da conoscere e far incontrare. In seguito si viene a caratterizzare un particolare prodotto editoriale imperniato sulla bellezza delle immagini a colori - i “libri dello splendore” - per trasmettere messaggi non solo tramite al parola scritta ma anche con una fotografia di ottima fattura.
Alla fine degli anni ‘70 un’altra intuizione rilancia Editrice Esperienze sempre in ambito pastorale: si tratta de “Il Giornale della Comunità”, un mensile di approfondimento dedicato alle parrocchie che riscontra subito una lusinghiera diffusione. (1 – continua)

2) IL LIBRO.
LUCIANO PACOMIO, “Le parole che hai dato a me, io le ho date a loro (Omelie anno B)”, LDC, Leumann, 2011, pp. 182, (€ 11,00)
Dopo il primo volume di Omelie (dedicato all’anno A), è uscito l’ultimo libro di Mons. Luciano Pacomio, vescovo di Mondovì, per una riflessione sui testi liturgici delle domeniche dell’anno B, un aiuto per nutrirci sulla Parola di Dio proclamata.
Non si tratta, infatti, del classico libro di predicabili. Sono riflessioni maturate dall’esperienza pastorale del Vescovo e dall’attenzione scientifica del biblista, donate per l’interiorizzazione, proponendo un “insegnamento” e orientando a un impegno pertinente alle letture e adattato al concreto cammino dell’assemblea. In appendice è proposta una traccia di lettura del Vangelo secondo Marco, che percorre tutto l’anno liturgico B. Il libro si propone per la ricchezza della sua fondazione biblica e per la chiarezza dell’esposizione come un prezioso libro per preparare le omelie e per meditare sulla Parola di Dio e che di domenica in domenica la liturgia ci offre, mantenendo costante “lo sguardo fissato su Gesù” (Eb. 3,1), accompagnando il nutrimento della Parola che rinnova la vita di ognuno di noi, in modo tale che, illuminati sulla portata del dono che ci fa la Parola di Dio proclamata, possiamo vivere l’intera settimana. Infatti ogni meditato annuncio festivo ha un titolo generale che orienta sinteticamente la comunità ed il singolo nell’ascolto nutritivo delle letture bibliche. Mons. Pacomio invita così a mettersi alla scuola di Marco “nostro maestro per tutto l’anno”, parlando come di un evangelista “fattuale e “kerigmatico”, in grado di interpretare la coscienza dell’uomo inquieto di oggi. “Grazie a Marco – dice il vescovo – al suo sguardo e al suo sevizio scrittorio possiamo sempre meglio e sempre più conoscere il signore ed amarlo con tutte le nostre forze”.

3) CLASSIFICA del libro cattolico così come emerge dai dati elaborati da www.rebeccalibri.it, dedicato all’editoria cattolica.
1. GIOVANNI BOSCO – TERESIO BOSCO, Le memorie dell’Oratorio, Leumann, LDC, pp.176 (€ 11,00)
2. Youcat, Roma, Città Nuova, 2011 pp. 256 (€ 12,99)
3. ENRICO GARLASCHELLI, Nel tempo dell’assenza, Bologna, EMI, Mondadori, pp. 128 (€ 10,00)
4. ANIELLLO MANGANIELLO, Gesù è più forte della camorra, Milano, Rizzoli, pp. 252 (€ 17,00)
5. FRANCESCO GIOVANNINI, Suor Lucia De Gasperi. Disarmata di sè, Cinisello Balsamo (MI), San Paolo, pp. 322 (€ 19,90)
Gian Paolo Cassano

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Suore

Lunedì 30 Gennaio 2012

OCCIMIANO - (gpc) E’ tornata sabato scorso 28 gennaio in Togo suor Bertilla Nayo, per due anni superiora della Comunità occimianese delle Suore N. S. della Chiesa. Era infatti arrivata in paese (con suor Beatrice che rimane ad Occimiano, insieme con la nuova superiora suor Francesca e alla giovane suor Valeria) proprio il 2 febbraio 2010.
Ora insieme alla Madre generale suor Catherine Agnès Yawa Eban Makafui Mobu (con la quale ha visitato anche le altre comunità della Congregazione in Italia (Monsummano Terme) e quelle in Francia e Germania è rientrata in Patria doev è stta chiamata (con la decisone del Capitolo) ad un nuovo servizio come vicaria generale della Congregazione
Viva la commozione di tutta la parrocchia e la gratitudine per il bene seminato, che si è espressa particolarmente nella festa di san Valerio con la consegna di un rosario di argento, consegnato a nome delle ex allieve salesiane da Maria Rosa Scarrone Bolognesi).
Chissà che non si riesca ad organizzare un rendez vous in Togo il prossimo 22 agosto, in occasione del 60° delle Congregazione ?
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Neve

Lunedì 30 Gennaio 2012

OCCIMIANO – (gpc) Anche in paese è scesa abbondante la neve, come in tutto il Monferrato. Così dalla mezzanotte tra sabato 28 e domenica 29 gennaio i cantonieri comunali Jonny e Roberto hanno lavorato sodo per la sicurezza dei cittadini.
Lunedì 30 gennaio le scuole del comune sono restate chiuse per gli ultimi interventi di pulizia dei parcheggi e delle strade e per la sicurezza degli alunni.
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Alpini

Lunedì 30 Gennaio 2012

OCCIMIANO – (gpc) Il Gruppo Alpini di Occimiano è un’associazione viva e ben inserita nella vita del paese; la prova si è avuta con l’assemblea annuale che si è tenuta domenica scorsa 29 gennaio si è tenuta l’assemblea annuale, con la presenza del presidente della sezione casalese ANA Gianni Ravera, e dei consiglieri sezionali Barbano Amadio (nostro consigliere di riferimento) e Lumello.
E’ stata nel corso della quale è stata unanimemente rinnovato la fiducia al proprio capogruppo prof. Ernesto Berra ed al consiglio direttivo. Vice capogruppo sono Ricaldone Giuseppe e Luigi Zanarotto (quest’ultimo è anche vicario), mentre segretario e tesoriere è Mauro Aceto. Consiglieri sono inoltre Bortolo Carlassara, Emilio Varzi, Piero Vola, Francesco Pavese, Piero Bellomo e Simone Cia.
Nella sua relazione il capogruppo ha ricordato l’ottimo esito delle iniziative dello scorso anno in collaborazione con l’amministrazione comunale per il 150° dell’Unità d’Italia e per il decennale del nucleo del Gruppo ANA della sezione casalese di protezione civile. Numerose sono state le iniziative: la conferenza stampa con i Veci , il pomeriggio con la Storia (Rattazzi ed il Risorgimento in Monferrato), la cittadinanza onoraria a Maria Falcone, il concerto fanfara dei Carabinieri, il CCR a Torino, la Festa Repubblica e la premiazione concorsi in piazza, il Concerto del Conservatorio, il Raduno Intersezionale per il 10° Anniversario di costituzione dell’ Unità di Protezione Civile , la Notte in tenda (per Estate Ragazzi), il Focus group protezione civile, il Concerto di chiusura (edizione straordinaria “concerto Dante Battista”).
Non sono mancati gli appuntamenti tipicamente alpini, come la partecipazione all’adunata nazionale di Torino e, ad Imperia, per il  raduno del 1°raggruppamento .
Il capogruppo ha ringraziato per la viva collaborazione di tutti ,Carla Marchisio per il lavoro di organizzazione, ricordando le menzioni per il distintivo d’oro per soci del gruppo, il distintivo d’oro junior a Mauro Salvaneschi , nonché il distintivo d’oro senior per il consigliere Manzan ….
Nel 2012 ci sarà poi l’adunata nazionale a Bolzano (11-13 maggio).
“Un’associazione viva - ha concluso Berra - che si rende visibile grazie alle attività che possono essere realizzate con il contributo di tutti ed anche con la devoluzione del 5 per mille che non ha costi aggiuntivi è solo una dimostrazione di sensibilità e di adesione agli ideali alpini.”
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Beata

Lunedì 30 Gennaio 2012

Hildegard Burjan: laica, madre di famiglia, attivamente impegnata in politica e fondatrice delle Suore della Caritas Socialis, trasse dalla fede la forza per il suo impegno. E’ questo in breve il ritratto della nuova beata che è stata proclamata domenica 29 gennaio nella Cattedrale di S. Stefano a Vienna, dal card. Angelo Amato (prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi), nel solenne rito con il card. Christoph Schönborn (arcivescovo di Vienna).
Era nata nel 1883, tedesca di origine ebraica (in una famiglia non praticante), dopo la conversione al cattolicesimo (attraverso gli studi filosofici e dopo una grave malattia) ed il matrimonio si trasferì a Vienna, dove venne eletta deputato nel parlamento austriaco, vivendo l’attività politica, in un ambito dominato da uomini, come un servizio al Vangelo, a favore dei lavoratori oppressi, facendo suo l’insegnamento di Leone XIII (con la sua Rerum novarum).
Senza tralasciare la famiglia (volle partorire la figlia, Lisa, nonostante i consigli dei medici di abortire), nel 1912 fondò l’Associazione delle operaie cristiane a domicilio, creando una fitta rete di assistenza alle famiglie e combatte il lavoro minorile. Sette anni dopo (nel 1919) fondò a questo scopo le Suore della Caritas Socialis.
Era abituata a dare la vita ogni giorno, vedendo il volto di Gesù nei più poveri e nei sofferenti, è assetata di giustizia: “con il denaro e le piccole elemosine – diceva – non si aiutano le persone, ma bisogna ridare loro la fiducia che sono qualcuno e sono in grado di fare qualcosa”. Tutta la sua vita la trascorse operando secondo il motto paolino (“L’amore di Cristo ci spinge”); morì nel 1933, prima dell’avvento del nazismo in Germania e della bufera scatenata nei confronti degli ebrei.
Hildegard – ha affermato il card. Christoph Schönborn - è la dimostrazione che la santità è possibile in politica … Ed è una grandissima gioia il fatto che con Hildegard Burjan venga beatificata la prima donna eletta democraticamente …. Determinante per essere santi è la credibilità. La credibilità che nasce dalla coerenza tra fede professata e vita vissuta: il fatto che tra quello che “si crede” e la vita vissuta ci sia una vera identità …. Hildegard era una donna di una fede profondissima, che viveva della sua fede, è stata una donna eccezionale, una vera cristiana.”
Hildegard Burjan è una bella figura per il mondo di oggi che incarna il tipo del discepolo nella modernità: guardando a lei si può capire cosa significa essere cristiani oggi !
Gian Paolo Cassano

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La Parola di Papa Benedetto

Martedì 24 Gennaio 2012

LA PAROLA DI PAPA BENEDETTO
a cura di Gian Paolo Cassano

Sull’unità dei cristiani si è fermato il Papa nel corso dell’udienza generale di mercoledì 18 gennaio, nel primo giorno dell’ottavario di preghiera, in cui “l’impulso impresso dal Concilio Vaticano II alla ricerca della piena comunione tra tutti i discepoli di Cristo trova ogni anno una delle sue più efficaci espressioni”. I Padri conciliari avevano posto la ricerca ecumenica al centro della vita della Chiesa: incoraggiando i fedeli a partecipare “con slancio all’opera ecumenica” che “appartiene – scrive Giovanni Paolo II nell’Ut unum sint (n.9) - invece all’essere stesso di questa comunità”.
Siamo consapevoli che “l’unità verso cui tendiamo – ha affermato Benedetto XVI - non potrà essere solo il risultato dei nostri sforzi, ma sarà piuttosto un dono ricevuto dall’alto, da invocare sempre”.
Il tema di quest’anno porta a riflettere sul significato di “vittoria” e “sconfitta”, vittoria capace di trasformare l’uomo, non per la strada del “potere e la potenza”, ma attraverso “l’amore, il servizio reciproco, la nuova speranza e il concreto conforto” agli “ultimi, ai dimenticati, ai rifiutati”.
Infatti “per tutti i cristiani, la più alta espressione di tale umile servizio è Gesù Cristo stesso, il dono totale che fa di Se stesso, la vittoria del suo amore sulla morte, che splende nella luce del mattino di Pasqua. Noi possiamo prendere parte a questa ‘vittoria’ trasformante se ci lasciamo trasformare da Dio, solo se operiamo una conversione della nostra vita”.
Non si tratta solo di cooperazione, “occorre rafforzare la nostra fede in Dio, nel Dio di Gesù Cristo, che ci ha parlato e si è fatto uno di noi; occorre entrare nella nuova vita in Cristo, che è la nostra vera e definitiva vittoria; occorre aprirsi gli uni agli altri, cogliendo tutti gli elementi di unità che Dio ha conservato per noi e sempre nuovamente ci dona; occorre sentire l’urgenza di testimoniare all’uomo del nostro tempo il Dio vivente, che si è fatto conoscere in Cristo”.
L’ecumenismo “è una grande sfida per la nuova evangelizzazione, che può essere più fruttuosa se tutti i cristiani annunciano insieme la verità del Vangelo di Gesù Cristo e danno una risposta comune alla sete spirituale dei nostri tempi”.
Domenica 22 gennaio all’Angelus è tornato ancora sul tema invitando a “riconoscere e accogliere la forza trasformante della fede in Gesù Cristo sostiene i cristiani anche nella ricerca della piena unità tra di loro”.
Così ha ricordato che “la nostra ricerca di unità può essere condotta in maniera realistica” solo se “lasciamo agire Dio”, poiché l’unità visibile è “sempre opera che viene dall’alto, da Dio, opera che chiede l’umiltà di riconoscere la nostra debolezza e di accogliere il dono” ed “esige dunque il nostro quotidiano impegno di aprirci gli uni agli altri nella carità”. Allora “il tempo che dedicheremo alla preghiera per la piena comunione dei discepoli di Cristo ci permetterà di comprendere più profondamente come saremo trasformati dalla sua vittoria, dalla potenza della sua risurrezione”.
Gian Paolo Cassano

Telecomando

Martedì 24 Gennaio 2012

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

Sta riscuotendo un grande successo la fiction televisiva di Rai uno CHE DIO CI AIUTI, (giovedì, ore 21,10) su una strana coppia di investigatori: suor Angela (Elena Sofia Ricci) e l’ispettore Marco Ferrari (Massimo Poggio). “Che Dio ci aiuti” è una commedia con venature di giallo. Il convento di suor Angela è un piccolo mondo dove le vicende dei protagonisti si intrecciano con quelle di una cittadina di provincia, Modena, ricca di storie e di segreti. Una serie non impegnativa certo, ma positiva, nella quale emergono i valori veri della fede, dell’amicizia, della generosità.
Si parla sempre di vita religiosa, nella terza serie de “I PASSI DEL SILENZIO”, l’itinerario tra i monasteri di clausura italiani, proposto da TV 2000 (Domenica, ore 20,30).
Si racconta da vicino, con rispetto e discrezione, la semplicità quotidiana scandita dalla preghiera di uomini e donne in una straordinaria vocazione com’è quella contemplativa.
Segnaliamo poi la protesta dell’AIART, l’associazione cattolica degli spettatori radio tv che chiede “la sospensione degli episodi di ’Fisica o Chimica’ (trasmessi su Rai 4 alle 13.40). Le vite dei personaggi del telefilm, alunni e insegnanti, si intrecciano in vicende ambigue a base di sesso, droga e trasgressione. La serie propone scene dirette che inducono i giovani al ’sesso spinto’, all’omosessualità». Infatti “i protagonisti della serie – dice il presidente AIART Luca Borgomeo – sono giovani ed il loro mondo, caratterizzato principalmente da droga, alcol, sesso, razzismo e omosessualità. Questi ultimi sono argomenti affrontati, nella serie tv, senza alcun filtro. Ancor più grave è che gli episodi siano mandati in onda dalla Rai dalle 13.40 alle 15.00, in una fascia oraria che punta a catturare l’attenzione davanti ai teleschermi proprio degli adolescenti”.
Gian Paolo Cassano

San Valerio

Martedì 24 Gennaio 2012

OCCIMIANO – La Festa patronale di San Valerio (che corrisponde anche al decimo anniversario di ingresso in parrocchia del sottoscritto) rappresenta un momento molto importante nella vita delle comunità parrocchiale e civica, evidenziato anche dalla presenza delle autorità civili e militari (il Presidente della Provincia prof. Paolo Filippi, del sindaco prof. Ernesto Berra, del comandante della stazione dei carabinieri mar. lo Antonio Caputo e, in rappresentanza del Consiglio comunale dei ragazzi Cecilia Bolognini) nel pomeriggio di domenica 22 gennaio.
Già nei due giorni precedenti ci si era preparati con il triduo di preghiera in cui si era anche unita la dimensione della preghiera ecumenica.
Domenica 22 la Chiesa parrocchiale era particolarmente gremita con la presenza, in rappresentanza del Capitolo di S. Ambrogio del can. Federico Durante, insieme ai dodici araldi (i bambini che fanno la Prima Comunione) con un vestito rosso, a ricordo il sangue del martire, capaci di raccogliere l’eredità del santo patrono nell’annunciare e testimoniare il vangelo e che avevano aperto la processione, che si era snodata dal luogo dove anticamente sorgeva la Chiesa dedicata al Santo (presso l’attuale Casa di riposo) portando la reliquia del Santo, che ha preceduto la Celebrazione dell’Eucaristia.
Ottima l’esecuzione del Coro interparrocchiale, diretto dalla prof.sa Anna Maria Figazzolo, come espressione comune delle parrocchie di Occimiano, Mirabello M. e Borgo San Martino, primo nucleo dell’Unità pastorale.
La bella novità di quest’anno è stata costituto da mini concerto che i bambini della Scuola Primaria (con la m.a Valeria Olivieri e con la direzione della prof. Daniela Liparota) hanno proposto prima della S. Messa.
Nell’omelia il prevosto ha posto in risalto il senso dell’affidamento di una comunità al proprio patrono, specie nei momenti più difficili (come è quello in questo momento costituito dalla crisi del mondo del lavoro), accogliendo l’invito alla conversione che è anche alla base della preghiera per l’unità dei cristiani) nella piena sequela Cristo, come è avvenuto nella vita del Santo martire, poiché solo in Gesù si trova la realizzazione piena del propria vita.
C’è stata poi la consegna, per il nono anno consecutivo (dopo mons. Germano Zaccheo, Dino Olivieri, Mariuccia Figazzolo, Livia Ercole Anarratone, le Suore Figlie di Maria Ausiliatrice, il diacono don Luigino Ghezzi, Carla Cattana e Lucia Imetti Aceto, Giovanna Cia Varzi) del Premio della “spiga d’argento” (che la Parrocchia intende assegnare ogni anno per mettere in evidenza la disponibilità al servizio ecclesiale e alla testimonianza del Vangelo) a Wilma Andreone Debernardi, per la sua dedizione nel servizio in Parrocchia (specialmente in Oratorio), evidenziata da un caldo applauso dei fedeli.
E’ stata poi l’occasione per la benedizione delle spighe (che ha visto una particolare generosità nella preparazione da parte di alcune mamme), biscotti a forma di spiga di grano, che vogliono anche ricordare il miracolo della scoperta del corpo del Santo in un campo biondeggiante di spighe in pieno inverno.
Si è rinnovato, inoltre, l’appuntamento degli artisti con san Valerio, con la benedizione dei nuovi quadri, ad opera di Gigi Chiola, grafico di Canelli (un manifesta con un testo poetico dedicato al santo) e Lidia Mastrandrea, architetto astigiano (un’interpretazione iconica del Santo Vescovo a pastello).
E’ stata anche l’occasione per esprimere un saluto a suor Bertilla Nayo che sabato ritornerà in Togo (dove è stata chiamata ad un nuovo servizio come vicaria generale della Congregazione delle Suore N. S. della Chiesa) insieme alla Madre generale suor Catherine Agnès Yawa Eban Makafui Mobu (presente in questi giorni in visita ad Occimiano).

Al termine la Pro Loco (che nella vigilia aveva rinnovato la tradizione della “Cena di San Valerio”, a base di polenta e cinghiale) ha offerto in Canonica un rinfresco per gli ospiti.
Gian Paolo Cassano

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RDB

Martedì 24 Gennaio 2012

OCCIMIANO – (gpc) E’ particolarmente duro il sindaco di Occimiano, nel commentare l’esito dell’incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti lo scorso martedì 17 gennaio sulla vertenza della RDB con la decisione da parte del nuovo proprietario, la Cementeria Sacci, di chiudere la fabbrica occimianese, insieme ad altri sei stabilimenti della RDB, sparsi in tutta Italia con la messa in Cassa Integrazione di tutte le maestranze. “La Rdb di Occimiano non è fallita – dice il prof. Ernesto Berra - c’è stata la volontà di farla fallire. Come avevamo sospettato sin dai primi incontri, siamo certi che il danno causato sia preterintenzionale.” La decisione (che comunque era nell’aria) è stata formalizzata durante l’ultimo incontro al Ministero dello Sviluppo, questo martedì . “In questa vicenda – aggiunge il sindaco di Occimiano – alcuni non hanno assunto alcuna responsabilità e altri si sono nascosti dietro le quinte di un cda che ha fatto scelte strategiche sbagliate.”
La RDB di Occimiano è stata un’azienda leader del settore fino al 2004/2005 e lo stabilimento vantava un fatturato molto alto con una storia di oltre 40 anni. Successivamente ha iniziato a perdere inspiegabilmente gran parte delle commesse.
“L’Azienda scientificamente – continua il Sindaco - ha deciso lo smantellamento della rete commerciale che serviva il Piemonte, la Liguria e la Francia causato dalla revoca dei mandati agli agenti di vendita. Un ipotetico nuovo cliente non avrebbe saputo a chi rivolgersi per l’acquisto di una struttura RDB; la prova è data dal fatto che i nuovi capannoni nella nostra zona industriale ed alcune grosse strutture nella zona di Tortona e nella provincia di Vercelli sono state realizzate da altre ditte e non da RDB, pur avendo quest’ultima la potenzialità e competitività per realizzarle.
Questo ha portato l’azienda ad avere grossi problemi di liquidità e la quasi totale mancanza di ordini.” Fuori restano 80 lavoratori che dovranno andare avanti con gli ammortizzatori sociali. Tutto questo si affianca alla grave crisi occupazionale che ha colpito i settori produttivi, artigianali e commerciali mettendo in ginocchio l’area geografica del Monferrato che si trova ad affrontare un calo del 40% degli addetti e che vede l’area industriale di Occimiano, finora florida e densamente industrializzata, in una situazione drammatica
“Durante il penultimo incontro a Roma – aggiunge Berra - avevo chiesto agli amministratori della Rdb se si erano ridotti i compensi in base alla percentuale di famiglie che avrebbero lasciato a casa. Mi hanno risposto che ero polemico e pretestuoso. La realtà, però, è drammatica. Quella di Occimiano era un’area. La maggior parte delle grandi aziende di un tempo sono oggi solo delle pietre tombali, a cui presto si aggiungerà anche quella della Rdb. Le altre industrie non hanno un grande portafoglio di ordini, sopravvivono e basta. In questa situazione, come sindaco, mi sento profondamente in imbarazzo a pensare alle nuove tasse locali che dovrò introdurre per via dei tagli e della crisi che sta vivendo tutto il Paese”.Il sindaco Berra, fortemente amareggiato per il destino della Rdb, non ha comunque intenzione di gettare la spugna.
Il sindaco e l’amministrazione comunale non si danno per vinte per trovare al più presto un acquirente per lo stabilimento. “Seguirò in modo attento, ma riservato, tutte le offerte che arriveranno. Auspichiamo che il Governo, la Provincia, la Regione (a tal fine ho inviato una lettera gli assessori regionali Cirio e Porchietto), convincano l’Azienda, che ha fatto una scelta sciagurata, a rivedere le proprie posizioni e comunque indirizzino eventuali localizzazioni industriali di cui vengano a conoscenza affinché il nostro non sia un territorio a rischio di desertificazione industriale.”
Anche dalla parrocchia c’è piena solidarietà con il mondo del lavoro, come è stato ricordato dal prevosto durante la festa patronale, pensando anche ad un affidamento di preghiera al S. Patrono.
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