6 maggio SAN DOMENICO SAVIO Memoria facoltativa

6 maggio
SAN DOMENICO SAVIO
Memoria facoltativa

Nacque a Riva di Chieri (Torino) nel 1842. Accolto da san Giovanni Bosco nell’Oratorio di san Francesco di Sales in Valdocco a torino, si impegnò con volontà e con gioia a praticare le virtù cristiane, diventando modello di pietà eucaristica, di purezza, di carità verso i compagni e i poveri. Morì a 15 anni (9 marzo 1857) nel paese di Mondonio (Asti), che ha preso il nome di Mondonio-San Domenico Savio.

ANTIFONA D’INGRESSO Cf Ap 14, 4-5
Senza macchia,
seguono l’Agnello dovunque vada.
sono fresche primizie per Dio e per Cristo. Alleluia.

COLLETTA
Dio, fonte di ogni bene,
che in san Domenico Savio
hai donato agli adolescenti
un mirabile esempio di carità e di purezza:
concedi anche a noi
di crescere come figli nella gioia e nell’amore,
fino alla piena statura di Cristo.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

SULLE OFFERTE
Il sacrificio di salvezza che ti offriamo, o Padre, comunichi a noi
l’ardore del tuo Spirito che animava il cuore di san Domenico Savio. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE Gv 6, 51
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo dice il Signore
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno
e il pane che io darò
è la mia carne per la vita del mondo» Alleluia.

DOPO LA COMUNIONE
Per la comunione a questi santi misteri,
salva il tuo popolo, Signore
e confermalo nella sapienza del tuo Vangelo.
Per Cristo nostro Signore. Amen.

SAN DOMENICO SAVIO

Nacque a Riva di Chieri (Torino) nel 1842. Accolto da san Giovanni Bosco nell’Oratorio di san Francesco di Sales in Valdocco a torino, si impegnò con volontà e con gioia a praticare le virtù cristiane, diventando modello di pietà eucaristica, di purezza, di carità verso i compagni e i poveri. Morì a 15 anni (9 marzo 1857) nel paese di Mondonio (Asti), che ha preso il nome di Mondonio-San Domenico Savio.

Dal Comune dei santi con salmodìa del giorno dal salterio, eccetto quanto segue.

Ufficio delle letture

SECONDA LETTURA Don Bosco, Opere e scritti, 4, pp 19 e passim

La morte, ma non i peccati

Dalla «Vita di Savio Domenico» scritta dal sacerdote Giovanni Bosco
È proprio dell’età volubile e della gioventù di cambiare sovente proposito intorno a quello che si vuole. Del nostro Domenico non fu così. Tutte le virtù crebbero ognora meravigliosamente e crebbero insieme senza che una fosse di nocumento all’altra.
Venuto nella casa dell’Oratorio, il suo sguardo si posò subito su di un cartello sopra cui, a grossi caratteri, sono scritte le seguenti parole: Da mihi animas, cetera tolle! Egli pensò un momento e poi soggiunse: «Ho capito, qui non si fa negozio di denaro, ma negozio di anime, ho capito; spero che l’anima mia farà anche parte di questo commercio». Da qui ebbe cominciamento quell’esemplare tenor di vita, quella esattezza nell’adempimento dei suoi doveri, oltre cui difficilmente si può andare.
La sera dell’8 dicembre 1854, giorno della definizione dogmatica dell’immacolato concepimento di Maria, con il consiglio del confessore, Domenico andò davanti all’altare di Maria, rinnovò le promesse fatte nella prima Comunione, di poi disse più e più volte queste precise parole: «Maria, vi dono il mio cuore; Gesù e Maria, siate voi sempre gli amici miei; ma, per pietà, fatemi morire piuttosto che mi accada la disgrazia di commettere un solo peccato».
Erano sei mesi da che Savio dimorava nell’Oratorio, quando fu fatta una predica sul modo di farsi santo. Quella predica per Domenico fu come una scintilla che gli infiammò il cuore di amore di Dio. «Mi sento – diceva – un desiderio e un bisogno di farmi santo. Ora che ho capito che ciò si può effettuare anche stando allegri, io voglio assolutamente e ho assolutamente bisogno di farmi santo. Iddio mi vuole santo e sarò infelice finché non sarò santo».
Nella sua compostezza esteriore v’era tanta naturalezza che si sarebbe detto essere stato così creato dal Signore. Ma molti che lo conobbero da vicino o ebbero cura della sua educazione possono assicurare che vi era grande sforzo umano coadiuvato dalla grazia di Dio.
Domenico cominciò a scegliersi un confessore, che tenne regolarmente. La sua preparazione a ricevere la santa Eucaristia era pia, edificante; il ringraziamento senza limite. Fra i doni di cui Dio lo arricchì fu eminente quello del fervore nella preghiera. Più volte restava come rapito dai sensi. Interrogato rispondeva: «Mi pare di vedere tante cose belle! Mi pare che il Paradiso mi si apra sopra il capo!».
La prima cosa che gli venne consigliata per farsi santo fu di adoperarsi per guadagnare anime a Dio. Questo pensiero divenne il continuo respiro della sua vita. Leggeva di preferenza la vita di quei santi che avevano lavorato in modo speciale per la salute delle anime; parlava volentieri dei missionari. Più volte fu udito dire: «Se potessi guadagnare a Dio tutti i miei compagni, quanto sarei felice! Quante anime aspettano il nostro aiuto!» Il pensiero di guadagnare anime lo accompagnava ovunque.
Morì sorridendo con aria di paradiso.

RESPONSORIO Sal 14, 1-2; cf Mt 7, 21
R. Chi abiterà nella tua tenda, Signore? Chi salirà sulla tua montagna? * Colui che vive senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente. Alleluia.
V. Chi fa la volontà del Padre mio entrerà nel regno dei cieli.
R. Colui che vive senza colpa, agisce con giustizia e parla lealmente. Alleluia.

Lodi mattutine

INVOCAZIONI
Uniti nella lode, invochiamo Cristo Signore perché ci aiuti a servirlo in santità tutti i giorni:
Santifica il tuo popolo, Signore.
Signore Gesù, abbi pietà del tuo popolo:
— dona ai giovani impegno e generosità nel corrispondere alla scelta cristiana.
Signore Gesù, converti il tuo popolo:
— chiama tutti noi alla carità perfetta.
Signore Gesù, illumina il tuo popolo:
— fa’ che i tuoi discepoli siano sale della terra, luce del mondo.
Signore Gesù, manifesta a noi la gloria del Padre:
— al termine della vita rivelaci il tuo volto.

Padre nostro.

ORAZIONE
O Padre, in san Domenico Savio
hai donato agli adolescenti
un grande esempio di carità e purezza.
Concedi anche a noi di crescere,
nella gioia di figli,
fino alla piena statura di Cristo.
Egli è Dio e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.

Vespri

INTERCESSIONI
Esaltiamo Dio, nostro Padre, che ci invita alla santità e vuole che cerchiamo prima di tutto il suo regno. Perciò supplichiamo:
Venga il tuo regno, Signore!
Padre, che doni il tuo pane a chi si affida al tuo amore,
— unisci a Cristo, nel mistero eucaristico, pastori e fedeli.
Fa’ che ci serviamo con giustizia dei beni terreni
— e sappiamo condividerli con i nostri fratelli.
Padre, che ci inviti a camminare in maniera degna della nostra vocazione,
— fa’ che portiamo frutti di opere buone.
Signore, che anche oggi chiami a seguirti nella vita sacerdotale e religiosa,
— dona ai giovani di rispondere alla tua chiamata.
Concedi ai nostri defunti la luce dei santi:
— possano con Maria godere la gioia perfetta.

Padre nostro

Orazione come alle Lodi mattutine.

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