Veglia vocazionale Diocesana

“Creare casa”. E’ questo lo slogan (tratto dall’esortazione apostolica Christus vivit, al n. 217) della
61° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che si celebra domenica prossima 21 aprile,
nella IV domenica di Pasqua (detta del Buon Pastore).
Si vuole così cogliere l’invito del Papa a creare ambienti adeguati nei quali sperimentare il miracolo
di una nuova nascita: «in tutte le nostre istituzioni dobbiamo sviluppare e potenziare molto di più
la nostra capacità di accoglienza cordiale […], le comunità come la parrocchia e la scuola
dovrebbero offrire percorsi di amore gratuito e promozione, di affermazione e di crescita […].
Fare ‘casa’ […] è imparare a sentirsi uniti agli altri al di là di vincoli utilitaristici e funzionali, uniti in
modo da sentire la vita un po’ più umana. Creare casa è permettere che la profezia prenda corpo e
renda le nostre ore e i nostri giorni meno inospitali, meno indifferenti e anonimi. È creare legami
che si costruiscono con gesti semplici, quotidiani e che tutti possiamo compiere […]. Così si attua il
miracolo di sperimentare che qui si nasce di nuovo […] perché sentiamo efficace la carezza di Dio
che ci rende possibile sognare il mondo più umano e, perciò, più divino» (cfr. Francesco, Christus
vivit, 216-217).
Anche la vocazione ha bisogno di un terreno buono perché possa attecchire e di una casa nella
quale fare Eucarestia, ringraziamento e benedizione per la Parola ricevuta e il dono di quella
fraternità che è offerta della propria vita perché insieme agli altri diventi feconda nella carità, a
servizio di tutti. Come la vita, ha bisogno di trovare uno spazio accogliente per nascere, crescere e
maturare.
Il messaggio del Papa per questa Giornata (“Chiamati a seminare la speranza e a costruire la
pace”)  si inserisce nel cammino verso il Giubileo 2025 che avrà come tema “Pellegrini di speranza”
e prende in considerazione il cammino sinodale che la Chiesa italiana sta vivendo. Non mancano
riferimenti vocazionali al tema della pace che sta tanto a cuore al Pontefice e a noi cristiani.
Concludo con la bella preghiera proposta per questa occasione:
Signore, Dio del tempo e della storia,/Dio della vita e della bellezza,/Dio del sogno e della realtà,
ascoltaci, ti preghiamo:/insegnaci a tessere e intrecciare/trame e ricami d’amore,
profondi e veri con te e per te,/con gli altri e per gli altri;
immergici nell’operosità delle tue mani,/nella creatività dei tuoi pensieri,
nell’arte amorosa del tuo cuore/ perché ogni vita annunci bellezza/ e ogni bellezza parli di te.
Regalaci il coraggio dell’inquietudine,/l’intrepido passo dei sognatori,
la felice concretezza dei piccoli/ perché riconoscendo nella storia
la tua chiamata viviamo con letizia/ la nostra vocazione. Amen.