TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Nel pomeriggio di Rai 1, al sabato (ore 14) per la settima stagione, è tornata “Linea Bianca” il racconto delle “storie di montagna” condotto da Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi con la partecipazione di Lino Zani. Continua a raccontare il territorio montano che costituisce circa il 70% della superficie nazionale, perché “capendo la montagna – dice Ossini – possiamo anche imparare a convivere con l’emergenza energetica, a ridurre gli sprechi. (…) La montagna ci insegna anche a rispettare la stagionalità, a scegliere la calma, a vivere con serenità il nostro tempo.”
Su Rai 5 domenica 15 gennaio, alle 10.00, Rai Cultura ricorda Liliana Cavani nel giorno del suo 90° compleanno, riproponendo, “Un ballo in maschera” di Verdi nell’allestimento del 2001 del Teatro alla Scala, con Liliana Cavani alla regia, Riccardo Muti alla direzione musicale, Dante Ferretti (scene) e Gabriella Pescucci (costumi). Protagonisti sul palco Salvatore Licitra, Bruno Caproni e Maria Guleghina.
Torna poi, a partire da giovedì 12 gennaio, “CHE DIO CI AIUTI” (alla settima stagione); il cast si popola si nuovi personaggi e con l’addio e l’uscita di scena di Suor Angela. Elena Sofia Ricci sarà presente solo nelle prime tre puntate di questa stagione. Tutto passerà poi in mano ad Azzurra che ora è pronta a continuare il suo noviziato. Sarà lei a prendere in mano le redini del convento e a dover risolvere i problemi dei vari personaggi.
“Focus”, la rete tematica Mediaset propone lunedì 9 e 16 gennaio, in prima serata, uno speciale dal titolo “POZIONI, INCANTESIMI, FARMACI. LA MEDICINA NEL MONO ANTICO”, a cura di Laura Pepe, per un viaggio alla scoperta delle conoscenze mediche degli antichi romani (e non solo), svelando come i medici dell’Antica Roma facessero diagnosi, operassero, curassero le malattie più gravi e quali fossero gli intrecci tra medicina, religione, credenze popolari e pratica erboristica. Pepe, inoltre, spiega cosa oggi sia possibile capire sullo stato di salute di quei cittadini, sulle malattie di cui morivano più frequentemente, sulla loro alimentazione e sulle pratiche con cui provvedevano al proprio benessere psicofisico.

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