OCCIMIANO – (gpc) Con la S. Messa in Parrocchia e la festa finale in Oratorio si concluderà sabato prossimo 30 luglio l’edizione 2022 di “Estate ragazzi”, all’insegna dello slogan “Batticuore”.
Dopo la S. Messa in Chiesa (eccezionalmente alle 18,30 anziché alle 16,30) la festa continuerà in Oratorio, con la sfilata delle giovanissime majorettes, la dimostrazione del tamburello e la mostra dei lavori e dei diversi laboratori e la merenda sinoira per tutti, in collaborazione con la Pro loco.
Majorettes (a cura di Cristina Parletta) e tamburello (curato da Pier Giuseppe Bollo) sono due dei diversi spazi laboratoriali che hanno impegnati i ragazzi nel corso delle 4 settimane di Estate ragazzi, insieme a quelli di traforo, riciclo di cartoni e lattine, bricolage cuori, scacciapensieri e laboratorio teatrale. Seguirà nel cortile dell’Oratorio la festa finale sul tema delle emozioni.
E’ stato un periodo intenso e ricco– dicono gli organizzatori – con varie uscite in piscina (Valmilana) al mare (Varazze), in bicicletta a Camagna e alla Cascina San Bernardo (generosamente accolti dalla signora Prete). C’è stata anche l’esperienza di solidarietà presso la sede della Caritas diocesana e la dimensione artistica con i disegni – murales nel rinnovato Parco giochi Rodari.
Il lavoro giornaliero è stato guidato dalla prof.sa Abba Maria Figazzolo, coadiuvata da Valentina Zavarise e Martina Arenare (come responsabili per i più piccoli della scuola dell’infanzia), Laura Gasparolo e Paola Montaldi (per i bambini della primaria), Sara Barbano e Catalina Burduja (per i ragazzi delle medie). Ricordiamo il contributo dei diversi animatori: Enrico Ottone, Marcella Negri, Riccardo Lupano, Teresa Ottone, Irene Rossignoli, Simone Poggio, Fabio Cassano, Niccolò Favretto, Nicholas Cecchetto, Manuel Battaglia, Alberto Guarino, Andrea Lupano, Andrea Ottone, Gabriele Vairo.
Così i partecipanti hanno scoperto la bellezza di diventare grandi, del non rifiutarsi di crescere e di crescere bene, scoprendo le molte emozioni che a volte non comprendiamo e che, riconosciute, ci aiutano a stare meglio con sé stessi ed essere di aiuto agli altri, sentendo la presenza di Dio in mezzo a noi e imparando a superare egoismi e insofferenze e ad amare l’Oratorio come casa nostra.

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