TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

“DI LA’ DAL FIUME E DEGLI ALBERI” (domenica, Rai 5 ore 22,45 e Rai tre, ore 11,10) è un racconto dell’Italia dal Sud al Nord, attraverso itinerari poco battuti che svelano i profondi cambiamenti avvenuti in quasi un secolo nel nostro Paese. Nella serie di episodi dal titolo “Il leggendario regno di Komodo” si percorre un viaggio verso un angolo di terra incantato, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. In ciascun episodio non sono solo svelati i segreti della fauna selvatica di questo ecosistema, ma si impara anche a conoscere le vite degli abitanti di queste isole. Una convivenza tra uomo e natura che continua a dar vita a leggende straordinarie.
Un bel film per ragazzi (e non solo). E’ “LA CUSTODIA” in onda su Rai Gulp lunedì 20 giugno (ore 16,40), che racconta il viaggio di un ragazzo che fugge da un Paese in guerra. Una storia di fantasia, narrata con il linguaggio dell’animazione, che unisce la poesia del racconto alla magia delle immagini e della musica. Una storia emozionante di coraggio e di speranza, nel passaggio tra vecchio e nuovo anno. Il film, prodotto dalla Graphilm di Roma in collaborazione con Rai Ragazzi, ha vinto il premio come Miglior Film d’Animazione al NYIFA – New York International Film Awards™, il premio per la Miglior Regia al New York Animation Film Awards ed è in nomination al Tokyo Anime Award Festival 2022.
In vista della Giornata mondiale del rifugiato (lunedì 20 giugno) su Rai Storia per il ciclo “Documentari d’autore” va in onda “DIMMI CHI SONO” sabato 18 giugno (ore 22.45) . Il programma racconta come 21 anni fa un sesto della popolazione del Bhutan venne esiliato in un campo profughi del Nepal perché chiedeva maggiori diritti democratici al sovrano. Ora verranno riallocati in vari paesi del mondo. Il film, diretto da Sergio Basso segue uno di questi rifugiati, una ragazza di 14 anni, nella sua odissea, mentre chiede una soluzione diversa. Lei vuole tornare a casa. Insieme alle testimonianze verranno raccolte le melodie tipiche dei profughi Lhotshampa con l’aiuto di Lochan Rijal etnomusicologo dell’Università di Kathmandu.

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