Festa ebraica della Channukkà

CASALE – Anche se con tutte le precauzioni dovute in tempo di covid (compresa la necessità del green pass) si è potuta celebrare domenica scorsa 5 dicembre la festa ebraica della Channukkà per l’accensione dell’8° lume. Erano presenti autorità militari (Carabinieri, Guardia di Finanza), autorità civili (il sindaco di Casale nel primo momento e poi l’assessore Filiberti), la rappresentanze del Comune di Moncalvo (assessore Marzano), l’assessore regionale alle politiche giovanile Fabrizio Ricca. In questa occasione ha annunciato i risultati della prima fase di “Ogni giorno è il giorno della memoria”, un rilevante progetto didattico lanciato dalla Comunità di Casale proprio nel gennaio scorso e che si ripeterà il prossimo anno e che ha coinvolto 2500 ragazzi destinati a diventare ‘ambasciatori della memoria’.
Amabilmente accolti da Elio Carmi (presidente delle Comunità e regista della manifestazione), e da Daria Carmi è stato, come sempre, un incontro bello di festa e di amicizia condiviso con gli ebrei, fratelli maggiori, e con i rappresentanti delle diverse religioni monoteiste, della Chiesa Cattolica (con il sottoscritto), della Comunità islamica del Coreis, della Chiesa Avventista, della chiesa metodista, della Chiesa evangelica, della comunità buddista di Cereseto…
Un primo momento è stato quello artistico con la musica in Sinagoga con la performance (“Riguardo ad una Frastuono Rimbombante”) interpretata dalla tromba di Paolo Paravagna che interagiva con quattro tracce audio installata ai 4 lati della Sinagoga, invitando il visitatore ad attraversare ed osservare, a vivere, sentire lo spazio trasformato dal suono.
E’ l’artista Mirco Marchelli, ovadese, uomo di musica, prima che pittore e scultore, di cui poi si è potuto ammirare la mostra (con il presidente della Fondazione arte storia e cultura ebraica Roberto Gabei) con la nuova Channukkà (la 251 !) che è stata presentata per l’occasione. Infatti, dopo giunti a quita 250) si è deciso di cambiare, accogliendo un’opera all’anno, inquadrando la nuova lampada all’interno di una mostra monografica dell’artista scelto. Daria Carmi ha spiegato il senso della mostra con i grandi pannelli di Marchelli dove prevale il bianco come possibilità di accogliere il colore. Particolarmente significativa la sua chanukkia che è sia un tempio che un teatro vuoto, in cui entrare ed osservare la luce con le nostre emozioni.
Occorre ricordare che in questi giorni 32 lampade del Museo dei lumi casalesi sono in esposizione ad Innsbruck.
Dopo il tramonto, nel cortile delle api, dopo i saluti del Presidente Carmi ed una rievocazione storica dell’episodio che ha portato alla celebrazione della festa con alla reinaugurazione del Tempio all’epoca dei Maccabei (II secolo a. C.) sono state pronunciate le benedizioni di Channukkà cui è seguita l’accensione delle varie lampade a disposizione dei presenti.
Per tutti poi i dolci della festa …
E’ stata ancora una volta una festa che diventa sempre più un ponte di amicizia in nome della fede comune in Dio.

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