Si è svolto dal 16 al 19 settembre presso il Santuario di Castelpetroso, in Molise, su iniziativa dell’arcivescovo di Campobasso-Bojano, mons. Giancarlo Maria Bregantini il primo raduno di eremite e eremiti italiani (come riferisce Vatican news). Circa quaranta tra eremite e eremiti, provenienti da tutt’Italia, si sono ritrovati per mettere in comune le proprie esperienze, raccontare le motivazioni che li hanno portati a scegliere questa vocazione, spiegare perché e come vi hanno aderito e descrivere il luogo dove svolgono la loro ascesi e il loro servizio alla Chiesa. L’incontro nasceva, per volere della diocesi, come un piccolo “Cammino sinodale specifico”, proprio perché fratelli e sorelle eremitiche potessero dare il loro contributo, redigere le loro proposte, in vista del Sinodo della Chiesa universale del 2023. I lavori, scanditi da celebrazioni eucaristiche e Lectio bibliche, si sono chiusi domenica 19 settembre con un messaggio rivolto a tutti gli eremiti in Italia, come segno di incoraggiamento e vicinanza, e alle Chiese particolari italiane, perché si aprano a questa nuova feconda vocazione. “Il fenomeno dell’eremitismo – ha spiegato mons. Bregantini – interroga la Chiesa su come rispondere al bisogno di spiritualità che si registra oggi nel tessuto quotidiano dei nostri fedeli”.
Il significato del primo raduno degli eremiti italiani può essere condensato nell’antico motto: “l’eremita è lontano da tutti, per poi essere vicino a tutti. Sta da solo, perché nessuno resti solo”.
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