LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

“Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due (…) E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone…” (Mc 6,7.8)

E’ una lettura didascalica del Vangelo quella contenuta in uno dei pannelli che l’artista tedesco Heinrich Füllmaurer dipinse per chiesa di St. Maienboef a Mömpelgard (oggi Montbéliard in Francia), realizzato intorno al 1540 costituito da un’edicola centrale e da tre paia di ali mobili per un totale di 157 immagini che possono essere lette come un libro e conservato al Kunsthistorisches Museum a Vienna.
La rappresentazione pittorica è integrata dai corrispondenti versetti biblici, in tedesco, in caratteri gotici. La tavola si alterna su due piani. In quello inferiore, Gesù è al centro che sta guarendo infermi e malati. Si noti il malato steso su un letto e la delicatezza del Signore che impone le mani…. A sinistra c’è uno dei discepoli, scalzo come il Maestro (le scarpe sono lì accanto) che depone la borsa, prima da partire con il compagno (dietro a lui, pure scalzo). E’ evidente il richiamo alla povertà evangelica in contrasto con la ricchezza ed il potere. Egli in primo luogo chiede di mettere piena fiducia in Dio, vivendo nella sobrietà e senza cercare con ansia mezzi di sussistenza quali il denaro o l’equipaggiamento. Nel secondo piano (in alto) ci sono scene di vita ordinaria, con i passanti al castello e il bel panorama lacustre sullo sfondo.
Don Orione diceva: “non arrossire mai del vangelo e della Chiesa. Diffondi lo spirito della bontà; abbi sempre il coraggio del bene.”

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