LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

“Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.” (Mc.16,19)
L’Ascensione è un tema molto sviluppato della storia dell’arte cristiana, come nella tavola di Pietro Perugino (dipinta tra il 1496 ed il 1500) ed ora conservata a Lione presso il Musée des Beaux-Arts.
Si possono cogliere due registri paralleli quasi non comunicanti. Nella parte superiore Cristo Risorto, che mostra i segni della Passione e sta ascendendo racchiuso in una mandorla circondata da putti, da serafini e cherubini e da un’orchestra di angeli musicanti, che lo accompagnano sospesi, leggiadri, su soffici nuvolette, che sembrano invitarci a cantare inni a Dio. L’Ascensione, infatti, è una festa, perché Gesù non abbandona i Suoi amici, anzi, mostra loro la vera strada, salendo al Cielo, con gli indici puntati verso il Padre. La Sua Presenza permane nella Chiesa, di cui Maria è figura e di cui gli Apostoli sono i primi testimoni.,
Nel registro inferiore il pittore colloca la Madonna tra gli Apostoli, i cui sguardi si intrecciano con Cristo, immersi in un bellissimo paesaggio, in cui si riconosce, in lontananza, una città fortificata sulla riva di un fiume che attraversa una valle circondata da montagne. Maria è posta al centro, nel cuore della Chiesa nascente. Attorno si notano gli apostoli, ai lati della Madonna con Pietro a sinistra (con il vestito giallo ed il simbolo delle chiavi) e Paolo dall’altra parte (con i loro simboli iconografici). Storicamente Paolo non poteva esserci, ma sono qui collocati come le due colonne della Chiesa primitiva.
“Ora io vivo di speranza: amore, gioia/e pace sono il frutto del dono celeste./Non guardo più verso il basso,/ma verso le altezze della vita.” (p. Benedetto Tosolini)

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