LA CHIESA NEL MONDO Le notizie ecclesiali della settimana a cura di Gian Paolo Cassano

PREGHIERA INTERRELIGIOSA IN URUGUAY
MONTEVIDEO – In occasione dell’insediamento del nuovo Capo dello Stato Luis Alberto Lacalle Pou lo scorso 1 marzo i rappresentanti di diverse religioni si sono uniti nella Cattedrale di Montevideo (il 2 marzo) per benedire i governanti e pregare per il bene di tutta la comunità nazionale. Il neo presidente, è stato eletto alla fine del 2019. Alla cerimonia interreligiosa hanno preso parte, tra gli altri, l’Arcivescovo locale, Card. Daniel Sturla accompagnato da diversi presuli cattolici, il vescovo anglicano Daniel Genoves, il pastore evangelico Jerónimo Granados, e i Rabbini Max Godet e Daniel Dolinsky. Presenti anche il presidente Pou e i suoi principali consiglieri, oltre ad un centinaio di fedeli.
CARD. OMELLA
MADRID – Il card. José Omella Omella è il nuovo presidente dei vescovi della Spagna. L’arcivescovo di Barcellona, Juan, 74 anni, è stato eletto lo scorso 4 marzo dalla plenaria dei presuli spagnoli. Prende il posto dell’arcivescovo di Valladolid, card. Ricardo Blázquez Pérez, giunto al termine del suo incarico. Nominati inoltre il vicepresidente nella persona dell’arcivescovo di Madrid, card. Carlos Osoro Sierra, i membri della Commissione esecutiva e i presidenti di commissioni e sottocommissioni. Resta segretario generale monsignor Luis Javier Argüello García, vescovo ausiliare di Valladolid, il cui mandato scade nel 2023.
NIGERIA: LIBERO IL SACERDOTE RAPITO
LAGOS – Padre Davide Echioda, sacerdote della diocesi di Otukpo, nello Stato di Benue, in Nigeria centrale, rapito domenica 1 marzo, mentre tornava da una celebrazione, è stato liberato lo scorso 4 marzo e sta bene. Nessun messaggio dai rapitori.
MATRIMONIO E FEDE
CITTA’ DEL VATICANO – E’ stato reso pubblico un documento della Commissione Teologica internazionale sul “Matrimonio in assenza di fede.” Il testo prende in esame la reciprocità tra fede e sacramenti, che oggi si trova in crisi nella pratica pastorale, analizzando in particolare le conseguenze di questa situazione sul matrimonio sacramentale. Il documento, in cinque capitoli, vuol mettere a fuoco il fatto che la reciprocità tra fede e sacramenti si trova oggi in crisi nella pratica pastorale.
COMECE
BRUXELLES – Compie 40 anni (nacque infatti il 3 marzo 1980) la Comece, la Commissione degli Episcopati della Comunità Europea come strumento di legame tra le conferenze episcopali e la comunità europea. Oggi ha il compito di monitorare il processo politico dell’Unione Europea e informare e sensibilizzare i cattolici europei sullo sviluppo della sua legislazione mantenendo un dialogo regolare con le istituzioni dell’Unione.
NO ALL’ABORTO
BOGOTA – Soddisfazione, ma anche cautela: sono i sentimenti espressi dalla Conferenza episcopale della Colombia (Cec) dopo che, nei giorni scorsi, la Corte Costituzionale si è dichiarata impossibilitata a modificare la legge vigente sull’aborto. La variazione richiesta mirava a depenalizzare l’interruzione volontaria di gravidanza, a prescindere dalle cause. La Corte ha motivato la sua decisione definendosi “organo giudiziario e non legislativo”. Di fatto, quindi, resta in vigore la normativa già esistente che permette legalmente l’aborto solo in tre casi: stupro, malformazione del feto e pericolo di vita per la madre.
FIACCOLA DELLA PACE
BUDAPEST – È arrivata in Ungheria la Fiaccola della pace già benedetta da Papa Francesco all’Udienza generale del 19 febbraio 2020. La fiaccola è giunta nella Basilica di Santo Stefano a Budapest accolta dal card. Péter Erdő, dal nunzio apostolico mons. Michael August Blume, dall’arciabate di Montecassino Donato Ogliari e dall’arciabate di Pannonhalma Cirill Hortobágyi che hanno concelebrato la Messa solenne. Pensata sin dal 1964, anno in cui Papa Paolo VI dichiara San Benedetto Patrono d’Europa, la “Fiamma per la pace e per l’Europa unita” parte ogni anno da Norcia per raggiungere uno dei Paesi europei per poi tornare in Italia, passando attraverso i Monasteri benedettini di Subiaco e Montecassino
TRE VESCOVI MEDIATORI DI PACE
MANILA – Nelle Filippine centrali, i leader del governo, della Chiesa e della società civile, hanno approvato una risoluzione che designa tre vescovi cattolici per condurre i colloqui di pace con il movimento dei ribelli New People’s Army, di matrice comunista. Secondo l’Agenzia Fides, sono tre vescovi dell’isola di Samar, nelle Filippine centrali: mons. Crispin Varques della diocesi di Borongan, mons. Emmanuel Trance della diocesi di Catarman e mons. Isabelo Abarquez della diocesi di Calbayog. I vescovi hanno il compito di guidare un team che avvierà nuovi dialoghi con i ribelli che hanno espresso la loro volontà di uscire dalla clandestinità.
SINODO 2022
CITTA’ DEL VATICANO – “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. È questo il tema quello della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che si terrà nel 2022. Il Papa ha indicato infatti nella sinodalità la strada maestra nella vita della Chiesa”.

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