NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano
Ancora casi di violenza nei confronti dei cristiani. Il primo caso è in Nigeria, dove giovedì 29 settembre Padre Emmanuel Dim, rettore del Seminario maggiore di Tansi è stato prima rapito e poi liberato. La notizia del rapimento – riferisce l’agenzia Agi – era stata diffusa dalla Fides, citando padre Hyginus Aghaulor della diocesi di Nnewi. Secondo padre Aghaulor, alle 19 di lunedì 26 settembre, lungo la strada Nkpologwu/Nimbo nello Stato di Enugu, alcuni pastori Fulani pesantemente armati hanno bloccato l’automobile sulla quale viaggiava padre Dim insieme ad altri due sacerdoti. “I tre preti stavano tornando da Nsukka a Onitsha e a Nnewi, quando sono stati attaccati”. Nell’assalto sono rimasti feriti gli altri due sacerdoti, in maniera più leggera, padre Ezeokana che insegna sia al Seminario Maggiore di Onitsha sia alla Nnamdi Azikiwe University di Awka. “Padre Chukwuemeka, cappellano del San Camillus de Lellis College of Health Science, presso la Nnamdi Azikiwe University, a Nnewi,è’ stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco ed è stato trasferito dall’ospedale di Enugu a quello di Nnewi”. Secondo la diocesi di Awka non è stato pagato alcun riscatto.
Un altro caso è successo in India, dove un cristiano pentecostale, impegnato in politica, è stato assassinato nei pressi di una chiesa a sud di Chennai, in Tamil Nadu (India meridionale). Come riferisce l’agenzia Fides, l’uomo si chiamava Dhanasekharan, aveva 34 anni e frequentava la chiesa pentecostale di Devasabha. La mattina del 2 ottobre si trovava in una sala di preghiera quando ha ricevuto una chiamata per partecipare alla preghiera in una chiesa di un’altra località. Uscito, è stato brutalmente aggredito da un gruppo di uomini armati di falci e armi da taglio. Secondo alcuni testimoni oculari, l’uomo ha cercato di fuggire, ma è stato inseguito e colpito a morte. Dhanasekharan era anche membro del Consiglio di un piccolo municipio locale, composto da sei villaggi, in qualità di appartenente al partito “Dravida Munnetra Kazhagam”.
Gian Paolo Cassano
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