De.Co.

OCCIMIANO (gpc) – Festa tra gastronomia, ciclismo e fotografia. Ecco gli ingredienti della giornata di domenica 2 ottobre. Innanzitutto la parte gastronomica, Sono quattro le specialità culinarie del paese che potranno fregiarsi del marchio De. Co. (DEnominazione COmunale) presentate – e degustate – domenica durante il pranzo nella Villa dei Marchesi Da Passano: due primi piatti – i “buoni agnolotti” del pastificio Zanardi e il risotto con salsiccia e barbera della Pro Loco – e altrettanti dolci quali “Il Biscotto di Cesare” della Bottega del Centro e la torronata, altro prodotto Pro Loco. Fra i commensali presenti all’evento, promosso dal Comune, anche i bikers di FIAB Monferrato AmiBici reduci dalla ciclo escursione della mattinata tra le colline monferrine nell’ambito dell’iniziativa “Tour della D. O. C.”, con tappe agli Infernot di Camagna, alle Cantine Valpane di Ozzano per l’assaggio del Grignolino offerto dal proprietario Pietro Arditi e al “Graffiti Festival” di Terruggia. In mattinata infatti i ciclisti della Fiab di Casale (ma anche provenienti da Novara, Ivrea, Torino, Pavia) si erano avventurati tar i dolci colli monferrini toccando Conzano, Camagna, Frassinello, Sala, Cellamonte, Terruggia….): Qui erano attesi dagli amici della Pro Loco che li hanno fotografati e salutati calorosamente.
Una sorta di festa di matrimonio tra le nuove De. Co. e la D.O.C. dopo che il tour, durante l’anno, aveva già vissuto altri tre momenti alla scoperta dei pregiati vini piemontesi, passando attraverso il Barbera della Cascina Gasparda di Olivola, l’Erbaluce di Caluso, il Barolo e il Nebbiolo dell’Enoteca Regionale di Grinzane Cavour. 
E’ toccato infine alla premiazione del Concorso fotografico “Occimiano 2016. Emozioni e colori”.
Il primo premio (Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti) è andato a Roberto Dambrosis (con l’opera “Time lapse”) per la “Semplicità e complessità nella capacità di definire le mutazioni e la vita del territorio.” Il 2° Premio (Comune di Occimiano) è andato a Silvia Miglietta (con l’opera “Lo sguardo del colore”) per “la sorpresa di un incontro tra i colori e i viventi. Il 3° premio (Fondazione Il Nuovo Futurismo) è andato ad Edoardo Mazzucco (con la foto “Senza titolo”) per “una bella presentazione pittorica della fotografia perché molto astratta; ha usato la macchina fotografica come un pennello sulla tela dal punto di vista compositivo. Il 4° Premio (Azienda Agricola San Martino di Occimiano) è andato a Paolo Berra per “la temperatura del gesto in una rigorosa geometria dell’immagine.” Il 5° Premio (delle Giurie) è andato ex aequo a Patrizia Battegazzore (con l’opera “Incanto”) per “la presenza del bambino in posizione meditativa accentua la profondità del paesaggio e della linea dell’orizzonte ed esprime una poesia delle luci soffuse” e a Massimiliano Simeti (con l’opera “Piacevole attesa”) per la “buona composizione, per l’equilibrio cromatico e una forma dinamica nello scatto, per l’inquadratura e per la poetica dello sguardo della bambina.” Infine la targa al gruppo fotografico più numeroso assegnata al GFM (Gruppo Fotografi Monferrini).
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