Grande Guerra

OCCIMIANO – (gpc) Sarà aperta fino a domenica 8 novembre la mostra “La grande guerra: raccolta di testimonianze 1915 – 1918”. Sarà visitabile in orario di ufficio, dalle 9.30 alle 12.30 (da lunedì a sabato) e domenica 8 dalle 10.00 alle 12.30. La Mostra è stata organizzata dal Comune di Occimiano in collaborazione con la sezione A.N.A. di Casale Monferrato e le Associazioni d’’Arma presenti nel territorio comunale ed è stata allestita presso la sala consiliare. Sono state raccolte (anche con la collaborazione della popolazione ed il prezioso contributo del collezionista dott. Gallesi) una serie di documenti e cimeli per ripercorrere l’evento della Grande guerra a 100 anni dall’entrata in guerra dell’Italia, tra cui una Bombarda gentilmente messa a disposizione dalla famiglia Cerutti, esposta davanti all’ingresso del Municipio.
L’inaugurazione è avvenuta sabato scorso 31 ottobre, con una cerimonia in piazza Carlo Alberto. Il sindaco m.a Veleria Olivieri ha messo in rilievo, come con il materiale raccolto ed esposto, fatto di cimeli, fotografie, lettere, si sia “cercato di rievocare la Grande Guerra attraverso una piccola carrellata di caratteri e di sentimenti che emergono dalle testimonianze di chi l’ha sentita raccontare dai suoi cari e da chi l’ha vissuta in prima persona.”
SI può così avere un’autentica fotografia della realtà di Occimiano, nel periodo fra il 1915 e il 1918. “erano partiti quasi tutti i ragazzi e gli uomini fra i 18 ed i 40 anni, diretti al fronte – ha ricordato il Sindaco – Alcuni di loro non se ne erano mai allontanati. Le loro lettere, strazianti per la consapevolezza del pericolo che traspare da alcune frasi, ci rivelano anche utili informazioni che ci permettono di ricostruire la vita degli occimianesi in quegli anni.”
Tutto questo ci aiuterà a ricordare che “gli anni della guerra, di qualsiasi guerra, non possono che essere momenti bui e tristi nella storia dell’uomo.”
E’ intervenuto anche il Presidente della Sezione ANA di Casale Monferrato Gian Luigi Ravera che ha ricordato come i soldati piemontesi morti durante la Grande Guerra siano più di quelli di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna messi insieme. Ha posto l’accento anche sulla necessità di restituire dignità e dare il giusto tributo alle migliaia di soldati fucilati solo per presunta insubordinazione, invitando i giovani di oggi, a mantenere la pace, svolgendo con il massimo impegno il loro dovere di figli e studenti.
Ha anche accennato al concorso nazionale “Il Milite … non più ignoto”, indetto da ANA e Ministero della Difesa e rivolto alle scuole di ogni ordine e grado per riportare alla luce il contesto umano, storico e culturale che ha caratterizzato il periodo del primo conflitto mondiale, attraverso il recupero dei dati e delle informazioni dei nomi incisi su un qualunque monumento ai caduti in un determinato territorio.
gpc

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