La parola di Papa Francesco

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

Nel mese di luglio sono sospese le udienze generali del mercoledì. Venerdì 3 luglio, però, il Papa ha incontrato in piazza san Pietro i partecipanti alla 38°convocazione di Rinnovamento nello Spirito, un evento di preghiera, spiritualità ed evangelizzazione, alla presenza di rappresentanti delle comunità cristiane di tutto il mondo.
Il Papa ha chiesto al Signore di inviarci lo Spirito Santo, affinché “ci insegni tutto quello che Gesù ci ha insegnato” e ci dia memoria “di quello che Gesù ha detto”, perché “è quello che dà i carismi, che fa le differenze nella Chiesa” e che “fa l’unità”. Infatti “l’unico insostituibile nella Chiesa è lo Spirito Santo e l’unico Signore è Gesù”. Le divisioni tra i cristiani, quindi, sono “una contro-testimonianza”. Per questo ha ricordato che “l’unità dei cristiani è opera dello Spirito Santo e dobbiamo pregare insieme. L’ecumenismo spirituale, l’ecumenismo della preghiera. ‘Padre, io posso pregare con un evangelico, con un ortodosso, con un luterano?’ Devi, devi: avete ricevuto lo stesso Battesimo”. D’altra parte la realtà di oggi e i nostri martiri ci uniscono in un “ecumenismo del sangue”, ricordando l’uccisione di 23 egiziani copti in una spiaggia  della Libia.
Al Rinnovamento ha chiesto di proseguire l’impegno per i poveri ed i bisognosi, nell’unità e nella diversità, secondo “il modello del poliedro che riflette la convergenza di tutte le parti”; se “questa corrente di grazia non finisce nell’oceano di Dio, lavora per sé stessa” e ciò è opera del maligno, “del padre della menzogna”. Come pure la vanità che tenta chi ha il potere.
Anche nella Chiesa è conveniente che tutti i servizi “abbiano una scadenza” nel tempo. Solo “in alcuni Paesi dove esiste la dittatura” ci sono leader “a vita”. Francesco ha concluso esortando i presenti ad investire nelle “relazioni artigianali”, di tutti i giorni, invece che in quei “grandi raduni che spesso finiscono lì” e, benedicendo le Bibbie dei fedeli, ad avere sempre in tasca il Vangelo.
L’incontro è stato inoltre segnato dalle voci di Andrea Bocelli, Noa, Don Moen e di altri artisti internazionali che si sono intrecciati alle testimonianze da tutto il mondo, per un ‘concerto in preghiera’ centrato sul dramma delle persecuzioni religiose in Medio Oriente, in Asia e in altre parti del mondo.
Gian Paolo Cassano

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