Palermo

OCCIMIANO – Sono tornati “caricati” dalla bella esperienza (che anche quest’anno si è ripetuta) della partecipazione a Palermo alle manifestazioni  per il 18° anniversario fella morte dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
C’erano Barbano Matteo, Bellomo Silvia, Bergo Andrea, Finotti Alice, Tonetti Maria e Volta Eleonora (in rappresentanza del Consiglio Comunale dei bambini e dei ragazzi di Occimiano),  accompagnati dai consiglieri comunali Aceto Emanuela, Delodi Beatrice, Figazzolo Daniela e Perracino Francesco.
Sbarcati nel capoluogo  siciliano con la “Nave della Legalità” i giovani studenti, insieme a  migliaia di studenti italiani di ogni ordine e grado, avevano aderito all’iniziativa intitolata “Un patto per la Legalità”, voluta dal Ministero dell’Istruzione con l’appoggio della “Fondazione Giovanni e Francesca Falcone”.
Nella mattinata di domenica 23 maggio a Palermo alcuni hanno partecipato nell’Aula Bunker, ad un incontro sulla  “legalità”  con filmati sulla vita di Falcone e Borsellino, arricchiti dai commenti di Maria Falcone, Maria Stella Gelmini, Alfano, Grano, Maroni….
Altri  in Piazza Magione hanno partecipato all’esibizione delle scuole di Palermo in balli, musiche e canti contro la mafia e con l’intervento di  Don Ciotti che ha evidenziato ancora una volta  il vero senso di questa lotta, per continuare a dare un significato alla parola “legalità” e per dimostrare che anche i ragazzi possono contribuire, nel loro piccolo, alla vincere la mafia e far crescere i valori della legalità a partire dalla scuola.
Nel pomeriggio due cortei in partenza da diversi luoghi di Palermo (Aula Bunker, Via d’Amelio) sono confluiti verso l’albero Falcone, ritrovandosi insieme al procuratore Grasso, ad altri magistrati e alla sorella di Falcone, al suono della tromba con il “Silenzio”, interpretato dalla Polizia di Stato.
Nel cuori di giovani – commentano a caldo – rimarranno sempre i flash dei momenti più significativi ed emozionanti che abbiamo vissuto, con la volontà, la speranza e la convinzione che anche noi possiamo fare qualcosa impegnandoci quotidianamente li dove si vive e come confermava lo striscione che abbiamo portato: “Noi ci siamo, con l’impegno di sempre”.
Gian Paolo Cassano

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