TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Dalla Gioconda alla Pietà di Michelangelo, ai Bronzi di Riace. Storie di viaggi e di bellezza analoghe a quelle di altri capolavori, protagonisti di “100 opere d’arte tornano a casa” (Rai tre, domenica, ore 13), il programma ideato e condotto da Duilio Giammaria, realizzato in convenzione con il Ministero della Cultura e la Direzione Generale Musei MiC che documenta il progetto di restituzione di opere d’arte che dai depositi dei grandi musei italiani vengono esposte nelle sale dei musei ubicati nei territori d’origine, un progetto ideato e fortemente voluto dal ministro della cultura, Dario Franceschini. Un programma di restituzioni che segue tutto ciò che riguarda il viaggio di dipinti, sculture e disegni, “da chiodo a chiodo”, per raccontare non solo l’itinerario delle opere, ma anche curiosità di realizzazione e che riguardano gli artisti così come le professioni dell’arte, tra direttori, storici dell’arte, archeologi, restauratori. Le opere tornano così nel loro luogo di appartenenza, perché l’artista o il reperto erano originari di quella città o l’opera ha un particolare legame con il posto.
Sarà dedicata a Oriana Fallaci la terza puntata di RIBELLI, il programma condotto da Emma D’Aquino, in onda sabato 24 settembre su Rai 3 alle 15.10. Una donna forte e coraggiosa, ma soprattutto ribelle. Amata e odiata. Protagonista nei grandi conflitti internazionali come inviata di guerra. Famosi i suoi reportages dal Vietnam. Discusse le sue interviste con la storia con leader politici quali Kissinger, Khomeini e Gheddafi. Figlia di un partigiano nella Firenze degli anni della seconda guerra mondiale, l’Oriana cresce con profondi valori di libertà e dignità che saranno il marchio di tutta la sua vita professionale e umana.
L’acqua è al centro della vita. L’acqua è al centro dell’energia pulita. In un viaggio che parte dall’Alta Valtellina, Visioni, il programma di approfondimenti culturali di Rai 5 in onda in prima visione domenica 18 settembre alle 21.15, segue il “filo dell’acqua” che dai bacini delle dighe di Cancano, che quest’anno compiono 100 anni, arriva fino alle centrali idroelettriche di Grosio e di Grosotto, dove viene prodotta l’energia elettrica che accende la città di Milano e le sue fabbriche.

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