Pomaro S. Spina

POMARO M. – (gpc) E’ stato un giorno di grande festa, nella solennità di Pentecoste per la S. Spina (la cui reliquia, custodita in parrocchia, ci rimanda alla passione e croce del Signore) che, come vuole la tradizione, si rinnova ogni anno in questa occasione. La devozione alla Santa Spina è profondamente radicata nello spirito e nella tradizione del paese e della parrocchia. Infatti la preziosa reliquia, ritenuta una piccola parte della corona di spine di Gesù, giunse a Pomaro, grazie ad un monaco pomarese che nel XIII secolo a Venezia ricevette una sacra spina da un notabile della corte del doge Enrico Dandolo. Secondo ipotesi formulate da qualche storico il monaco pomarese potrebbe essere stato un cistercense di Lucedio che troviamo in Oriente con il marchese Bonifacio di Monferrato e che poi venne consacrato vescovo di Ivrea.
Così domenica scorsa la bella Chiesa parrocchiale (del XIII secolo) è stata festosamente addobbata a festa con grande cura (da Mirella Capra, infaticabile come sempre con l’aiuto di Bruna, Maria …).
L’amministratore parrocchiale, nell’omelia, ha posto in evidenza come la celebrazione si ponga attorno a due poli: quello della redenzione del Signore nella sua offerta sulla Croce (particolarmente richiamata dalla reliquia) e dell’effusione dello Spirito Santo che ci renda capaci di comprendere le esigenze dell’amore del Signore e a portare la croce come discepoli, rendendoci capaci di portare il buon annunzio del Vangelo a tutti.
La S. Messa è stata preceduta dalla processione per le vie del paese portando la reliquia della S. Spina tra canti e preghiere. La novità di quest’anno è stata segnata dalla presenza dei Cavalieri dell’Ordine della Lancia, in armatura medioevale, che hanno fatto rivivere il suggestivo viaggio della S. Spina da Gerusalemme a Pomaro.
Quest’anno per l’occasione la festa ha avuto anche un rilievo esterno con la presenza di diversi banchetti espositivi (prodotti artigianali, giocattoli, antiquariato ecc.); la SOMS ha anche organizzato il pranzo mentre il gruppo astrofilo ha proposto l’osservazione della macchie solari. C’è stata anche l’esibizione di maestri di Kendo provenienti da Alessandria. C’era anche uno spazio-gioco per i bambini con i giochi gonfiabili . Il ricavato della giornata è stato poi devoluto a scopo benefico all’Hospice mons. Zaccheo di Casale.
Un grazie riconoscente va ai numerosi presenti e a tutti coloro che hanno preparato con affetto ed impegno per la buona riuscita della festa.
La S. Messa è stata accompagnata all’organo (di recente restaurato) da Andrea Bonzano; lunedì 25 maggio, poi, come da tradizione, è stata celebrato la S. Messa votiva (in onore alla S. Spina).
gpc

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