NESSUNO NE PARLA (O QUASI)

NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

Domenica 20 dicembre, per la seconda volta dal 2012, la Slovenia ha detto no all’equiparazione delle unioni omosessuali al matrimonio tra un uomo e una donna e alla possibilità che coppie dello stesso sesso possano adottare bambini. Contro la legge che introduceva il nuovo diritto di famiglia, si è espresso il 63,3% degli sloveni che si sono recati alle urne per il referendum abrogativo. Ampiamente superato il quorum del 20% degli aventi diritto al voto. Decisiva la mobilitazione dal basso dei movimenti pro-family e anche della Chiesa locale, come conferma, alla Radio Vaticana, il vescovo ausiliare di Lubiana, mons. Franc Sustar.
“Posso salutare con la gioia nel cuore dopo questa vittoria del referendum sulla famiglia, perché sembrava una vera battaglia, non solo negli ultimi mesi ma già da qualche anno: due anni e mezzo fa c’era già stato un referendum che aveva rifiutato una legge che voleva cambiare l’impostazione della famiglia. Poi, adesso è venuto un governo nuovo, ancora più a sinistra e alcuni mesi fa, hanno preso la stessa legge con lo stesso contenuto. Allora sono state avviate le iniziative per svolgere un referendum contro questa legge votata dal Parlamento. (…) E’ stata veramente una lotta, perché il governo ha parteggiato per questa legge mentre dall’altra parte ci sono state molte iniziative civili, molti movimenti cristiani, cattolici ma anche altri movimenti non legati alla Chiesa, di gente però che ha riflettuto sul valore della famiglia intesa nel senso tradizionale. Tante discussioni, tanti convegni ma anche tanta, tanta preghiera. Molte iniziative ci sono state, che però non sono risaltate pubblicamente.
Gian Paolo Cassano

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