LA CHIESA NEL MONDO Le notizie ecclesiali della settimana a cura di Gian Paolo Cassano

CATTOLICI NEL MONDO
CITTA’ DEL VATICANO – Sono 1 miliardo e 300 milioni i cattolici nel mondo. (6% in più rispetto al 2013).E’ ciò che emerge dall’Annuarium Statisticum Eccleasiae 2018 e che rileva un aumento dell’incidenza dell’azione pastorale in Africa e Asia, nel primo quinquennio di Pontificato di Papa Francesco I nuovi dati dell’Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa aggiornati registrano un aumento nel numero dei vescovi ed un calo quello di sacerdoti, religiosi, suore e seminaristi.
PREGHIERA PER LA FINE DELLA PANDEMIA
CITTA’ DEL VATICANO – La preghiera del Papa in Piazza San Pietro venerdì 27 marzo per la fine della pandemia di coronavirus ha riunito tante persone di fedi e ideali diversi. E in molti si sono ritrovati più vicini.
Una preghiera silenziosa, in una piazza deserta riempita di credenti e non credenti di tutto il mondo. È una preghiera universale quella che fa uscire dal cuore non le nostre parole ma i gemiti inesprimibili dello Spirito. In quella piazza vuota si sono sentite le lacrime dell’umanità. Si è visto il pianto di atei e agnostici davanti ad un Crocifisso sanguinante e il grido d’aiuto dei figli accanto all’icona di una madre. Siamo così diversi, ma quando si scatena la tempesta e gridiamo “Siamo perduti!” ci scopriamo così uguali, così simili nella nostra fragilità, così uniti da un destino comune, perché ci ritroviamo insieme nella stessa barca, fratelli e sorelle “di poca fede”.
PREGHIERA ECUMENICA IN TERRA SANTA
GERUSALEMME – Uniti nella preghiera, per invocare la fine della pandemia da Coronavirus. Lo scorso 26 marzo i rappresentanti di ogni religione si sono trovati al municipio della Città Santa, di fronte al New Gate, ad un passo dal Patriarcato Latino e dalla Custodia di Terra Santa, per recitare una preghiera ciascuno secondo la propria tradizione. Presente l’arcivescovo Pierbattista Pizzaballa, amministratore apostolico del Patriarcato latino di Gerusalemme.
CHIESA E CORONAVIRUS
CITTA’ DEL VATICANO – Di fronte all’emergenza sanitaria scatenata dalla pandemia di Covid-19, la Chiesa ha attivato tutte le sue dimensioni, materiali e spirituali, senza dimenticare i più poveri e vulnerabili, in una grande gara di solidarietà e cura. Una carità che ha mille aspetti, mille volti, fino ad arrivare al sacrificio estremo della propria vita, come tanti medici, suore e preti stroncati dal Covid-19, ai quali il Papa in più di una Messa a Santa Marta ha rivolto il suo pensiero. Tra i destinatari delle opere di carità messe in campo dalla Chiesa ci sono i malati, ma anche i lavoratori precari, le famiglie disagiate, gli anziani soli che non possono nemmeno uscire a fare la spesa e i “preferiti di Dio” che la crisi in atto rischia di far cadere nel dimenticatoio.
PREGHIERA IN CONGO
BRAZZAVILLE – Il Coordinamento per il cambiamento di mentalità (Ccm) della Repubblica Democratica del Congo ha stabilito che tutti i congolesi osservino, a partire dal 26 marzo, quattro giorni di digiuno e preghiera. Rispondendo all’appello del capo dello Stato Félix Tshisekedi, che ha invitato tutte le confessioni religiose a implorare la misericordia di Dio per fermare l’epidemia di covid-19, l’organismo creato lo scorso anno dallo stesso Tshisekedi per la prevenzione, la sensibilizzazione e la lotta contro tutti gli antivalori, ha stabilito anche un programma per tutto il territorio nazionale. Vengono proposti due momenti nell’arco della giornata, a mezzogiorno e alle 18; non occorre radunarsi, ma ciascuno, ovunque si trovi, è invitato a fermarsi in preghiera per cinque minuti. A mezzanotte saranno invece “gli uomini di Dio” a chiedere la misericordia dell’Onnipotente.
ABOLITA PENA MORTE
DENVER – Il Colorado ha abolito la pena di morte. La firma, il 23 marzo, sul disegno di legge SB20-100, l’ha apposta il governatore Jared Polis. Il Colorado diventa, così, il 22° Stato degli Usa ad abrogare la pena capitale. Immediato il plauso dei vescovi locali che, in una dichiarazione pubblicata sul loro sito web, definiscono “storico” il provvedimento legislativo approvato che “apporta un importante cambiamento” alla legge dello Stato. Scrivono i vescovi: “Crediamo che la vita umana sia sacra dal concepimento e fino alla morte naturale. Crediamo che, poiché Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza, non è possibile perdere la dignità conferita alla vita: siamo fratelli e sorelle di Gesù, anche se abbiamo commesso grandi crimini o peccati”.

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