LA BELLEZZA NELLA PAROLA

“La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi”. (2 Cor 13,13)

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L’espressione paolina (che la liturgia iniziale dell’Eucaristia ripropone) esprime la nostra fede in Dio Uno e Trino. Ora il tema della S.S. Trinità è proposto da una singolare interpretazione di Lorenzo Lotto di un’altissima qualità artistica. L’opera venne realizzata tra il 159 ed il 1520 per la chiesa della S.S. Trinità di Bergamo ed ora è conservata al museo Adriano Bernareggi della medesima città. Da un punto di vista iconografico la pala spicca come una delle più fantasiose invenzioni del grande artista (uno dei principali esponenti del Rinascimento veneziano) e per questo speso imitata dagli artisti locali. Il Lotto si manifesta in tutta la sua grande preparazione teologica frutto dell’intensa lettura, studio e interpretazione delle S.Scritture. Gesù è infatti raffigurato nella gloria del cielo dentro un cerchio di nubi, come nelle scene della trasfigurazione. Poggia i piedi su due cerchi paradisiaci e allarga le braccia per mostrare le ferite della passione, tra lo sfolgorio del panneggio volante, mentre sopra di lui vola la colomba dello Spirito Santo. La parte più straordinaria è però l’apparizione di Dio Padre, perché, invece della divinità umanizzata, evocata magari da una mano benedicente che scende dal cielo, come era d’uso raffigurare, Lotto lo rappresentò come un’entità di pura luce, che si materializza alle spalle del figlio, sollevando le braccia, in un concerto di gesti di estrema efficacia. Chiaro il riferimento al Deuteronomio (“Voi non avete visto nessuna immagine, sentite solo una voce”, Dt. 4,12) o all’Esodo (“Tu non puoi contemplare la mia faccia, perché nessun uomo può contemplare me e restare vivo” – Es 33,20). La luce dell’emanazione divina invade la tela, in maniera talmente abbagliante da far apparire, per contrasto, scure e grigiastre le nubi, per non parlare del paesaggio alla base, che si assesta come una macchia d’ombra. Il Figlio è l’immagine del Padre che lo avvolge con la sua luce, evidente amore verso il suo popolo attraverso il mistero della salvazione.

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