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Archivio di Gennaio 2021

LA BELLEZZA NELLA PAROLA a cura di gpc

Sabato 30 Gennaio 2021

“Chi è mai questo ? (….) Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono” (Mc. 1.27). Il racconto della guarigione (nella sinagoga di Cafarnao) è ben rappresentato in una delicatissima miniatura, facente parte del libro “Les très riches heures” del duca di Berry è uno dei più ricchi manoscritti miniati del XV secolo giunti sino a noi. Il codice contiene la Liturgia delle Ore, con un grandioso programma decorativo che impegnò diversi artisti, tra cui il fiammingo Jan van Eyck, Jean d’Orléans, con i suoi collaboratori, e i fratelli Limbourg. Il manoscritto delle “Très belles Heures de Jean de Berry” è una delle più alte testimonianze della cultura tardogotica europea. Il volume era eccezionale, sia per la mole di pagine, sia per la grandiosità del programma decorativo, ma venne successivamente diviso ed una parte di esso è ora conservata a Torino.
I tratti della miniatura sono molto delicati e sono interpretabili nell’arte cristiana del Medioevo come illustrazione pratica del Vangelo, come una “Biblia pauperum”.
Emerge la figura di Gesù, dove si evidenzia (attraverso al manto blu, il nimbo crociato, la figura erette benedicente) la sua divinità. E’ Lui Colui che libera dal male. Gli occhi fissi del Signore sono sul ragazzo, dal quale sta uscendo il diavoletto (brutto e scuro, sopra di lui), abbracciato da chi (il padre ?) lo ha riavuto sano e salvo. Ad assistere la scena l’artista pone dei personaggi vestiti in modo orientale (scribi, dottori della legge….) che assistono stupiti al miracolo all’ingresso della sinagoga (reinterpretata come una chiesa cristiana). E’ Lui il Signore che ci libera dal male.
“Accendi la lampada e spegni/i ragionamenti nella tua testa./ Perché LUI entra dal cuore./È l’unica porta che può riceverlo”. (don Antonio MAZZI, Preghiere di un prete di strada).

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Avvisi della Parrocchia S. Valerio Occimiano

Mercoledì 27 Gennaio 2021

PARROCCHIA S. VALERIO
OCCIMIANO
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DOMENICA 17 gennaio 2021

* S. Messe nella settimana:
• Lunedì 18 gennaio: 18,00
• Martedì 19 gennaio: ore 18,00
• Mercoledì 20 gennaio: ore 18,00
• Giovedì 21 gennaio: ore 18,00
• Venerdì 22 gennaio: ore 18,00 (San Valerio)

* Preghiera per l’unità dei cristiani
• 18-25 gennaio: Ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani

* Vespri
• Lunedì 18 gennaio (ore 17,45) - segue: S. Messa

* San Valerio 2021
• Triduo di preparazione: 19 (ore 18,00), 20 (ore 18,00) e 21 gennaio
• Giovedì 21 gennaio: - ore 17,30: Primi vespri
- ore 18,00: S.Messa
• Venerdì 22 gennaio: - S. Messa solenne: ore 18,00
- Benedizione delle spighe di grano
- Quadri di San Valerio
- Consegna spiga d’argento
- Offerta germi di grano
- Presenza dei Cavalieri dell’Ordine S.S. Maurizio e Lazzaro
- Presentazione Leva
- Esposizione collezione occimianesi
- Benedizione del paese

* Domenica 31 gennaio:
• Festa di san Giovanni Bosco
• Giornata mondiale malati di lebbra: vendita del miele solidale pro malati di lebbra

* Devozione delle “tre Ave Maria”
• In questa settimana offriamo la 3° Ave Maria “per seguire Gesù e ritrovare in Lui speranza e slancio spirituale.”

20 anni di parrocchia

Mercoledì 27 Gennaio 2021

OCCIMIANO – Sono passati 20 anni dall’inizio come parroco di don Gian Paolo Casano ad Occimiano. In realtà già dal 1999 il Vescovo l’aveva nominato amministratore parrocchiale in sostegno al prevosto don Alessandro Gatti, le cui condizioni di salute erano andate peggiorando.
Don Gian Paolo aveva voluto fosse proprio la coincidenza con la festa di san Valerio a segnare il suo ingresso ufficiale in Parrocchia (venne accompagnato dal Vescovo mons. Germano Zaccheo). Così al termine della S.Messa il Sindaco m.a Valeria Olivieri ha voluto ringraziare il sacerdote con un breve discorso in cui ha espresso e consegnato una targa (con pergamena) per evidenziare il ricordo.

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Leva del 2003

Mercoledì 27 Gennaio 2021

OCCIMIANO (gpc) – Quest’anno i giovani diciottenni hanno scelto la festa di san Valerio per presentarsi alla comunità. E’ ciò che avvenuto venerdì 22 gennaio per i giovani della leva del 2003, partecipando all’Eucaristia. Ciò è avvenuto sia all’inizio della S.Messa, quando chiamati dal prevosto, singolarmente hanno offerto una spiga di grano al S. Patrono, sia al termine, plaudendo alla scelta opportuna della data anche da parte del sindaco con la foto ricordo e facendo scorrere sullo schermo predisposto ad hoc le foto dei nuovi diciottenni. Il prevosto, nell’Omelia, richiamandosi al Santo, lo ha presentato come esempio per i giovani, invitandoli ad accogliere la sfida di costruire la propria vita accogliendo l’invito del Vangelo.
I giovani della leva del 2003 di Occimiano (insieme con alcuni di S. Maurizio di Conzano, Roncaglia, Frassineto Po, Camagna.) quest’anno sono diciassette, intenzionati più che mai a dare il loro positivo contributo di maturità. Li ricordiamo: Davide Baldasso, Jlenia Berto, Alessandra Castellini, Nicola Corona, Liridon Djelili, Valentina De Faveri, Alice De Simone, Edoardo Gatto, Luca Guaschino, Clement Kamathe Kalondero, Edoardo Manassero, Paola Montaldi, Maria Teresa Negri, Alessia Ottone, Sofia Pasquali, Alessandro Spedo, Benedetta Vettoretto.

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Festa patronale di san Valerio

Mercoledì 27 Gennaio 2021

OCCIMIANO – (gpc) E’ stata assegnata alla memoria di Franco Delodi ed al gruppo alpini e protezione civile per la dedizione al servizio della comunità, specie in questo periodo segnato dal covid 19, la Spiga d’argento, il riconoscimento che ogni anno in occasione della festa di san Valerio la Parrocchia assegna in segno di gratitudine per il bene operato. E’ ciò che è avvenuto venerdì scorso 22 gennaio, nella festa del S. Patrono. Il suo esempio e la sua dedizione (ha ricordato il prevosto nell’omelia) devono lasciare il segno, riconoscendo la sua opera di evangelizzatore e testimone di queste nostre terre: ha poi indicato la sua capacità di discernimento, nutrito dalla preghiera, per cogliere il progetto del Signore e viverlo in pienezza. Numerosa la partecipazione dei fedeli, per un momento centrale della vita di una comunità, a cominciare dalle autorità, con il Sindaco Valeria Olivieri (che festeggiava anche il proprio onomastico), vice sindaco, consiglieri, il vice presidente delle provincia di Alessandria (in rappresentanza del presidente Baldi), il consigliere provinciale Stefano Zoccola, il comandante della stazione dei Carabinieri lgt. Antonio Caputo. Per le misure legate alla prevenzione della pandemia non ha potuto essere presente la delegazione dei Cavalieri dell’Ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro. Da non dimenticare la presenza degli “araldi di san Valerio” (i bambini che fanno la Prima Comunione) con un vestito rosso e dei giovani della leva del 2003, nell’anno delle loro maturità.
Con l’occasione è stata assegnata la spiga d’argento alla memoria di Franco Delodi ed al gruppo alpini e protezione civile per la dedizione al servizio della comunità, specie in questo periodo segnato dal covid 19. Per questo motivo quest’anno è saltata la preparazione dei pani (le spighe di san Valerio) preparate dalle mamme, mentre è stata esposta la bellissima collezione di oggetti legati alla tradizione natalizia (grazie alla disponibilità di due signore occimianesi).
Sono state benedette due nuove opere degli “Artisti per San Valerio” che vanno ad arricchire la Galleria di san Valerio (diretta da Pier Giorgio Panelli) che quest’anno interpretano la “spiga di grano” (che ricorda il miracolo del campo matura in mezzo alla neve, legato alla vita di san Valerio) come elemento simbolico, opera della prof.sa Lucia Caprioglio (che lavora a Torino, ma con origini monferrine) e del prof. Raffaele Di Francisca (di Saronno). C’è stata poi l’offerta dei primi germi di grano, da parte dei bambini.
La celebrazione si è conclusa con la benedizione del paese con la reliquia del Santo, uscendo fuori sulla porta della Chiesa, perché protegga la comunità delle conseguenze dell’epidemia.

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NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Mercoledì 27 Gennaio 2021

Nell’annuale rapporto di Oxfam emerge come il covid abbia reso più grave la disparità tra ricchi e poveri. Ne ha parlato anche Vatican news.
Nel rapporto dall’ organizzazione non governativa, presentato in occasione dell’apertura del Forum di Davos, (dal significativo titolo “Il virus della disuguaglianza”) si registra, per la prima volta in un secolo, un aumento del divario economico tra ricchi e poveri contemporaneamente in quasi tutti i Paesi.
Così, mentre le mille persone più ricche del mondo hanno recuperato, in appena nove mesi, tutte le perdite che avevano accumulato per l’emergenza coronavirus, i più poveri per riprendersi dalle catastrofiche conseguenze economiche della pandemia, potrebbero impiegare più di dieci anni. Questo il punto principale evidenziato dal rapporto Oxfam dal titolo: “Il virus della disuguaglianza”.
Elaborando i dati aggiornati sui patrimoni e sui redditi, confrontandoli tra loro, si evidenzia, ad esempio, il caso dei primi dieci super ricchi del mondo che hanno visto aumentare i loro fondi di 540 miliardi di dollari dall’inizio della pandemia. E’ una somma che sarebbe più che sufficiente (denuncia l’Oxfam) a pagare il vaccino per tutti gli abitanti del pianeta !
La stessa Banca Mondiale prevede che, mancando un’azione adeguata da parte dei vari governi, entro il 2030, oltre mezzo miliardo di persone vivranno in povertà (con un reddito inferiore a 5,50 dollari al giorno)
Il virus ha anche acuito le disuguaglianze economiche, sociali, razziali e di genere preesistenti. In particolare le donne, che rappresentano oltre il 70% della forza lavoro impiegata in professioni sanitarie o lavori sociali e di cura, sono più esposte sia per la sanità sia per la tutela del reddito. Oxfam mette poi in risalto che il Covid uccide anche in modo disuguale. I brasiliani di ascendenza africana hanno il 40% di probabilità in più di morire di coronavirus rispetto alla popolazione bianca; negli Stati Uniti, 22.000 cittadini afroamericani e latino-americani sarebbero ancora vivi se il loro tasso di mortalità fosse stato uguale a quello dei bianchi.
Il rapporto cerca però di trovare delle soluzioni per rendere meno profonde queste divisioni. Tra le proposte quella di una tassa temporanea sugli extra-profitti maturati da 32 multinazionali durante la pandemia e che avrebbe generato 104 miliardi di dollari nel 2020, un ammontare di risorse equivalente a quello necessario per garantire, nei Paesi a medio e basso reddito, indennità di disoccupazione a tutti i lavoratori e supporto finanziario per bambini e anziani.

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO a cura di Gian Paolo Cassano

Mercoledì 27 Gennaio 2021

L’udienza generale di mercoledì 20 gennaio è stata dedicata all’unità dei cristiani (siamo nel cuore dell’Ottavario di preghiera dal 18 al 25 gennaio) ribadendo che “in questo tempo di gravi disagi è urgente accantonare i particolarismi per favorire il bene comune”, essendo testimoni di unità con la propria vita, capaci di “perseverare nell’amore”, senza sfiducia e senza stancarsi perché si continui a procedere sul cammino intrapreso. Si è così soffermato sullo “scandalo delle divisioni” tra i cristiani, che sono anche nel cuore dell’uomo e nella discordia seminata dal “divisore”, Satana, la cui arma più potente è il chiacchiericcio che separa famiglia, amici e comunità cristiana.
“La via di Dio è un’altra: ci prende come siamo, ci ama tanto, ma ci ama come siamo e ci prende come siamo; ci prende differenti, ci prende peccatori, e sempre ci spinge all’unità.” Di qui l’invito a verificare se “alimentiamo la conflittualità o lottiamo per far crescere l’unità con gli strumenti che Dio ci ha dato: la preghiera e l’amore”. Francesco ha evidenziato come il Signore non abbia comandato l’unità ma abbia “pregato il Padre per noi, perché fossimo una cosa sola”, a ricordarci che “l’unità è anzitutto un dono, è una grazia da chiedere con la preghiera.” Certo questa è difficile da custodire e spesso “la radice di tante divisioni che ci sono attorno a noi (…) è dentro di noi”. Lo afferma il Concilio Vaticano II: “la soluzione alle divisioni non è opporsi a qualcuno, perché la discordia genera altra discordia. Il vero rimedio comincia dal chiedere a Dio la pace, la riconciliazione, l’unità.” (Gaudium et spes, 10) Il Papa riconosce che preghiamo poco (o forse mai) per l’unità dei cristiani. “Eppure da essa dipende la fede nel mondo; il Signore infatti ha chiesto l’unità tra noi perché il mondo creda.” Il mondo, però, crederà solo se la nostra vita sarà testimonianza di amore “che ci unisce e ci fa vicini a tutti”. La preghiera è necessaria “perché l’unità prevalga sui conflitti. È urgente accantonare i particolarismi per favorire il bene comune, e per questo è fondamentale il nostro buon esempio: è essenziale che i cristiani proseguano il cammino verso l’unità piena, visibile.” In questo anni sono stati fatti progressi nel cammino dell’unità dei cristiani ma occorre “perseverare nell’amore e nella preghiera, senza sfiducia e senza stancarsi”, perché non si torna indietro. “Pregare significa lottare per l’unità. Sì, lottare, perché il nostro nemico, il diavolo, come dice la parola stessa, è il divisore. Gesù chiede l’unità allo Spirito Santo, a fare unità. Il diavolo sempre divide. Sempre divide, perché è conveniente per lui dividere. Lui insinua la divisione, ovunque e in tutti i modi, mentre lo Spirito Santo fa sempre convergere in unità. Il diavolo, in genere, non ci tenta sull’alta teologia, ma sulle debolezze dei fratelli. È astuto: ingigantisce gli sbagli e i difetti altrui, semina discordia, provoca la critica e crea fazioni.” Seguire il Signore significa percorrere la strada dell’unità che vince sulla conflittualità. “Allora scopriamo che i cristiani di altre confessioni, con le loro tradizioni, con la loro storia, sono doni di Dio, sono doni presenti nei territori delle nostre comunità diocesane e parrocchiali. Cominciamo a pregare per loro e, quando possibile, con loro. Così impareremo ad amarli e ad apprezzarli.”
Infine il Pontefice ha rivolto un appello a Stati e cittadini (nella prospettiva della ratifica del Trattato per la proibizione degli armamenti atomici) perché l’umanità ha bisogno di pace e cooperazione con l’impegno di tutti. Il Trattato, che rende illegali l’uso, la minaccia, il possesso e lo stazionamento delle armi atomiche, è il “primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che vieta esplicitamente questi ordigni, il cui utilizzo ha un impatto indiscriminato: colpisce in breve tempo una grande quantità di persone e provoca danni all’ambiente di lunghissima durata.”
All’Angelus domenica 24 gennaio ha evidenziato come l’invito alla conversione e a credere nel Vangelo significhi vivere ogni giorno della propria vita come “tempo di salvezza.” Per questo ha esortato a considerare come “il tempo in cui poter accogliere la redenzione” nella nostra vita sia breve. “E la vita è un dono dell’infinito amore di Dio, ma è anche tempo di verifica del nostro amore verso di Lui. Perciò ogni momento, ogni istante della nostra esistenza è un tempo prezioso per amare Dio e per amare il prossimo, e così entrare nella vita eterna”. La salvezza, però, “non è automatica”, ma è “risposta libera” ad un dono che conduce a cambiare la visione del mondo: “è un dono d’amore e come tale offerto alla libertà umana”, perché “un amore senza libertà non è amore; può essere interesse, può essere paura, tante cose, ma l’amore sempre è libero è ed essendo libero e richiede una risposta libera: cioè richiede la nostra conversione. Si tratta cioè di cambiare mentalità – questa è la conversione, cambiare mentalità - e di cambiare vita: non seguire più i modelli del mondo, ma quello di Dio, che è Gesù, seguire Gesù, come aveva fatto Gesù e come ci ha insegnato Gesù.”
Ogni stagione della vita può “essere momento privilegiato di incontro con il Signore” in questi tempi, dove, con l’aiuto della fede, cogliere la “chiamata del Signore, alla quale possiamo dare una risposta positiva o negativa”, come hanno fatto gli Apostoli nel Vangelo. “Stiamo attenti e non lasciamo passare Gesù senza riceverlo”. Ora la mentalità di Dio è lontana e opposta a quella del mondo: il peccato della mondanità, che è come l’aria, pervade tutto, “ha portato nel mondo una mentalità che tende all’affermazione di sé stessi contro gli altri e anche contro Dio. e per questo scopo non esita (…) a usare l’inganno e la violenza”, con le sue conseguenze: “cupidigia, voglia di potere, e non di servizio, guerre, sfruttamento della gente..”
Riferendosi poi alla Domenica della Parola ha invitato ancora una volta a “portare sempre un piccolo vangelo in tasca, nella borsa per poterlo leggere durante la giornata. Almeno tre, quattro versetti.” Come aveva affermato nell’omelia della S.Messa in S. Pietro, letta da mons. Fisichella, la proposta di “spegnere la televisione e di aprire la Bibbia; di chiudere il cellulare e di aprire il Vangelo” contiene una promessa: “ci farà sentire il Signore vicino e ci infonderà coraggio nel cammino della vita.”

TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Mercoledì 27 Gennaio 2021

I MAGNIFICI SETTE (Tv 2000, mercoledì) è un viaggio-spettacolo nel cuore del cristianesimo, e insieme nella storia del rapporto delle famiglie italiane con la religione. Ogni puntata ha come argomento uno dei sette sacramenti della Chiesa cattolica. Condotto abilmente da Michele La Ginestra (ed ideato da Alessandro Sortino) porta lo spettatore dentro la liturgia, la storia, nel significato di ogni sacramento che è raccontato attraverso le foto, i filmini e le testimonianze di italiani famosi e comuni: battesimi, cresime, prime comunioni, matrimoni, ordinazioni. Ne esce un ritratto dell’Italia di ieri e di oggi attraverso i momenti più belli e importanti in cui le persone si ritrovano insieme. Torna su Rai3 “Il Posto Giusto”, settimanale dedicato al mondo del lavoro in collaborazione con Anpal e Ministero del Lavoro, in onda dal 30 gennaio ogni sabato alle 9.30. La conduzione è affidata a Giampiero Marrazzo, che raccoglie la sfida di raccontare il contesto occupazionale del nostro Paese nonostante l’emergenza Covid-19: quali sono i settori in cui l’economia continua a funzionare? Quali professionalità vengono ricercate durante la crisi? ….
In occasione della ricorrenza della Giornata della Memoria, per non dimenticare gli orrori della Shoah, Rai rende omaggio a Primo Levi con la docufiction “Questo è un uomo”, in onda in prima visione su Rai1 sabato 30 gennaio alle 22.45. “Questo è un uomo” ricostruisce i momenti salienti della vita di Primo Levi, dalla deportazione fino agli ultimi anni della sua vita, toccando i temi fondamentali che hanno caratterizzato la sua biografia e la sua opera. La fiction è integrata da alcune interviste di chi ha conosciuto Primo Levi e ne ha compreso aspetti umani essenziali: Marco Belpoliti, Edith Bruck, Noemi Di Segni, Anna Foa, David Meghnagi, Moni Ovadia, Giovanni Tesio.

TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Martedì 19 Gennaio 2021

Per il Giorno della Memoria mercoledì 27 gennaio Rai Storia dedica a questo tema l’intera programmazione. In particolare in prima serata : Storie dall’olocausto (ore 21:10), uno spazio di due ore in prima serata con le contestualizzazioni e le analisi storiografiche del Professor David Bidussa. All’interno di questo spazio saranno trasmessi “Testimoni di Auschwitz in prima tv e “Schindler. La vera storia”. Testimoni di Auschwitz, realizzato nel 2020 per il 75° Anniversario della Liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, è un documentario incentrato sulle esperienze di 15 sopravvissuti all’Olocausto, alcuni dei quali intervistati per la prima volta. Il racconto fa riemergere ricordi profondamente strazianti della vita sotto il regime nazista. Presenti filmati esclusivi, rielaborati in post-produzione. In “Schindler. La vera storia” si racconta la storia di Oskar Schindler. Versione rimasterizzata del documentario del 1983, vincitore del British Academy Award che ha preceduto la “Schindler’s List” di Spielberg di 10 anni dopo, ripercorrendo, grazie anche a numerose testimonianze dell’epoca, la vicenda umana di Schindler.
Sempre per il Giorno della memoria, il programma di Rai Cultura “Visioni”, in onda mercoledì 27 gennaio alle 20.45 su Rai5, presentando un nuovo appuntamento di 30 minuti dedicato alla Shoah e insieme un omaggio al grande maestro della musica Ennio Morricone, che ha voluto musicare importanti film sull’Olocausto.
Rai uno il 27 gennaio trasmette in diretta dal Quirinale (ore 10:55) la Celebrazione ufficiale della Giornata della Memoria alla, presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella (a cura del TG1 e Rai Quirinale). Su Rai tre (ore 13:15), per “Passato e Presente” va in onda “Shoah deportati, salvati e resistenti” con la Prof.ssa Liliana Picciotto, condotto da Paolo Mieli.

Lutto per la morte del maestro Paolo Meda

Martedì 19 Gennaio 2021

ALFIANO NATTA – OCCIMIANO – (gpc) Due paesi uniti nel lutto per la morte del maestro Paolo Meda che, in modo improvviso (per un infarto fulminante) giovedì scorso 14 gennaio è mancato nella sua casa di Alfiano Natta. Qui domenica 17 gennaio si sono svolte le esequie con tutto il paese che si è stretto attorno ai familiari per manifestare la propria solidarietà, insieme a studenti e professori della sua scuola media di Castel Alfero (dove era vice preside). Numerosi però erano anche coloro che provenivamo da Occimiano, dove per 36 anni ha diretto la benemerita Banda musicale “La Filarmonica”, fino al 10 gennaio 2015 (con il servizio per la commemorazione della Banda Tom a Casale Monferrato). Aveva dovuto rinunciare, non riuscendo più a raggere la serie di impegni, ma è sempre rimasto legato alla “sua” banda, per la quale si è speso con impegno e dedizione fino a portarla a grandi livelli di qualità e di successo. La sua passione pe la musica lo aveva fatto poi ritrovare con alcuni amici (quasi tutti bandisti) nel formare un gruppo musicale che si ritrovava a suonare per passione, il quintetto degli LDL** Brass.
Aveva compiuto 60 anni, essendo nato a Moncalvo il 10 agosto del 1960. Diplomato in corno presso il Conservatorio di Alessandria con il M.to Zoppi, dal 1979 ha diretto “La Filarmonica” e ne ha curato i corsi di musica favorendo così l’inserimento di nuovi elementi nel gruppo musicale. Ha collaborato con l’orchestra del Teatro Regio di Torino e della Rai di Torino, orchestre da camera e svariati gruppi cameristici.
“La comunità occimianese – dice di lui il sindaco - piange la scomparsa del prof. Paolo Meda, cittadino onorario di Occimiano. Per molti anni ci ha accompagnati nelle occasioni solenni e nelle giornate di festa, come direttore del Corpo Musicale Banda La Filarmonica. Lo ricorderemo con gratitudine per aver contribuito a far conoscere e apprezzare Occimiano attraverso il suo amore per la musica. Ha trasmesso la sua passione a molte generazioni di giovani che, grazie al suo fondamentale contributo, si sono avvicinate alla musica, incontrandolo nelle aule scolastiche o frequentando i corsi per giovani musicisti da lui promossi presso i locali della nostra banda.”
Viva la partecipazione di tutti i bandisti, per la capacità nell’unire i vari componenti della banda, la sua pazienza e passione musicale, come testimoniano il presidente del sodalizio Valeria Amisano ed il presidente emerito Giuseppe Anarratone.
“Da te ho imparato tanto, Paolo, e non te l’ho mai detto…- scrive sul sito www.bandaoccimiano.it Elena Vergnasco, a nome di tutta la famiglia bandistica - Ho imparato ad avvicinarmi e ad amare la scuola e i ragazzi ed ho imparato ad osservarti nella direzione dei servizi…tanto che, quando è toccato a me l’arduo compito, ho semplicemente cercato di ripetere i tuoi gesti, appresi per “imprinting”… Ed ora non riesco a credere che tu non sia più qui con noi, che tu non possa più trasmettere l’amore per la musica a tanti giovani e meno giovani… Sei grande, Paolo…Ciao Paolo…fai buon viaggio e proteggici da lassù…”
Alla moglie Rita, alla figlia Chiara, alla mamma Adelina ed al fratello Marco vadano el condoglianze dei nostri lettori.

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