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Archivio di Marzo 2019

Avvisi della Parrocchia S. Valerio Occimiano

Mercoledì 27 Marzo 2019

PARROCCHIA S. VALERIO
OCCIMIANO
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DOMENICA 24 marzo 2019

* S. Messe nella settimana:
• Lunedì 25 marzo: ore 18,00
• Martedì 26 marzo: ore 18,00
• Mercoledì 27 marzo: ore 18,00
• Giovedì 28 marzo: ore 18,00
• Venerdì 29 marzo: ore 11,10

* Vespri:
• Lunedì 25 febbraio (ore 17,45) - segue: S. Messa

* Venerdì 29 marzo:
• S. Messa: ore 11,10
• Via crucis: ore 17,00
• Astinenza (dal 14 anni in su)

* 29-30 marzo: 24 ore per il Signore per le vocazioni: nella Chiesa di S. Stefano dalle 19 del venerdì alle 19 del sabato

* Domenica 24 marzo:
• Ritiro spirituale Azione Cattolica (Crea, ore 15)

TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Mercoledì 27 Marzo 2019

Sabato 30 marzo (ore 21,20) Italia 1 stasera propone Il viaggio di Arlo (The Good Dinosaur), film d’animazione del 2015 prodotto da Disney-Pixar e diretto da Peter Sohn. Il film racconta di un viaggio epico nell’era della preistoria, dove un coraggioso e curioso dinosauro di nome Arlo stringe un’insolita amicizia con un essere umano. Attraversando luoghi aspri e misteriosi, Arlo imparerà ad affrontare le sue paure e scoprirà ciò di cui è veramente capace. Le musiche originali del film sono dei fratelli Mychael Danna (Surf’s Up - I re delle onde) e Jeff Danna (Silent Hill) alla loro prima collaborazione con Pixar. Mychael Danna ha vinto un Golden Globe ed un Premio Oscar per la colonna sonora originale di Vita di Pi. La canzone del primo trailer ufficiale del film è “Crystals” di Of Monsters and Men.
Venerdì 29 marzo Tv 2o00 trasmetterà in diretta da S.Pietro (ore 17,00) la Celebrazione penitenziale presieduta dal Papa e sabato 30 e domenica 31 marza seguirà il viaggio apostolico del Pontefice in Marocco.
Ricordiamo inoltre come al lunedì vada in onda la nuova serie di REPORT (Rai tre, ore 21,20), il programma giornalistico di inchiesta condotto da Sigfrido Ranucci.

NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Mercoledì 27 Marzo 2019

Peter Tabichi, frate francescano kenyota, è il migliore insegnante al mondo. E’ risultato infatti vincitore del Global Teacher Prize, dotato di 1 milione di dollari
Padre Peter ha 36 anni ed è figlio di maestri, docente di matematica e fisica, nel suo Paese, presso la Keriko Secondary School, nel villaggio di Pwani, vicino Nakuru, in una povera, sperduta e semidesertica regione della Rift Valley, colpita sovente da carestie, dove il 30 per cento dei suoi studenti, tra cui molti orfani, vive al limite della sussistenza.
Come riferisce Vatican news è stato selezionato tra 50 finalisti in una rosa di quarantamila candidati di tutto il mondo. Il suo motto è “parla meno e fai di più” ed è convinto che i ragazzi dell’Africa non saranno più trattenuti dalla mancanza di aspettative e ambizioni.
Giunto alla quinta edizione il Premio viene attribuito all’insegnante che si ritiene abbia saputo svolgere nel modo migliore la sua professione e, con la sua azione, abbia saputo influenzare positivamente la comunità in cui vive, dove dovrà mettere a frutto in attività didattiche la somma di denaro ricevuta. Dotato di spiccata personalità, appassionato del suo lavoro, padre Peter ha saputo nella sua missione educativa infondere fiducia nei suoi allievi, spronandoli all’impegno e insegnando loro metodi di coltivazione adatti a sopportare la siccità, riuscendo a portare i suoi ragazzi a vincere premi nazionali e internazionali. Ha saputo inoltre ricucire le tensioni fra le varie etnie del villaggio, fondando un Club della pace e da sempre si è occupato concretamente dei più poveri, destinando loro l’80 per cento del suo stipendio.

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO a cura di Gian Paolo Cassano

Mercoledì 27 Marzo 2019

Domenica 24 marzo, terza di Quaresima, all’Angelus, il Pontefice commentando il vangelo domenicale di Luca si è soffermato sulla misericordia di Dio e sull’urgenza della conversione dell’uomo. Ora tutto può essere ricondotto ai nostri giorni: “il padrone raffigura Dio Padre e il vignaiolo è immagine di Gesù, mentre il fico è simbolo dell’umanità indifferente e arida”.
Infatti “il fico che il padrone della parabola vuole estirpare rappresenta una esistenza sterile, incapace di donare, incapace di fare il bene. È simbolo di colui che vive per sé stesso, sazio e tranquillo, adagiato nelle proprie comodità, incapace di volgere lo sguardo e il cuore a quanti sono accanto a lui e si trovano in condizione di sofferenza, in condizione di povertà, di disagio.”
E’ possibile paragonare il comportamento del vignaiolo alla “misericordia di Dio, che lascia a noi un tempo per la conversione”. Dio pazienta “e ci offre la possibilità di cambiare e di fare progressi sulla strada del bene”, anche se appare chiara “l’urgenza della conversione”. Di qui l’invito a vivere l’oggi, senza illudersi di avere un tempo infinito per abbracciare la fede, senza rimandare sempre le scelte fondamentali. “Noi possiamo pensare in questa Quaresima: cosa devo fare io per avvicinarmi di più al Signore, per convertirmi, per tagliare quelle cose che non vanno?” Ognuno deve pensare non domani (sarò vivo ?), ma “oggi: cosa devo fare davanti a questa misericordia di Dio che mi aspetta e che sempre perdona. Cosa devo fare? Noi possiamo fare grande affidamento sulla misericordia di Dio, ma senza abusarne. Non dobbiamo giustificare la pigrizia spirituale, ma accrescere il nostro impegno a corrispondere prontamente a questa misericordia con sincerità di cuore.” In Quaresima ogni fedele deve sentirsi interpellato dalla chiamata alla conversione, “correggendo qualcosa nella propria vita, nel proprio modo di pensare, di agire e di vivere le relazioni con il prossimo”, imitando “la pazienza di Dio che ha fiducia nella capacità di tutti di potersi ‘rialzare’ e riprendere il cammino”.

Franco Schintu

Mercoledì 27 Marzo 2019

OCCIMIANO (gpc) – Ha lasciato una grande impressione la morte improvvisa del sottotenente dei Carabinieri Francesco (da tutti conosciuto come Franco) Schintu. Una grande folla (tra cui molti Carabinieri in servizio ed in congedo) domenica 24 marzo, infatti, si è stretta attorno alla famiglia, alla moglie Piera (impiegata presso il soggiorno “Airone” di Giarole) ed i figli Chiara e Luca, in una chiesa parrocchiale gremita.
Aveva 64 anni: originario di Ghilarza, in provincia di Oristano, era giunto in Monferrato poco più che ventenne e nell’arma di Carabinieri ha percorso tutta la sua carriera. La morte era avvenuta venerdì 22 marzo, all’ospedale “Teresio Borsalino” di Alessandria dove era ricoverato dopo aver subito una delicata operazione cardio chirurgica. Nel febbraio 2011 era stato colpito da un aneurisma aortico completo che (nonostante le scarse possibilità di ripresa) superò con la forza della fede sua e della moglie Piera Trisoglio unite alla sua forte fibra. Quasi un miracolo, tanto che la coppia raccontò la commovente storia nel programma di Rai Uno “Unomattina - Storie Vere”, condotto da Eleonora Daniele, e testimoniate in un ex voto di ringraziamento che pubblicamente fece nella chiesa della Madonna del Rosario in paese. Come non ricordare il suo impegno nell’Arma dei Carabinieri, da cui si congedò nel marzo 2000 con il grado di maresciallo prima di essere nominato ufficiale in occasione della Festa della Repubblica del 2005. Era stato anche comandante della sezione di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Casale, oltre che vice presidente per due mandati consecutivi (dal 2001 al 2011) della sezione casalese dell’Associazione Nazionale Carabinieri. A Occimiano aveva inoltre ricoperto la carica di presidente della Pro Loco, dal giugno 2001 al febbraio 2005, ridando slancio al sodalizio in un momento in cui sembrava concreta la possibilità di uno scioglimento e riportando entusiasmo nel direttivo.
Le esequie sono ste presiedute dal prevosto che nell’omelia ha ricordato il senso della vita come un cammino e l’invito alla conversione che il tempo liturgico di Quaresima e la realtà della morte ci invitano a considerare.
Con lui concelebravano padre Vittorino Zerbinati (missionario vincenziano, che è intervenuto brevemente) e don Simone Viancino. Al termine, con molto commozione, il figlio Luca ha voluto ripercorrere il suo rapporto con il papà soprattutto negli ultimi anni della sua vita, segnata dalla malattia. E’ intervenuto anche il sindaco Valeria Olivieri, ricordando l’uomo e il militare esemplari. Così pure hanno preso la parola il col. Giuseppe Grisolia e m.lo Orlando Tirria dell’Associazione Carabinieri casalese, ricordando la sua dedizione nel servizio nell’Arme e nell’associazione Carabinieri.

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No alle mafie

Mercoledì 27 Marzo 2019

OCCIMIANO (gpc) - No alle mafie; è ciò che è stato ancora una volta ribadito con forza, nella Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata. Parlo dell’evento - promosso lo scorso 21 marzo da Comune, Consiglio Comunale dei Bambini e dei Ragazzi e Istituto Comprensivo “Don Milani” che nel pomeriggio ha visto protagoniste le scuole del paese, riunite nel salone parrocchiale. Gli alunni di quinta elementare, accompagnati al violino dal prof. Antonio Sacco, hanno letto alcuni nomi delle oltre 900 vittime innocenti di mafia. Su maxischermo è poi stato proiettato il video realizzato dalle classi terze della scuola media per la partecipazione al concorso “Follow the money. Da Giovanni Falcone alla Convenzione ONU di Palermo contro la criminalità organizzata transnazionale”, indetto da Fondazione Falcone e MIUR in occasione del 27° anniversario delle stragi del 1992, costate la vita ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino (oltre alla moglie di Falcone, Francesca Morvillo e agli agenti delle scorte), figure simbolo della lotta a “Cosa Nostra”. Significativa l’esibizione dei bambini della materna che, attraverso le lettere della parola “Libera” - l’associazione fondata da don Luigi Ciotti che ogni anno organizza l’iniziativa a livello nazionale, questa volta a Padova - hanno espresso il fondamentale concetto di libertà. E per chiudere il pomeriggio tutti insieme per il canto dell’inno nazionale.
Il giorno seguente (venerdì 22 marzo) nel Salone parrocchiale, con “Il treno dei desideri”, c’è stata la conclusione del percorso “Una scuola a regola d’arte”, finanziato dall’Associazione Marcegaglia e dal Comune di Occimiano e realizzato dall’Associazione Passi di Vita Onlus, con i bambini della scuola Primaria che ha coinvolto tutte le classi in attività condotte da Marzia Righetti, Marco Lotti e Lello Pecoraro. Così, attraverso a proposte che hanno portato a fare esperienza dei “mettersi nei panni altrui”, si sono sviluppati empatia e rispetto, riducendo così atti di violenza e di bullismo.

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Avvisi della Parrocchia S. Valerio Occimiano

Giovedì 21 Marzo 2019

PARROCCHIA S. VALERIO
OCCIMIANO
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DOMENICA 17 marzo 2019

* S. Messe nella settimana:
• Lunedì 18 marzo: ore 18,00
• Martedì 19 marzo: ore 18,00 (solennità di San Giuseppe)
• Mercoledì 20 marzo: ore 18,00
• Giovedì 21 marzo: ore 18,00
• Venerdì 22 marzo: ore 11,10

* Vespri:
• Lunedì 18 febbraio (ore 17,45) - segue: S. Messa

* Venerdì 22 marzo:
• S. Messa: ore 11,10
• Via crucis: ore 17,00
• Astinenza (dal 14 anni in su)

* Domenica 17 marzo:
• Festa del papà: banchetto benefico ex allieve: auguri a tutti i papà !
• Testimonianza della GMG di Panama (Salone parrocchiale, ore 16)

* Book crossing
• Iniziativa per lo scambio dei libri in fondo alla Chiesa. Ciascuno può prendere e lasciare liberamente un libro
• Buona lettura !

TELECOMANDO a cura di Gian Paolo Cassano

Giovedì 21 Marzo 2019

Mercoledì 27 marzo si terrà la cerimonia di premiazione della 64° edizione dei Premi David di Donatello, in diretta in prima serata su Rai1 (ore 21,10). La conduzione dell’edizione 2019 è nuovamente affidata a Carlo Conti. Nel corso della cerimonia, numerosi protagonisti del cinema italiano e internazionale consegneranno venticinque Premi David di Donatello e i David Speciali. Rai Movie, il canale di cinema del servizio pubblico, accompagnerà il pubblico al David 2019 con un ciclo di film dedicati e mercoledì 20 febbraio, in seconda serata, manderà in onda il cortometraggio vincitore di quest’anno. Nella serata di premiazione Rai Movie trasmetterà la diretta dal red carpet con le interviste ai protagonisti dell’evento.
Al sabato su Rai tre torna SAPIENS (ore 21,45), condotto dal divulgatore Mario Tozzi, nato «dall’idea di approfondire lo studio del rapporto dell’uomo con la natura e l’ambiente”. L’obiettivo del programma può essere riassunto da “una frase – spiega Tozzi (intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni) - dello scrittore francese Raymond Queneau: ‘la scimmia senza sforzo diventò l’uomo, che un po’ più tardi disgregò l’atomo’. Una considerazione che fa riflettere sui nostri comportamenti. Ecco questo sarà anche il messaggio di Sapiens”.
Una bella sfida visto ai varietà del sabato sera: “ma la nostra – aggiunge il conduttore -è un’offerta televisiva alternativa, rivolta a un pubblico curioso che vuole scoprire cose nuove. Non è un programma descrittivo, ma di spettacolo, aiutato anche da una grafica moderna di grande impatto emozionale. Per esempio, siamo stati sul punto più alto dell’Etna, in Sicilia, per simulare come viene vista la Terra dalla Luna. E avremo ospite il giovane cantautore Lorenzo Baglioni, che ha scritto per noi un brano dedicato appunto alla Luna”.

NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

Giovedì 21 Marzo 2019

E’ stato pubblicato lo scorso 19 marzo a Ginevra il Rapporto 2019 sullo sviluppo idrico nel mondo, in vista della Giornata mondiale dell’Acqua, celebrata il 22 marzo. Si parla di diritti umani riconosciuti dalle Nazioni Unite dal 2010: acqua potabile e servizi igienico-sanitari: a tutt’oggi, però, 2 miliardi e 100 milioni di persone non hanno acceso all’acqua potabile e 4 miliardi e mezzo non dispongono di strutture sanitarie gestite in sicurezza. L’Onu ha inserito nell’Agenda per lo sviluppo sostenibile l’ambizioso obiettivo di garantire a tutta la popolazione mondiale acqua e servizi sicuri entro il 2030. “Il mondo è ancora fuori strada per raggiungere questo importante traguardo”. A denunciarlo è il Rapporto 2019 sullo sviluppo idrico, pubblicato a cura dell’Unesco, in collaborazione con le 32 istituzioni dell’Onu e i 41 enti internazionali che compongono l’agenzia UnWater, fondata nel 2003, a 10 anni dalla proclamazione della Giornata mondiale dell’Acqua per coordinare le attività di tutela di questo bene primario e i programmi igienico sanitari.
“L’accesso all’acqua - sottolinea il direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay -è un diritto vitale per la dignità di ogni persona”; per questo sollecita nella comunità internazionale “una determinazione collettiva” per includere “quanti sono stati lasciati indietro nei processi decisionali, che potrebbero rendere questo diritto una realtà” per tutti.
L’Onu stima che 1 milione e 400 milioni di persone, in gran parte bambini, perdano la vita ogni anno per patologie contratte a causa di acqua contaminata, come documentato nella recente Conferenza sull’Ambiente, a Nairobi, dall’11 al 15 marzo scorso. La disparità di accesso all’acqua colpisce i più poveri tra gli Stati e tra gli abitanti negli stessi Paesi, oltre che le categorie socialmente più deboli, come le donne, i bambini, gli anziani e soprattutto i profughi, a significare che il diritto all’acqua non è separato dal godimento di altri diritti umani’, cosicché, ad esempio, nei centri urbani – sottolinea il Rapporto – gli abitanti delle periferie più degradate arrivano a pagare l’acqua potabile dai venditori ad un prezzo 10/20 volte superiore al costo sostenuto dagli abitanti nelle zone più ricche. Il Rapporto dimostra infine che investire nell’approvvigionamento idrico e nei servizi igienico-sanitari ha un’ottima resa economica; il ritorno è stimato globalmente doppio per gli investimenti per l’acqua potabile ed oltre cinque volte per i servizi igienico-sanitari.

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO a cura di Gian Paolo Cassano

Giovedì 21 Marzo 2019

Nella prima settimana di Quaresima il Papa ha partecipato (con la curia romana) agli esercizi spirituali ad Ariccia (Casa del Divin Maestro), predicati dal monaco benedettino Bernardo Francesco Maria Gianni. E’ stata perciò sospesa l’udienza settimanale del mercoledì.
All’Angelus domenica 17 marzo, traendo spunto dalla liturgia domenicale, si è soffermato sulla Trasfigurazione spiegandone il significato evangelico per calarla poi nella vita quotidiana del cristiano. Il Pontefice ha sottolineato come Gesù voglia preparare i suoi “a sopportare lo scandalo della passione e della morte di croce, perché sappiano che questa è la via attraverso la quale il Padre celeste farà giungere alla gloria il suo Figlio eletto, risuscitandolo dai morti. E questa sarà anche la via dei discepoli: nessuno arriva alla vita eterna se non seguendo Gesù, portando la propria croce nella vita terrena. Ognuno di noi, ha la propria croce. Il Signore ci fa vedere la fine di questo percorso che è la Risurrezione, la bellezza, portando la propria croce.” La Trasfigurazione ci mostra la “prospettiva della sofferenza cristiana”, che non è un “sadomasochimo”, bensì un “passaggio necessario ma transitorio”, perché più grande è la meta a cui siamo chiamati, “luminoso” è il nostro “punto di arrivo”, come luminoso è il “volto di Cristo trasfigurato” che ha in sé “salvezza”, ma anche “beatitudine” e “luce” ed “amore senza limiti”. Infatti, “mostrando così la sua gloria, Gesù ci assicura che la croce, le prove, le difficoltà nelle quali ci dibattiamo hanno la loro soluzione e il loro superamento nella Pasqua. Perciò, in questa Quaresima, saliamo anche noi sul monte con Gesù (…) con la preghiera (…) silenziosa, la preghiera del cuore, la preghiera … Sempre cercando il Signore. Rimaniamo qualche momento in raccoglimento, ogni giorno un pochettino, fissiamo lo sguardo interiore sul suo volto e lasciamo che la sua luce ci pervada e si irradi nella nostra vita.” Ha messo quindi in rilievo un altro aspetto della Trasfigurazione: il potere trasformante della preghiera sull’uomo e, attraverso l’uomo, sul mondo. Quante volte “abbiamo trovato persone con lo sguardo luminoso. La preghiera fa questo: ci fa luminosi”. Da qui l’incoraggiamento a proseguire “con gioia il nostro itinerario quaresimale (…), perché solo rimanendo con Lui vedremo la sua gloria.”