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Archivio di Marzo 2018

Pioltello

Giovedì 29 Marzo 2018

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PIOLTELLO – (gpc) C’erano i giovani giornalisti (Lorenzo Riggi Moratti, Federica Vecchiattini, Laura Sandron, Chiara Garavelli, Francesca Rota, Laura Pellizari, Nicole Zivian) di Eureka, il giornale studentesco dell’Istituto Leardi (accompagnati dai docenti don Gian Paolo Cassano ed Ilenio Celoria) al 25° Convegno interregionale della stampa studentesca che si è tenuto lo scorso 13 marzo a Pioltello (alla periferia di Milano) lo scorso 13 marzo, presso il l’UCI Cnemas ed organizzato dal Cis (Coordinamento interregionale della stampa studentesca, che vede rappresentate le località di Alessandria, Asti, Brescia, Casalpusterlengo, Piacenza, Racconigi/ Savigliano/ Carmagnola, Torino…), presieduto dal prof. Gian Carlo Schinardi (storico fondatore dell’iniziativa).
Sul tema “Quinto potere e settima arte: giovani, stampa, cinema” si si sono confrontati oltre 400 tra studenti ed insegnanti (con dirigenti scolastici ed amministratori pubblici), in rappresentanza di una cinquantina di redazioni di Istituti secondari provenienti da Piemonte, Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna. Numerosa la rappresentanza della provincia di Alessandria, nell’ambitod el progetto Millerighe. Le autorità intervenute (a cominciare dal sindaco della cittadina lombarda e dal dirigente scolastico) hanno messo in rilievo l’importanza del lavoro delle redazioni studentesche che si sono presentate sia attraverso a filmati ad hoc preparati da parte di alcune, sia confrontandosi in una serie di laboratori, coordinati dagli stessi studenti, affrontando le tematiche relative al convegno.
Non è mancato poi lo scambio di giornali, esperienze e informazioni nel momento denominato “Baratto delle cose e delle idee”. Nel pomeriggio poi la parola è passata agli esperti del settore, tra cui Silvia Motta (di Tv talk su RaiTre), Barbara Sorrentini (di Radio Popolare, di Giovanni Covini regista, sceneggiatore e docente alla Scuola di Cinema) ed Enea Barozzi, (giovane attore pioltellese che ha recitato nei due film della serie “Il ragazzo invisibile” di Gabriele Salvatores) che hanno arricchito ulteriormente la giornata.
Il prossimo convegno si terrà nella primavera del 2019 a Carmagnola
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FOTO: 6476 - 6477

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Rita Patrucco

Giovedì 29 Marzo 2018

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OCCIMIANO – (gpc) E’ stata festa sabato mattina 24 marzo per la dott.sa Rita Patrucco, che, dopo oltre 40 anni di servizio, lascia l’ufficio di medico condotto, pure restando sempre a disposizione dei cittadini. Erano in molti sabato mattina alla Villa dei Marchesi per salutarla. Intervistata dai bambini del consiglio comunale dei ragazzi ha ripercorso quarant’ anni del suo lavoro come medico da quell’agosto 1977 con l’improvvisa scomparsa del dott. Piero Cassano: era, allora, subentrata in servizio, con l’emozione di chi opera nel proprio paese in cui era nata e cresciuta.
Sono ripassati nella sua memoria 40 anni di storia del paese, vista dall’angolatura del medico, in tanti momenti di prova e di sofferenza della popolazione. Difficoltà ci sono state anche per il fatto di essere donna in un ruolo fino ad allora prevalentemente maschile, ma sempre sostenuta dalla sua famiglia.
Ha poi voluto ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con lei: Daniela e Luciana, fino ai diversi colleghi medici che l’hanno sostenuta e con i quali ha intrattenuto una forte collaborazione.
Toccherà ora agli occimianesi scegliere il nuovo medico, tra una lista di possibili professionisti, compilando l’apposito modulo all’Asl, o tramite gli uffici comunali.
Ad accompagnarla sabato c’era tutta la sua famiglia: il marito dott. Claudio Lanteri (medico odontoiatra) e i tre figli impegnati professionalmente in varie parti del mondo: Valentina (odontoiatra all’Università di Milano e al Gaslini di Genova), Alessandro (docente universitario a Londra e a Dubai) e Paolo (in servizio all’ONU di Ginevra).
Il sindaco m.a. Valeria Olivieri, ha rivolto parole di saluto e di ringraziamento mentre Maria Rosa Scarrone, da sempre interprete in lingua piemontese degli avvenimenti dal paese ha proposto una poesia a lei dedicata.
Alla dottoressa è stata consegnata una pergamena del comune, nonché alcuni disegni preparati dai bambini della scuola dell’infanzia e primaria, a lei dedicati. A lieta conclusione il ricco buffet preparato dal Ristorante del Moro.
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FOTO: LA DOTT.SA PATRUCCO….

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DOMENICA DELLE PALME

Giovedì 29 Marzo 2018

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OCCIMIANO – (gpc) Quest’anno la Celebrazione della domenica delle Palme è stata vissuta con particolare intensità. Infatti per commemorare l’ingresso di Gesù a Gerusalemme i fedeli si sono ritrovati in Oratorio, dove poi si è snodata la processione coni rami d’ulivo e la palma intrecciata (che il prevosto portava) dono degli amici di Elche (dove c’è il palmeto più grande d’Europa, città con la quale si stanno stringendo rapporti di gemellaggio).
Nel pomeriggio poi un appuntamento per tutta l’Unità Pastorale Madonna degli angeli – San Giovanni Bosco) è stata l’adorazione eucaristica proposta con ampi spazi di silenzio e riflessioni guidate (tratte dai sussidi per i martiri missionari).
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FOTO: PALME

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MESTIERE DEL BIBLIOTECARIO

Martedì 20 Marzo 2018

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OCCIMIANO – (gpc) Parte dal Consiglio comunale dei ragazzi nasce un’idea di biblioteca attiva e giovane per riscoprire il valore di un luogo che non deve solo essere una raccolta di libri per gli assidui lettori, ma una realtà che può diventare dinamica e perché no ludica.
Si tratta di un progetto, seguito dai Consiglieri Valentina Marino e Gabriele Cia, che l’Amministrazione Comunale ha proposto ai ragazzi del Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi, con iniziative pratiche. Il primo incontro, ha visto i ragazzi impegnati in una lezione informativa sul “mestiere del bibliotecario” come la gestione del prestito, la catalogazione, la ricerca, che ha subito coinvolto i ragazzi con giochi di ricerca e riposizionamento dei volumi. Più creative sono le attività proposte dai ragazzi tra cui: abbellire i locali della biblioteca con stickers in tema la “lettura è un viaggio che ti fa sognare”, rifare la segnaletica di ingresso con cartelli colorati e con una bacheca recante messaggi dei lettori per recensire i libri e una top ten dei testi più prestati. Positiva la risposta dei ragazzi: i più motivati stanno già dedicando un po’ del loro tempo come volontari per il servizio bibliotecario.
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FARE STORIA

Martedì 20 Marzo 2018

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OCCIMIANO – (gpc) Fare storia: è un interessante progetto che gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Occimiano, seguiti e accompagnati dalla loro insegnante m.a Franca Barbesino, stanno realizzando.
La loro ricerca storica, rivolta alla storia dell’edificio in cui si trova la loro scuola, è iniziata con la visione di rari documenti presenti nell’archivio storico del Comune, grazie all’intervento del sig. Alfredo Fava, già dipendente comunale e da sempre grande appassionato di storia, non solo occimianese. “Una storia iniziata nel 1881…è la storia della loro scuola quella che i bambini della classe quinta di Occimiano stanno cercando di ricostruire. Da veri “storici, però, cercano di ricostruirla attraverso lo studio delle “fonti”, grazie alla disponibilità e alla sensibilità del Sindaco che ha aperto per loro l’Archivio Comunale con quei preziosissimi documenti da “trattare coi guanti”. Si parte dallo “Schema di Convenzione” datato 18 Maggio 1881, in cui l’allora Sindaco “nell’interesse e per conto del Comune” cominciò a trattare con il Marchese da Passano l’acquisto del”Convento dei Frati Crociferi” per £18000 da pagarsi entro 20 anni, vincolando a “cautela” del Sig Venditore il bilancio del Municipio, per arrivare, attraverso i verbali di tanti Consigli Comunali ed altri interessantissimi documenti (che qui non sveleremo) ai giorni nostri. Un lavoro, oltre che storico, affettivo per un edificio che, con tanti momenti belli e alcuni un po’ansiosi, li ha accolti e protetti per cinque anni.”
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LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO

Martedì 6 Marzo 2018

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LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

Domenica 8 aprile, in Albis e della Divina Misericordia, celebrando la S. Messa, il Pontefice ha invitato a trovare nel perdono di Dio la gioia, la misericordia e la speranza. Richiamando il Vangelo, ha ricordato che anche noi, come Tommaso, abbiamo bisogno di toccare con mano perché “non basta sapere che Dio c’è”, perché “non ci attrae un Dio distante, per quanto giusto e santo”. Per questo “entrare nelle sue piaghe è contemplare l’amore smisurato che sgorga dal suo cuore. Questa è la strada. È capire che il suo cuore batte per me, per te, per ciascuno di noi. (…) Abbiamo bisogno di vedere Gesù toccando il suo amore. Solo così andiamo al cuore della fede e, come i discepoli, troviamo una pace e una gioia più forti di ogni dubbio.” Tommaso riconosce il suo Signore: “mio Dio!” Così anche noi “entrando oggi, attraverso le piaghe, nel mistero di Dio, capiamo che la misericordia non è una sua qualità tra le altre, ma il palpito del suo stesso cuore. E allora, come Tommaso, non viviamo più da discepoli incerti, devoti ma titubanti; diventiamo anche noi veri innamorati del Signore!” E’ l’invito ad “assaporare questo amore”, a “toccare oggi con mano la misericordia di Gesù“ nel perdono dei peccati e nel lasciarsi perdonare, vincendo la ritrosia della confessione e del “barricarci a porte chiuse”. Ed è la vergogna “il primo passo dell’incontro (…), un invito segreto dell’anima che ha bisogno del Signore per vincere il male. Il dramma è quando non ci si vergogna più di niente. Noi non abbiamo paura di provare vergogna! E passiamo dalla vergogna al perdono! Non abbiate paura di vergognarvi! Non abbiate paura.” C’è poi la rassegnazione che nasce dall’essere recidivi, ma bisogna essere recidivi “a chiedere la misericordia” perché il sacramento del perdono non ci lascia come eravamo prima ma ci rende “rinfrancati, incoraggiati, ci sentiamo ogni volta di più amati”. Francesco ha parlato anche della porta blindata del peccato che commettiamo: “ma quando ci confessiamo accade l’inaudito: scopriamo che proprio quel peccato, che ci teneva distanti dal Signore, diventa il luogo dell’incontro con Lui. Lì il Dio ferito d’amore viene incontro alle nostre ferite.” Al Regina Coeli poi il Papa ha pregato per l’ennesima strage compiuta in Siria, lanciando un appello affinché si percorra la via del negoziato, “la sola che può portare a una pace che non sia quella della morte e della distruzione” e ricordando che non “c’è una guerra buona e una guerra cattiva” e che niente “può giustificare l’uso di tali strumenti di sterminio contro persone e popolazioni inermi”.
Mercoledì 11 aprile, all’udienza generale, il Papa ha inaugurato un nuovo ciclo di catechesi sui Sacramenti, cominciando dal Battesimo, il fondamento della vita cristiana. “E’ il primo dei Sacramenti, in quanto è la porta che permette a Cristo Signore di prendere dimora nella nostra persona” e a noi di immergerci “nella morte e risurrezione del Signore, affogando nel fonte battesimale l’uomo vecchio e facendo nascere l’uomo nuovo, ricreato in Gesù”. E’ una nuova nascita, una “rigenerazione” mediante lo Spirito Santo, un evento centrale nella vita di ogni cristiano; per questo Francesco ha sollecitato i fedeli a ricordare, come quella della propria nascita, anche quella del Battesimo. “Se noi festeggiamo il giorno della nascita, come non festeggiare – almeno ricordare – il giorno della rinascita? Io vi darò un compito a casa, un compito oggi da fare a casa”: ricercarne la data “e non dimenticarla mai. E quel giorno ringraziare il Signore, perché è proprio il giorno in cui Gesù è entrato in me, lo Spirito Santo è entrato in me. (…) E’ un altro compleanno: il compleanno della rinascita. Non dimenticatevi di fare questo, per favore.” Infatti il Battesimo “immergendoci in Cristo ci rende anche membra del suo Corpo, che è la Chiesa, e partecipi della sua missione nel mondo”, permettendo “a Cristo di vivere in noi e a noi di vivere uniti a Lui, per collaborare nella Chiesa, ciascuno secondo la propria condizione, alla trasformazione del mondo.” Al Sacramento del Battesimo si arriva dopo un cammino di fede, il catecumenato, che è evidente quando a battezzarsi è una persona già adulta, mentre i bambini da sempre “sono battezzati nella fede dei genitori”. Forse “alcuni pensano: ma perché battezzare un bambino che non capisce? (…) Ma questo significa non avere fiducia nello Spirito Santo, perché quando noi battezziamo un bambino, entra in quel bambino lo Spirito Santo, e lo Spirito Santo fa crescere in quel bambino, da bambino, delle virtù cristiane che poi fioriranno. Sempre si deve dare questa opportunità a tutti, a tutti i bambini, di avere dentro di loro lo Spirito Santo che li guidi durante la vita. Non dimenticate di battezzare i bambini.” Si tratta di un dono gratuito per tutti, ma come ogni seme “attecchisce e porta frutto in un terreno alimentato dalla fede”, una fede che va rinnovata ogni giorno. In questo modo il Battesimo “cristifica” chi lo ha ricevuto, “rendendolo davvero un altro Cristo”.
Domenica 15 aprile, al Regina Coeli, commentando il Vangelo, ha invitato ad avere “un’idea positiva del nostro corpo”, perché “ogni offesa o ferita o violenza al corpo del nostro prossimo, è un oltraggio a Dio creatore!” L’insistenza di Gesù sulla realtà della sua Risurrezione “illumina la prospettiva cristiana sul corpo” che non è un ostacolo o una prigione dell’anima. Gesù, che è risorto in corpo e anima, “ci fa capire che dobbiamo avere un’idea positiva del nostro corpo” che “può diventare occasione o strumento di peccato”, provocato non dal corpo, ma “dalla nostra debolezza morale”. Il corpo infatti “è un dono stupendo di Dio, destinato, in unione con l’anima, ad esprimere in pienezza l’immagine e la somiglianza di Lui”. Per questo “siamo chiamati ad avere grande rispetto e cura del nostro corpo e di quello degli altri. Ogni offesa o ferita o violenza al corpo del nostro prossimo, è un oltraggio a Dio creatore! Il mio pensiero va, in particolare, ai bambini, alle donne, agli anziani maltrattati nel corpo. Nella carne di queste persone noi troviamo il corpo di Cristo. Cristo ferito, deriso, calunniato, umiliato, flagellato, crocifisso,… Gesù ci ha insegnato l’amore. Un amore che, nella sua Risurrezione, si è dimostrato più potente del peccato e della morte, e vuole riscattare tutti coloro che sperimentano nel proprio corpo le schiavitù dei nostri tempi.” E’ il richiamo “ad essere persone capaci di guardare in profondità, piene di stupore e di gioia grande per avere incontrato il Signore risorto”.
Gian Paolo Cassano

Corso di fotografia

Martedì 6 Marzo 2018

OCCIMIANO – (gpc) E’ iniziata la nuova edizione del corso base di fotografia, promossa dell’attivissimo Gruppo Fotografi Monferrini. Come tutti i corsi precedenti, anche quest’anno tanti sono gli iscritti con tanta partecipazione. Il corso è composto da lezioni teoriche che si tengono ogni Venerdì sera nella sede di Occimiano (piazza Oratorio don Bosco) e da un’uscita pratica che si terrà Domenica 25 Marzo in zona Casale Monferrato.
Per chi volesse documentarsi può collegarsi al sito internet (con una raccolta tutti gli eventi) www.fotografimonferrini.it o andare alla pagina facebook @fotografimonferrini
La sede è aperta a tutti gli appassionati di fotografia ogni mercoledì dalle ore 21.00.Per informazioni scrivere a info@fotografimonferrini.it
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FOTO: CORSO 2018

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