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Archivio di Settembre 2017

Avvisi della Parrocchia S. Valerio Occimiano

Martedì 26 Settembre 2017

******** DOMENICA 24 settembre 2017

* S. Messe nella settimana: (Chiesa Madonna del Rosario)
• Lunedì 25 settembre: ore 8,30
• Martedì 26 settembre: ore 8,30
• Mercoledì 27 settembre: ore 18,00
• Giovedì 28 settembre: ore 18,00
• Venerdì 29 settembre: ore 18,00

* Mercoledi 27 settembre:
• Incontro catechiste/i (Canonica, ore 18,30)

* Venerdì 29 settembre 2017
• Convegno promosso dal Movimento per la Vita su “LE MERAVIGLIE DELLA FECONDITA’ UMANA: prevenzione e cura dell’infertilità”
• Casale, Auditorium San Filippo

* Domenica 1 ottobre
• Apertura dell’anno catechistico: mandato e benedizione catechisti e ragazzi
• Raccolta offerte per donare al nuovo Vescovo il Pastorale

* Festa della Madonna del S. Rosario: Sabato 7 ottobre (ore 20,45):
• La S. Messa del pomeriggio (ore 16,30) è nella Chiesa della Madonna del Rosario
• Ritrovo in Chiesa Parrocchiale - Processione per le vie del paese
• Conclusione e Affidamento a Maria S.S. nella Chiesa della Madonna del Rosario
• In caso di pioggia tutto nella chiesa della Madonna del Rosario

* Ottobre: mese missionario

Telecomando

Martedì 26 Settembre 2017

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

#OHMYGOD 2.0. E’ il docureality con 8 giovani in missione in Etiopia, in onda su Tv2000 a partire dal 3 ottobre, dal martedì al venerdì alle 19.30.
Protagonisti sono 8 ragazzi dai 16 ai 20 anni appartenenti a diverse fedi religiose. Dopo l’esperienza del racconto della Giornata mondiale della Gioventù di Cracovia con smartphone e social network, i ragazzi vengono catapultati in una realtà più complessa ed estrema: una missione in Africa. Hanno il compito di raccontare la loro esperienza, come ‘infiltrati’ nella missione salesiana di Adwa, nel nord dell’Etiopia, una delle zone più povere e depresse del mondo dove opera suor Laura Girotto. Il programma punta sulla freschezza e le capacità comunicative dei giovani impiegati come ‘narratori’ nell’impatto con un mondo distante anni luce dal proprio vissuto. Un’occasione unica per raccontare con tutti i nuovi media a loro disposizione una realtà difficile ad alto impatto emotivo che richiede coinvolgimento e lucidità.
Nuova stagione (è la 20°) per MELAVERDE (Canale 5, domenica, ore 12) in cui, con simpatia ed arguzia, Edoardo Raspelli ed Ellen Hidding continuano il loro viaggio alla scoperta delle bellezze paesaggistiche e delle specialità gastronomiche più stuzzicanti.  Inoltre, anche quest’anno (tutte le domeniche, alle 11.00), prima della trasmissione ‘ammiraglia’, verranno proposte le “Storie di Melaverde”, approfondimenti di temi già trattati ma riproposti in una chiave nuova.
Sabato 30 poi su Rai 5 (ore 22,50) va in onda MITO IN SCENA 2017 che ripercorre i momenti più emozionanti del festival musicale che è andato in scena a settembre tra Milano e Torino. Il tema quest’anno è stato quello della “natura”, una natura feconda che ha ispirato ed ispira compositori ed esecutori di tutti i tempi. Saranno così esplorati i diversi aspetti attraverso la musica e le parole dei protagonisti del Festival Internazionale.
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Martedì 26 Settembre 2017

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

“Educare alla speranza”: è stato questo il tema della catechesi all’udienza generale di mercoledì 20 settembre. Così il Papa ha parlato “come educatore, come padre” che parla a un giovane o a qualsiasi persona che ha da imparare. Il Pontefice ha innanzitutto esortato a non concedere spazio ai pensieri negativi, credendo che questo mondo è il primo miracolo che Dio ha fatto: “alla fine dell’esistenza non ci aspetta il naufragio” perché Dio non delude. “Se ha posto una speranza nei nostri cuori, non la vuole stroncare con continue frustrazioni”. Ecco perché occorre confidare in Dio, che “ci ha fatto per fiorire”.
Bisogna non arrendersi: “ovunque tu sia, costruisci! Se sei a terra, alzati! Non rimanere mai caduto alzati, lasciati aiutare per essere in piedi. Se sei seduto, mettiti in cammino! Se la noia ti paralizza, scacciala con le opere di bene! (…) Chiedi che lo Spirito Santo possa nuovamente riempire il tuo nulla”. Francesco ha poi invitato a non ascoltare la voce di chi semina odio e divisioni, operando “la pace in mezzo agli uomini”, pazientando perché “ognuno è depositario di un frammento di verità”.
Ecco l’invito accorato: “ama le persone” ed “amale ad una ad una”, ma “soprattutto, sogna! Non avere paura di sognare. Sogna” un mondo che ancora non si vede. Il mondo cammina grazie allo sguardo di uomini che hanno sognato anche se derisi: “gli uomini che hanno coltivato speranze sono anche quelli che hanno vinto la schiavitù, e portato migliori condizioni di vita su questa terra”. Pio un forte appello ad essere responsabili di questo mondo e della vita di ogni uomo: “ogni ingiustizia contro un povero è una ferita aperta e sminuisce la tua stessa dignità”, chiedendo a Dio il dono del coraggio perché Gesù ha vinto la paura, “la nostra nemica più infida”, che però non può nulla contro la fede. Occorre aver sempre “il coraggio della verità”, coltivando ideali: “vivi per qualcosa che supera l’uomo”, anche se un giorno dovessero chiedere un contro salato da pagare. Nell’errore occorre rialzarsi perché “nulla è più umano che commettere errori”, senza rimanerne ingabbiati. Infine l’invito ad imparare “dalla meraviglia”, a coltivare “lo stupore”.
Domenica 24 settembre, all’Angelus, riferendosi al Vangelo domenicale, ha evidenziato che “nel Regno di Dio non ci sono disoccupati; tutti sono chiamati a fare la loro parte e per tutti alla fine ci sarà il compenso che viene dalla giustizia divina”. Infatti “due sono gli aspetti del Regno di Dio che Gesù vuole comunicare: il primo, che Dio vuole chiamare tutti a lavorare per il suo Regno; il secondo, che alla fine vuole dare a tutti la stessa ricompensa, cioè la salvezza, la vita eterna”. Così, di fronte all’apparente ingiustizia di una logica umana piegata all’egoismo e al proprio tornaconto, il Papa ha esortato a lasciarci “stupire e affascinare dai pensieri e dalle vie di Dio che non sono i nostri pensieri e non sono le nostre vie” (Is. 55,8). Infine si è soffermato sullo sguardo “pieno di attenzione e benevolenza” del padrone “che chiama, che invita ad alzarsi, a mettersi in cammino, perché vuole la vita per ognuno di noi, vuole una vita piena, impegnata, salvata dal vuoto e dall’inerzia. Dio che non esclude nessuno e vuole che ciascuno raggiunga la sua pienezza. Questo è l’amore del nostro Dio, del nostro Dio che è Padre”.
Gian Paolo Cassano

Nessuno ne parla (o quasi)

Martedì 26 Settembre 2017

NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

Sono 2.627 persone, con 48 decessi i casi di colera in Nigeria, nello Stato di Borno. La denuncia di questa drammatica situazione da parte di Medici Senza Frontiere evidenzia come l’epidemia stia “colpendo campi sfollati dove vivono decine di migliaia di persone fuggite dal conflitto tra le forze armate nigeriane e Boko Haram, ma ha raggiunto anche la capitale Maiduguri”. 
“Diagnosi e terapie tempestive – ha dichiarato Anna Cillers, coordinatore medico di Msf. alla Radio Vaticana - sono vitali per affrontare le epidemie di colera. Quando a Maiduguri iniziavano ad aumentare i casi, abbiamo aggiunto rapidamente dei letti nel nostro Centro di trattamento per il colera a Dala, dove oggi abbiamo 100 posti letto.”
Il diffondersi della malattia è anche favorito dalle gravi situazioni di promiscuità in cui vivono molti degli sfollati. Infatti solo nel campo di Muna Garage sono ospitate 20.000 persone.
“Le nostre strutture - dice il dottor Félix Kouassi, coordinatore medico di Msf.- operano gratuitamente 24 ore al giorno. Le persone che manifestano i sintomi del colera (diarrea acquosa acuta o feci liquide più di tre volte al giorno, e disidratazione) dovrebbero iniziare immediatamente la terapia.  “Restiamo vigili e, attraverso i nostri operatori presso le comunità, continuiamo a monitorare e contrastare la diffusione dell’epidemia.”
Medici Senza Frontiere, oltre ad essere attiva in Nigeria, sta rispondendo alle epidemie di colera in Ciad, in Yemen e nella Repubblica Democratica del Congo.
Gian Paolo Cassano

Leva

Martedì 26 Settembre 2017

OCCIMIANO - (gpc) Si sono ritrovati i coscritti della leva 1947 per festeggiare i loro 70 anni. Domenica scorsa 24 settembre hanno partecipato alla S. Messa in Chiesa parrocchiale (ricordando e pregando per i loro defunti) e successivamente al pranzo presso il Ristorante del Moro.
gpc

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Foto

Martedì 26 Settembre 2017

OCCIMIANO – (gpc) C’è ancora tempo per partecipare (fino al 5 ottobre alle ore 12)  al 3° Concorso fotografico “Come eravamo, come siamo, come saremo” di Occimiano, promosso dal Comune di Occimiano, in collaborazione con la Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti, con Il Nuovo Futurismo Onlus e SSA San Martino.
Il Concorso, rivolto ad appassionati, esperti, dilettanti dai 16 anni compiuti ha come tema “Come eravamo, come siamo, come saremo”, per promuovere il Territorio attraverso la riscoperta di aspetti socio-culturali e paesaggistici colti attraverso l’obbiettivo della macchina fotografica.
Si partecipa con una solo foto che potrà contenere persone (singoli o gruppi), oggetti, luoghi simbolici e altro purché attinenti al tema del concorso. I premi (da € 500 fino a € 100) andranno ai sei migliori lavori; a tutti gli altri sarà comunque riconosciuto un omaggio. La premiazione avverrà l’8 ottobre alle ore 15.30 in occasione dell’Evento “Occimiano fotografia”, presso la Villa dei Marchesi di Passano a Occimiano.
Ci si può iscrivere compilando la scheda apposita e versando la quota (€ 20 per un’opera sia stampato che in formato jpeg, e di € 30 per il solo formato digitale) presso gli uffici del Comune di Occimiano (negli orari di apertura). Per informazioni, regolamento e scheda di iscrizione si può consultare il sito: www.comune.occimiano.al.it.
gpc

Evento

Martedì 26 Settembre 2017

OCCIMIANO – (gpc) E’ stato un pomeriggio di festa. Parlo di ciò che è avvenuto nel pomeriggio di domenica 24 settembre, nella piazza Carlo Alberto, con la consegna delle Borse di studio, il conferimento delle cittadinanze onorarie e le nozze d’oro di alcune coppie occimianesi. A fare gli onori di Casa il sindaco m.a Valeria Olivieri, che ha sottolineato il significato dell’evento, come un momento di festa per tutta la comunità.
Si è iniziato con la premiazioni degli studenti più meritevoli dell’anno (presentate dalla consigliere comunale delegato Lucia Perracino), con la consegna (da parte del Sindaco, del dirigente scolastico dell’Istituto don Milani prof. Roberto Viale e del Prevosto) delle borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione “Ernesto e Carla Rota”, come deciso dalla Commissione ad hoc (composta dal sindaco Valeria Olivieri, i consiglieri Valentina Marino, Emanuela Aceto, il presidente emerito della Banda Giuseppe Anarratone e Monica Deambrosis).
Cinque borse di studio sono state consegnate (dal Sindaco, dal dirigente scolastico dell’Istituto don Milani prof. Roberto Viale e dal Prevosto) per il diploma conseguito presso la Scuola Media Secondaria di 1° grado (licenza media) a Davide Baldasso, Valentina De Faveri, Luca Guaschino, Maria Teresa Negri e Benedetta Vettoretto. Una borsa di studio è stata assegnata per la maturità conseguita al termine della Scuola  Media Secondaria di 2° grado a Marta Montaldi (Liceo Scientifico Istituto Balbo). Sono stati premiati poi i neo laureati: Francesca Carraro e Veronica Varzi (laurea breve), Giulia Delodi e Giulia Peduzzi (laurea magistrale). Due borse di studio per merito speciali sono andate poi a Pietro Sillano (nella carriera militare nella scuola militare Teuliè di Milano ed iniziando l’Accademia navale a Livorno) ed Attilio Domenighini (nel rugby a Torino ed Asti ed ora nel Cus dell’università di Pavia). E’ stata inoltre assegnata una Borsa di studio a sostegno del Corpo Musicale banda “ La Filarmonica” e consegnata al presidente Valeria Amisano.
E’ stata poi la volta della consegna delle cittadinanza onorarie, come deciso unanimemente dal Consiglio comunale dello scorso 5 luglio. La prima è stata data alla m.a Franca Barbesino, da moltissimi anni insegnante presso la Scuola primaria occimianese. E‘ stata festeggiata dai suoi allievi presenti (che hanno offerto una pianta di fiori) e passati. Tra essi Davide Andreone (che insieme a Federico Scalon e Valeria Amisano) ha accompagnato musicalmente un testo (letto da Giuditta Garavello) per ricordare il ruolo della maestra nella vita dei ragazzi. Anche le ragazze della Fortitudo ritmica hanno voluto offrire un saggio alla maestra. Il sindaco, poi ha consegnato l’onorificenza “in segno di perenne gratitudine per il lungo percorso professionale dedicato ai bambini di Occimiano che hanno potuto avere in lei un importante esempio di umanità, correttezza, serietà oltreché una preparazione scolastica di livello.” Introdotta dal consigliere delegato allo sport Gabriele Cia, il Sindaco ha poi consegnato una seconda onorificenza, ad Ettore Borlini che prima come genitore poi come dirigente ed infine da 17 anni come presidente costituisce un importante riferimento per il calcio occimianese. La motivazione esprime la riconoscenza “per l’impegno, la dedizione e l’energia con cui ha saputo condurre la presidenza della ASD Fortitudo F.O. a beneficio dei giovani atleti e della comunità occimianese”. Il conferimento della cittadinanza onoraria per entrambi vuol essere il segno della gratitudine di tutto Occimiano, facendoli sentire sempre più parte del paese.
Il momento festoso finale è stato costituito dalla premiazione di alcune coppie che celebrano i cinquanta annoi di matrimonio, anche se non tutti (per motivi di salute o familiari) non hanno potuto essere presenti. Sono sei le coppie che celebrano le nozze d’oro: Giulia Cia e Giannino De Faveri, Luisa Roccatello ed Emilio Varzi, Giuseppina Santosuosso e Lino Lazzarin, Elisabetta Aliprandi e Renato Amisano, Cesarina Amisano e Luigi Ricaldone, Albertina Gasparolo e Ottavio Casalone.
Al termine per tutti un rinfresco sotto i portici di Pazzo Cattana.
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Avvisi della Parrocchia S. Valerio Occimiano

Lunedì 11 Settembre 2017

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

COMMUNTY – L’ALTRA ITALIA (Rai tre, domenica, ore 11,20)  è un programma dedicato agli italiani che vivono all’estero, di fatto un contenitore di diverse rubriche con tanti ospiti e filmati da quei Paesi dove la presenza di italiani è più forte. E’ condotto da Benedetta Rinaldi e Alessio Aversa. Costruito sulla base di filmati e réportages girati da corrispondenti in Australia, Africa, Asia e nel continente americano (alla fine della stagione i filmati trasmessi saranno più di 600), il programma permette di conoscere le storie individuali di un gran numero di emigrati diversi tra loro per età, sesso, professione, stato sociale. In studio si susseguono ospiti che fanno parte di organizzazioni in contatto con i loro emigrati all’estero; rappresentanti del mondo della imprenditoria, della cultura, delle tradizioni, della musica, dello spettacolo; personaggi che hanno semplicemente una storia da raccontare; esperti in grado di rispondere alle domande sulle tasse, la pensione, il voto……. Community è un programma ricco di contenuti interessanti e importanti per gli italiani sparsi nel mondo, ma trattati in modo spettacolare e divertente.
Grande è l’impegno della Rai per la Mostra del cinema di Venezia: 10 tra programmi, rubriche e spazi dedicati, 8 reti coinvolte, oltre 50 ore di trasmissione e 30 ore di film che hanno fatto la storia del concorso, per una programmazione dedicata che porterà il pubblico dentro la kermesse con dirette, interviste, approfondimenti e contenuti speciali. Ad esempio, su Rai1, per tutta la durata della Mostra Uno Mattina e Vita in Diretta racconteranno le novità e i protagonisti con spazi dedicati, in collaborazione con il Tg1, a partire dal 29 settembre. Nelle notti del Festival il cinema sarà protagonista a Cinematografo, il programma di Gigi Marzullo in onda dopo il tg della notte. Su Rai2 Stracult, il magazine dedicato al cinema italiano di genere, riserverà al red carpet due importanti appuntamenti, venerdì 1 settembre e venerdì 8 settembre, alle 23.30.  Su Rai3, dal 30 agosto al 9 settembre, appuntamento alle 20.15 con Concita De Gregorio per Da Venezia è tutto: un diario - live dallo studio trasparente davanti al Casinò per raccontare i film in concorso, i luoghi storici e i nuovi spazi della Biennale Arte.
Gian Paolo Cassano

Telecomando

Lunedì 11 Settembre 2017

TELECOMANDO
a cura di Gian Paolo Cassano

COMMUNTY – L’ALTRA ITALIA (Rai tre, domenica, ore 11,20)  è un programma dedicato agli italiani che vivono all’estero, di fatto un contenitore di diverse rubriche con tanti ospiti e filmati da quei Paesi dove la presenza di italiani è più forte. E’ condotto da Benedetta Rinaldi e Alessio Aversa. Costruito sulla base di filmati e réportages girati da corrispondenti in Australia, Africa, Asia e nel continente americano (alla fine della stagione i filmati trasmessi saranno più di 600), il programma permette di conoscere le storie individuali di un gran numero di emigrati diversi tra loro per età, sesso, professione, stato sociale. In studio si susseguono ospiti che fanno parte di organizzazioni in contatto con i loro emigrati all’estero; rappresentanti del mondo della imprenditoria, della cultura, delle tradizioni, della musica, dello spettacolo; personaggi che hanno semplicemente una storia da raccontare; esperti in grado di rispondere alle domande sulle tasse, la pensione, il voto……. Community è un programma ricco di contenuti interessanti e importanti per gli italiani sparsi nel mondo, ma trattati in modo spettacolare e divertente.
Grande è l’impegno della Rai per la Mostra del cinema di Venezia: 10 tra programmi, rubriche e spazi dedicati, 8 reti coinvolte, oltre 50 ore di trasmissione e 30 ore di film che hanno fatto la storia del concorso, per una programmazione dedicata che porterà il pubblico dentro la kermesse con dirette, interviste, approfondimenti e contenuti speciali. Ad esempio, su Rai1, per tutta la durata della Mostra Uno Mattina e Vita in Diretta racconteranno le novità e i protagonisti con spazi dedicati, in collaborazione con il Tg1, a partire dal 29 settembre. Nelle notti del Festival il cinema sarà protagonista a Cinematografo, il programma di Gigi Marzullo in onda dopo il tg della notte. Su Rai2 Stracult, il magazine dedicato al cinema italiano di genere, riserverà al red carpet due importanti appuntamenti, venerdì 1 settembre e venerdì 8 settembre, alle 23.30.  Su Rai3, dal 30 agosto al 9 settembre, appuntamento alle 20.15 con Concita De Gregorio per Da Venezia è tutto: un diario - live dallo studio trasparente davanti al Casinò per raccontare i film in concorso, i luoghi storici e i nuovi spazi della Biennale Arte.
Gian Paolo Cassano

La parola di Papa Francesco

Lunedì 11 Settembre 2017

LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO
a cura di Gian Paolo Cassano

Continuando il ciclo di catechesi sulla speranza cristiana il Papa, nell’udienza generale di mercoledì 23 agosto si è concentrato sulle parole dell’Apocalisse: “Ecco io faccio nuove tutte le cose!”. Infatti, è sulla fede in Dio che crea novità, che si basa la speranza cristiana. “il nostro” è il “Dio delle sorprese”. Perciò “non è cristiano camminare con lo sguardo rivolto verso il basso, come fanno i maiali: (…) senza alzare gli occhi all’orizzonte”, quasi che “tutto il nostro cammino si spegnesse qui, (…) come se nella nostra vita non ci fosse nessuna meta e nessun approdo, e noi fossimo costretti ad un eterno girovagare”. L’Apocalisse indica che l’orizzonte ultimo del credente è “la Gerusalemme celeste”, come un’immensa “tenda” dove Dio “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”. Francesco ha applicato quest’immagine alla cronaca di questi giorni, a tante notizie tristi e preoccupanti, (come ad esempio al Congo o a Barcellona), alle quali si rischia di assuefarsi.
Ora “c’è un Padre che piange lacrime di infinta pietà nei confronti dei suoi figli”, che “ci aspetta per consolarci” e ha preparato per noi un futuro diverso. “Questa è la grande visione della speranza cristiana”, perché Dio “ci ha creati perché ci vuole felici”. Egli “lavora per riscattarci” e quindi “la morte e l’odio non sono le ultime parole” sull’esistenza umana. Allora essere cristiani implica uno sguardo pieno di speranza.
Vivere non è, come ritengono alcuni, “un lento decadimento”, un non senso, con gioie passeggere.
I cristiani credono che all’orizzonte vi sia “un sole che illumina per sempre” e che i giorni più belli debbano ancora venire. Di qui gli interrogativi posti dal Papa esortando a domandarsi, nel proprio cuore, se siamo gente di primavera o di autunno: “Di primavera, che aspetta il fiore, che aspetta il frutto, che aspetta il sole che è Gesù, o di autunno, che è sempre con la faccia guardando in basso, amareggiato e, come a volte ho detto, con la faccia dei peperoncini all’aceto?” Nella vita ci sono problemi, guerre, malattie ma, alla fine, il male sarà eliminato e Gesù, che già da ora “ci consola”, ci attende per condurci alla grande tenda di Dio con gli uomini e scoprire che niente è andato perduto, nessun sorriso e nessuna lacrima. Anzi, nell’istante stesso in cui Dio pronuncerà la sua ultima parola di benedizione, si estingueranno le lacrime: ‘Ecco, io faccio nuove tutte le cose!’. E quel giorno– “piangeremo”, ma di gioia.
All’Angelus domenica 27 agosto, Francesco si è riferito al Vangelo del giorno come la verifica della fede dei discepoli, che poggia sul dono del Padre, ed il mandato a Pietro ad essere la “pietra” su cui Cristo edificherà la Sua Chiesa. Così “anche con noi, oggi, Gesù vuole continuare a costruire questa casa con fondamenta solide”. Francesco ha guardato alle “crepe” dell’edificio ecclesiale, che “non mancano”, e alla necessità di continue riparazioni, perché “la Chiesa sempre ha bisogno di essere riformata, riparata”. Ora noi siamo “solo delle piccole pietre. Tuttavia, nessuna piccola pietra è inutile, anzi, nelle mani di Gesù la più piccola pietra diventa preziosa”.
Ha sottolineato poi la tenerezza di Dio: infatti ognuno è collocato “nel posto giusto”, per essere una pietra viva, con “una missione nella Chiesa” che è “comunità di vita, fatta di tantissime pietre, tutte diverse, che formano un unico edificio nel segno della fraternità e della comunione”. Ha ricordato infine il martirio dei S.S. Apostoli Pietro e Paolo, e come Gesù abbia voluto “per la sua Chiesa un centro visibile di comunione in Pietro e in coloro che gli sarebbero succeduti”, i “Vescovi di Roma”, nella città dove “Pietro e Paolo hanno reso la testimonianza del sangue”.
Gian Paolo Cassano