LA PAROLA DI PAPA FRANCESCO

Sospesa l’udienza generale (e quindi il ciclo sullo zelo dell’evangelizzazione) nel mese di luglio, il Papa però continua la sua riflessione all’Angelus domenicale. Domenica 9 luglio 2023 Francesco ha invitato a mettere da parte orgoglio, presunzione e superbia e a farsi piccoli come i bambini.

Nella guarigione dei malati, nel perdono ai peccatori, in ogni altro atto di amore che salva, libera e conforta e ristora, si rivela l’agire di Dio nel mondo che sanno comprendere i piccoli, i semplici, quelli cioè che hanno il cuore sgombro dalla presunzione e dall’amor proprio e che sanno stupirsi di fronte alla grandezza dell’amore, diversamente da quanti invece sono pieni di sé e guardano solo i propri interessi.

“Per questo Gesù loda il Padre, perché la sua grandezza consiste nell’amore e non agisce mai al di fuori dell’amore. Ma questa grandezza nell’amore non è compresa da chi presume di essere grande e si fabbrica un dio a propria immagine: potente, inflessibile, vendicativo. In altre parole, questi presuntuosi non riescono ad accogliere Dio come Padre; chi è pieno di sé, orgoglioso, preoccupato solo dei propri interessi – questi sono i presuntuosi -, convinto di non aver bisogno di nessuno.” 

E’ ciò che è successo nelle città ricche di quel tempo (come Corazìn, Betsàida e Cafarnao), ma che, succede anche oggi, “ogni volta che si resta sordi al Vangelo. (…). Non hanno saputo accogliere le grandi cose di Dio”. I piccoli invece le sanno cogliere e accogliere: “sono quelli che, come i bambini, si sentono bisognosi e non autosufficienti, sono aperti a Dio e si lasciano stupire dalle sue opere. Loro sanno leggere i suoi segni, meravigliarsi per i miracoli del suo amore!”

Per questo il Pontefice ha invitato a farsi piccoli, come la via giusta per cogliere sempre quei gesti d’amore, segni della bontà di Dio, anche in mezzo alla marea quotidiana di notizie che ci sommerge.  Occorre però che il nostro cuore non resti indifferente e abitudinario, “incapace di stupirsi, di lasciarsi impressionare. Un cuore chiuso, un cuore blindato, non ha la capacità di stupirsi. (…). Ecco l’atteggiamento giusto davanti alle opere di Dio: fotografare nella mente le sue opere, perché si imprimano nel cuore, per poi svilupparle nella vita, attraverso tanti gesti di bene, così che la ‘fotografia’ di Dio-amore diventi sempre più luminosa in noi e attraverso di noi.”

Chiediamoci:

  • So riconoscere i segni dell’agire di Dio nel mondo ?
  • Ho il cuore sgombro dalla presunzione e dall’amor proprio per stupirmi di fronte alla grandezza dell’amore dei Dio ?
  • So fotografare nella mente le opere di Dio, perché si imprimano nel cuore, per poi svilupparle nella vita, attraverso tanti gesti di bene ?

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.