“Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.” (At2,1-4)

Leggo l’evento della Pentecoste, raccontatoci da Luca all’inizio del libro degli Atti degli apostoli nell’opera di Grão Vasco Fernandes, uno dei principali pittori del Rinascimento portoghese, realizzato tra il 1534/35, conservato nel Monastero della S. Croce di Coimbra, formando il pannello centrale della pala d’altare della Cappella dello Spirito Santo.
Al centro, in una serenità scultorea, in atteggiamento orante e riflessivo c’è il gruppo delle trinità femminile con la S. Vergine ed altre due pie donne, probabilmente due delle cosiddette Tre Marie (Maria Maddalena, Maria Salome e Maria di Cleofa), nella serenità e nel raccoglimento che fanno contrasto con l’agitazione degli apostoli, mentre una luce intensa svela il centro della raffinata cornice architettonica di ispirazione rinascimentale.
“Il contrasto tra lo spazio scenico e le figure femminili – dice la storica dell’arte Dalila Rodriguez – e la forma ellittica costituita dalle figure che circondano questa trinità, evidenzia l’eclettismo delle componenti classiciste di Vasco Fernandes, con la drammaticità delle figure in primo piano, accentuata dal colore rosso dei loro mantelli, estranei ad ogni concezione classicista della figura umana.” Nel frattempo si vede il dono dello Spirito Santo che scende, come lingue di fuoco, su coloro che sono presenti nel Cenacolo colpiti in fronte dai raggi provenienti dallo Spirito Santo che, scende dalla cupoletta centrale, in secondo piano, dove, su una specie di altarino, è posto l’agnello di Dio con la croce. In primo piano si potrebbe identificare Pietro (a sinistra), Giovanni (il più giovane a destra) e dietro a lui, un po’ più spostato, Matteo Levi, intento ad annotare l’avvenimento….