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OCCIMIANO – Appuntamento con la grande musica di Antonio Vivaldi domenica prossima 28 maggio ad Occimiano, alle ore 17,00, pressa la Chiesa della Madonna del Rosario. E’ l’ultima tappa della Rassegna Vivaldiana organizzata da “Ambientarti in Europa e nel Mondo” e sarà dedicato al tema della Composizione.
Si aprirà con una conversazione con il prof. Paolo Ferrara (docente di Composizione presso il Conservatorio Vivaldi di Alessandria) e la giovane compositrice Paola Pellizzari (ex allieva dello stesso Conservatorio) che risponderanno alle domande sul “ruolo della Musica di Vivaldi per gli Studenti contemporanei.”
Seguirà l’esecuzione della composizione più nota di Vivaldi “Le quattro Stagioni” con un’ampia selezione a cura del “Random Quartet”, formato da ex Allievi del Conservatorio di Torino: Giovanni Bertoglio (violino solista), Diana Imbrea e Giulia Masiello (violini I e II), Arianna Nastro (viola), Chiara Maneddu (violoncello) e Chiara Bertoglio (basso continuo).
Per le trascrizioni verrà presentato ed eseguito con organo Serassi BWV978 di Bach-Vivaldi da RV 310 a cura di Chiara Bertogli (Docente del Conservatorio di Cuneo)
Seguirà “Vivaldi stimolo ed ispirazione per altri Compositori”: a cura del “Duo Reminescence” che interpreteranno le “quattro stagioni di Astor Piazzolla”. Il particolare Duo è formato dal Prof. Massimo Signorini , Docente di Fisarmonica presso il Conservatorio Cimarosa di Avellino e dal Prof. Marco Vanni, docente di sassofono presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia. Il M° Marco Vanni concluderà con “esempi di stimolo Vivaldiano nell’improvvisazione Jazz”.
“Le collaborazioni con Istituzioni di Alta Formazione Musicale e Storica – dice la dott.sa Angela Tudisco, presidente di Ambientarti esprimono il livello elevato di competenza offerta; accanto a personaggi più famosi abbiamo voluto affiancare anche giovani ex allievi diplomati.” Come già messo in rilievo in passato (attraverso la Settimana vivaldiana nazionale che qui negli anni ha fatto tappa), in paese, presso il castello dei marchesi Da Passano è stata custodita una mole imponente delle composizioni in incogni¬to e in silenzio un tesoro nascosto e ancora ignorato dai più. Infatti “se il ‘tesoro non è andato perduto – aggiunge la dott.sa Tudisco – molto si deve ad un atto di intelligente generosità di una donna: la marche¬sa Francesca Da Passano di Occimiano, vedova Durazzo, che lasciando i manoscritti in eredità al Collegio Salesiano di Borgo San Martino, determinò l’atto iniziale di salvaguardia di un bene Culturale di valore immenso”, ora conservato alla Biblioteca nazionale di Torino (“Fondo mano¬scritti rari di Torino”).

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