NESSUNO NE PARLA (O QUASI) news quasi sconosciute a cura di Gian Paolo Cassano

E’ iniziata ufficialmente domenica 9 maggio, festa dell’Europa, la “Conferenza sul futuro dell’Europa.” Si tratta di un processo “dal basso verso l’alto”, incentrato sui cittadini, che consente agli europei di esprimere la loro opinione su ciò che si aspettano dall’Unione europea. Conferisce ai cittadini un ruolo più incisivo nella definizione delle future politiche e ambizioni dell’Unione, di cui migliorerà la resilienza. Ciò avviene attraverso molteplici eventi e dibattiti organizzati in tutta l’Unione, nonché attraverso una piattaforma digitale multilingue interattiva che raccoglie, analizza, monitora e pubbliche i contributi di tutti gli eventi relativi alla conferenza. Un meccanismo di feedback garantisce che le idee formulate durante gli eventi connessi alla conferenza si traducano in raccomandazioni concrete per le future azioni dell’UE. Gli eventi organizzati nel quadro della conferenza, in presenza o in formato virtuale, possono essere svolti a diversi livelli, ad esempio a livello europeo, nazionale, transnazionale e regionale, e coinvolgeranno la società civile e le parti interessate. La partecipazione dei cittadini a tali eventi dovrebbe mirare a rispecchiare la diversità dell’Europa. Al riguardo i vescovi europei plaudono all’iniziativa, promossa da Parlamento europeo, Consiglio e Commissione che, ascoltando la voce dei cittadini, consente loro di esprimersi sul futuro del Continente attraverso una serie di discussioni e dibattiti
E’ ciò che emerge dal comunicato congiunto della Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea (Comece) e della Conferenza delle Chiese Europee (Cec). L’evento viene accolto dai due organismi “come un’iniziativa per coinvolgere tutti i cittadini europei, la società civile, le Chiese e le comunità religiose, in una discussione ampia, aperta e inclusiva” su “quale tipo di Unione europea vogliamo”. E questo – continua la nota – rappresenta “un primo passo davvero necessario per rinnovare la fiducia e rinvigorire l’impegno verso l’Ue come una vera comunità di valori”. L’augurio della Comece e della Cec è, infine, che la Conferenza “dia un nuovo impulso al progetto europeo e visioni fresche e innovative per un’Ue più sostenibile, equa, inclusiva e prospera negli anni a venire”, affinché essa si riaffermi come “forte vettore di speranza, pace e giustizia, specialmente per le giovani generazioni”.
Si può partecipare collegandosi su https://futureu.europa.eu/

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