Carabinieri

OCCIMIANO – (gpc) La festa sezionale per il 202° anniversario di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, celebrata domenica 12 giugno nella mattinata a Occimiano, ha rappresentato il momento ideale per ricordare anche altri due importanti anniversari per la storia d’Italia: il 70° della nascita della Repubblica e del voto alle donne.
A promuovere la manifestazione, nell’occasione della festa dell’Arma, è stata la sezione casalese dell’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo. E’ toccato infatti al suo presidente, col. Giuseppe Grisolìa, ad intervenire per primo, nella suggestiva cornice della corte della Villa dei Marchesi Da Passano, sottolineando anche la coincidenza con un altro compleanno, quello della stessa associazione, fondata a Milano 130 anni fa, nel 1886.
Oratore ufficiale è stato il gen. Giulio Castellani, che ha ribadito il significativo ruolo nella società civile, pre e post bellica, dei militari della Benemerita, soffermandosi brevemente sulla figura di Brunetto Brunetti, comandante generale nel 1946, e sulla definizione di “figli del popolo al servizio del popolo”, riferita alla missione e al ruolo dell’Arma nella delicata fase di passaggio da Monarchia a Repubblica, ma anche al sacrificio di coloro che hanno pagato con la vita l’esercizio del proprio dovere istituzionale. 
Molto seguito è stato l’intervento del prof. Dionigi Roggero che ha tracciato un quadro storico, ponendo l’accento sul suffragio universale, su alcuni aneddoti legati al voto al gentil sesso nel referendum del ’46 (ad esempio il divieto del rossetto sulle labbra per evitare segni di riconoscimento incollando la scheda), e sulle 21 donne che presero parte ai lavori dell’Assemblea Costituente, “madri costituenti” tra i 556 “padri” della nostra Costituzione.  E nell’excursus sull’Arma, “sempre giovane nonostante gli oltre due secoli di vita”, ha riconosciuto l’ampio spazio riservato ai soggetti femminili, testimoniato anche in questa occasione con la deposizione della corona d’alloro davanti al Monumento ai Caduti con due carabinieri in alta uniforme, un uomo e una donna. Per ultima è intervenuto il sindaco m.a Valeria Olivieri, particolarmente vicina all’Arma per legami familiari (il padre Dino, morto nel 2010, è stato maresciallo nella Caserma occimianese) aprendo con una definizione che ne racchiude l’essenza: “l’’Arma dei Carabinieri è quella sottile linea rossoblù che attraversa il Paese, rendendo più visibile una storia di grandi e piccoli eroismi, lontani da ogni tentazione di clamore e protagonismo”, E’ “un’istituzione specificamente italiana, saldamente radicata nel cuore della società e protettrice dei valori e degli ideali del nostro Paese… un punto di riferimento autorevole e prezioso”. A nome del Comune di Casale è invece intervenuto il vice sindaco Angelo Di Cosmo, accanto ai sindaci dei Comuni di riferimento della stazione di Occimiano, comprendente anche Giarole, Conzano, Mirabello e Terruggia. Tra le autorità presenti c’erano inoltre l’onorevole Fabio Lavagno e il consigliere provinciale Federico Riboldi. Al termine si è nuovamente formato il corteo guidato dalla Banda musicale “La Filarmonica” diretto in Chiesa per la S. Messa concelebrata dal cappellano onorario don Davide Mussone e dal prevosto don Gian Paolo Cassano e, mentre una delegazione ha reso omaggio al cippo del maggiore generale Angelo Morelli di Casale Popolo, collocato nell’omonima piazza davanti alla locale Caserma. Nell’omelia don Mussone ha evidenziato il tema del perdono e dell’amore di Dio ed ha colto il significato della celebrazione nei 202 anni di storia dell‘Arma. In precedenza Grisolia ha dato lettura dei saluti ufficiali del comandante generale Tullio Del Sette e del comandante provinciale Enrico Scandone, prima di rivolgersi con commozione agli alpini presenti manifestando il cordoglio personale e della sezione per la prematura scomparsa di Paolo Cardettini, ufficiale delle penne nere ed ex consigliere comunale a Casale. La festa si è conclusa con il pranzo al Ristorante Ariotto di Terruggia.
gpc

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