NESSUNO NE PARLA (O QUASI)

NESSUNO NE PARLA (O QUASI)
news quasi sconosciute
a cura di Gian Paolo Cassano

“Da quasi quattro mesi a Bangui – scrive all’agenzia Fides padre Federico Trinchero (monferrino, originario di Cerrina) – a parte qualche episodio isolato e senza particolari conseguenze, non si spara più”. Padre Federico, missionario carmelitano scalzo, opera nel convento Notre Dame du Mont Carmel di Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana, dove, a seguito della guerra civile scoppiata nel 2012, sono accolti 5.031 sfollati. Ora il Paese sta vivendo una stagione di speranza con la visita del Papa e l’elezione del nuovo Presidente, Faustin-Archange Touadéra.
Infatti “la campagna elettorale e le elezioni (presidenziali e legislative con primo e secondo turno) – aggiunge padre Federico – si sono svolte senza grossi problemi o particolari incidenti. Forse non sono state elezioni perfette, bisogna però considerare e apprezzare che sono state un passo importante e non scontato verso la normalizzazione del Paese”.
Senza dubbio la vista di papa Francesco a Bangui il 29 e 30 novembre scorso ha “notevolmente contribuito a questo cambio di rotta. Forse non è azzardato affermare che la visita del Papa, incerta fino all’ultimo, sia stata addirittura determinante”.
Ma “se la guerra è probabilmente finita, c’è però una battaglia importante da combattere contro la povertà e il sottosviluppo” e “ci sono poi ancora alcune zone del Paese  – continua padre Trinchero – dove l’autorità dello Stato e le forze di pace faticano ad imporsi. Inoltre le minacce dei ribelli ugandesi dell’Lra, già attivi nella parte orientale del Paese, come quelle di Boko Haram, attivi nel nord del Camerun, confinante con la parte nord-occidentale del Centrafrica, non sono da sottovalutare. C’è poi da vincere l’importante battaglia della riconciliazione tra cristiani e musulmani”.
Gian Paolo Cassano

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