Caduti

OCCIMIANO – (gpc) La leggera pioggia non ha impedito i festeggiamenti per la Giornata dell’Unità d’Italia, che (nell’anniversario della fine della prima guerra mondiale, nel 1918) si è celebrata domenica scorsa 4 novembre.
Un primo momento è stata la partecipazione alla S. Messa nella quale si è pregato per i caduti di tutte le guerre; il prevosto nell’omelia ha ricordato il comandamento dell’amore che si traduce nel primato dato a Dio e nel voler bene al prossimo.
Al termine si è formato il corteo che si è recato al Parco della Rimembranza (dove è stata posta una corona d’alloro), accompagnato come sempre dalla Banda musicale “La Filarmonica” (diretta dal m.o Paolo Meda) con inni patriottici ed in primis l’inno nazionale.
Qui gli scolari delle classi IV e V delle Scuola primaria (intitolata proprio ai caduti), accompagnati dalle loro maestre hanno lanciato un messaggio di pace con alcune poesie, ripetendosi poi al termine in piazza Carlo Alberto con un paio di canti diretti dal m.o Umberto Pallanza.
Il presidente uscente del CCR Andrea Alliverti ha rivolto un pensiero a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per gli ideali di libertà, patria e giustizia, lanciando un appello perché la violenza sia sconfitta non da altra violenza chiedendo agli adulti di dare il buon esempio e di insegnare ai propri figli la pace e l’amore.
Il sindaco ha volto evidenziare il grazie della popolazione alla Forze armate, celebrando il 140° di fondazione del Corpo alpino, con un pensiero (accompagnato dalla tromba di Giacomo Alcuri) al cap. Tizano Chierotti (il presidente della sezione ANA Gianni Ravera ha letto la preghiera dell’alpino) e l’appuntato dei Carabinieri di Lodi Giovanni Sali.
A tutti i presenti è stato donato un segnalibro celebrativo del 140° degli alpini. Erano presenti anche il lgt. Antonio Caputo (comandante della Stazione dei Carabinieri), il lgt alpino Carlo Aceto (occimianese che ha dedicato la sua vita al servizio della Patria,
il campione italiano di atletica l’occimianese Paolo Dal Molin, il dirigente scolastico prof. Roberto Viale.
Il prof. Berra, nel suo intervento, ha evidenziato il percorso storico di un paese che sin dal Medioevo fosse abituato a scegliere “sindaci et procuratores communis” (la prima attestazione è del 1365) ed il forte radicamento in paese delle diverse componenti delle Forze Armate, oltre agli alpini, ricordando un sindaco aviere (Pietro Deambrosis).
I festeggiamenti si sono conclusi in piazza Carlo Alberto con la deposizione di un mazzo di fiori alla lapide dei caduti, il breve saggio musicale offerto dalla Banda e dai bambini della scuola primaria e con il rinfresco offerto a tutta la popolazione, in piazza, sotto i portici di palazzo Cattana, con la collaborazione della Pro Loco.
gpc

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